Amministrazione Locri solidale con il sindaco Fuda

LOCRI (RC) – Il Sindaco di Locri Giovanni Calabrese esprime solidarietà a nome di tutta l’Amministrazione Comunale e condanna fermamente il vile gesto intimidatorio perpetrato ai danni del Sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda.

Appena raggiunto dall’incresciosa notizia, il Sindaco Calabrese ha affidato a Facebook il proprio pensiero di condanna: «Il vile e volgare gesto delittuoso perpetrato ai danni di Salvatore Fuda, Sindaco di Gioiosa Ionica, offende e mortifica la comunità di Gioiosa e tutta la Locride. A Salvatore, giovane ed onesto amministratore, la vicinanza e l’affetto mio, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la città di Locri. Non saranno certamente le fucilate e l’ignoranza delle bestie che utilizzano questi sistemi a fermare il percorso di legalità che Salvatore Fuda porta avanti, nel Comune di Gioiosa Ionica, con impegno e dedizione. ‪#‎controgliignorantinoinonmolliamo».Locri

Lo stesso Sindaco Calabrese dichiara in merito a quanto accaduto a Gioiosa: «Quanto successo al Sindaco Fuda dimostra ancora una volta come gli amministratori locali risultino bersaglio facile della criminalità organizzata e disorganizzata, che vogliono dimostrare con queste volgari aggressioni il loro predominio sul territorio, ma soprattutto agli interessi che gravitano attorno agli Enti pubblici, dove i Sindaci, con pochi strumenti a disposizione, devono contrastare il dilagare degli appetiti criminali sulla cosa pubblica. E’ auspicabile che di tali situazioni si possa discutere con il Viceministro Bubbico nell’incontro che si terrà giovedì prossimo con tutti i Sindaci della Locride, e su convocazione dello stesso, presso il Ministero dell’Interno. Non bisogna criminalizzare o militarizzare questo importante territorio quale è la Locride, ma è fondamentale rilanciare azioni di contrasto efficaci nei confronti dei clan, così come già avviato con successo nel tempo, con il fine obiettivo di debellare definitivamente la “malapianta” della criminalità che ha oltraggiato e mortifica ancora un intero territorio, fatto prevalentemente di gente onesta e laboriosa.»

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