Anche a Castrovillari il riconoscimento di Comune Riciclone

comuni ricicloni3CASTROVILLARI (CS) – “Alla luce dei rilevamenti Arpacal riferiti all’anno 2013, (ultimo dato disponibile) emerge come il Comune di Castrovillari si sia classificato all’undicesimo posto tra le 156 pubbliche amministrazioni della provincia ed al primo tra i centri con più di 15mila abitanti per una percentuale di differenziata pari al 53,3%. Tutto ciò  a dimostrazione del pregevole operato svolto dall’Ufficio Ambiente, dall’allora assessore al ramo, Angelo Loiacono,  durante la prima amministrazione Lo Polito.”

Lo ha riferito l’Assessore all’Ambiente di Castrovillari, Pasquale Pace, che, con l’Ufficio comunale,  ha partecipato alla I^ edizione regionale di “Comuni Ricicloni” della Calabria –nella quale ha ritirato il riconoscimento-, tenutasi l’altro giorno nella “Sala Nova” del Palazzo dell’Amministrazione provinciale di Cosenza, alla presenza del vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, per premiare proprio comunità locali, amministratori e cittadini che, attraverso il loro impegno,  hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti come raccolta differenziate, ma anche per la valorizzazione di materiali recuperati.

Questo prestigioso riconoscimento consegnato al nostro Comune ed all’Amministrazione Lo Polito– ha spiegato a margine dell’appuntamento, l’Assessore Pace-  assume un valore significativo, alla luce delle recenti problematiche nella raccolta dei rifiuti a Castrovillari, perché dimostra, in maniera inequivocabile, che il sistema di raccolta differenziata funziona bene quando tutti gli attori (Organi Politici che dettano le linee di azione, Uffici Pubblici preposti al controllo, Aziende che erogano il servizio e singoli cittadini) coinvolti in questo delicato e virtuoso processo, lavorano in sinergia nel rispetto dei reciproci ruoli.”

Mi dispiace solo dover constatare– ha aggiunto l’amministratore-  che il periodo di commissariamento, tra il 2014 ed il 2015, ha recato un danno alla nostra città per non aver saputo o voluto gestire quei sani equilibri che, una volta alterati, hanno, poi,  innescato una spirale negativa dalla quale si sta cercando di uscire con grande responsabilità ed enormi sacrifici da parte di tutti.

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