Buoni libro: fondi aggiuntivi del Ministero dell’Università e della Ricerca al Comune di Cosenza

COSENZA – Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha assegnato al Comune di Cosenza i fondi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2013-2014. L’ammontare dei fondi è di quasi 180 mila euro (179.720.36 euro per l’esattezza) e risulta dalla definizione del riparto alle Regioni di un’ulteriore somma quale residuo passivo.

Dei quasi 180 mila euro destinati al Comune di Cosenza, 43 mila euro saranno erogati per la fornitura dei libri di testo in favore degli alunni delle scuole medie inferiori; 68 mila euro per gli alunni delle prime due classi degli istituti superiori, mentre altri 69 mila euro circa saranno destinati alla fornitura dei testi degli alunni che frequentano le terze, quarte e quinte classi degli istituti superiori. L’accreditamento delle somme avverrà direttamente dal Ministero dell’Università e della Ricerca al Comune di Cosenza. Soddisfazione per la comunicazione, ricevuta dal dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca Scientifica della Regione Calabria Sonia Tallarico che con decreto ha provveduto alla relativa assegnazione ai singoli comuni, è stata espressa dall’Assessore alla Scuola e Cultura di Palazzo dei Bruzi Geppino De Rose che, come si ricorderà, nel mese di settembre del 2013, all’apertura dell’anno scolastico, diede vita ad una clamorosa protesta, incatenandosi davanti alla  Scuola primaria “Carmelina D’Ambrosio” di Cuturella, in via Popilia, per richiamare l’attenzione del Governo sui tagli alla fornitura gratuita o semi dei libri di testo agli alunni delle scuole di Cosenza. “Il ripensamento del Ministero – tiene a sottolineare l’Assessore De Rose – è motivo di particolare soddisfazione perché ripristina, per gli studenti cosentini, le condizioni di esercizio del diritto allo studio che rischiava di essere compromesso, con evidenti riflessi negativi su un numero consistente di famiglie disagiate della città. Apprezziamo lo spirito con il quale il Ministero – ha aggiunto De Rose – ha riconsiderato la sua precedente decisione, aderendo alla nostra richiesta e sollecitazione, sebbene attuate per il tramite di una protesta vibrata e non priva di clamore.”

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