Calabria e Molise contro l’economia sommersa e il lavoro non regolare

CAMPOBASSO – Si è svolto ieri a Campobasso, un incontro tra la Commissione regionale per l’emersione molisana presieduta da Giuditta Lembo e quella calabrese guidata da Benedetto Di Iacovo.

Al centro dell’incontro due importanti intese siglate nell’ambito del Progetto sperimentale “Lavori Regolari, Rete per l’Emersione e lo Sviluppo locale”, che lo stesso Di Iacovo coordina. Il primo protocollo, destinato a consolidare la collaborazione progettuale e lo scambio di buone prassi tra le due Commissioni e l’altro, finalizzato al coinvolgimento anche delle imprese molisane presenti in Calabria nel progetto “Lavori Regolari”.

Al tavolo di concertazione istituzionale in terra molisana, hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle associazioni industriali e datoriali, di enti previdenziali, di Confcommercio, Coldiretti, Confindustria, Confagricoltura, Confesercenti e Unioncamere. Il Governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura, che ha fatto pervenire i suoi saluti, ringraziando il Presidente Benedetto Di Iacovo per il prezioso contributo offerto a questa “mission” di contrasto al sommerso, “non più rinviabile”, si è complimentato per le buone prassi e le azioni in materia messe in campo dalla Regione Calabria.

I lavori sono stati introdotti dalla padrona di casa, la Presidente della commissione regionale molisana, Giuditta Lembo: «Il lavoro nero – ha spiegato la presidente Lembo – è una piaga morale e sociale a livello nazionale. Quello che vorremmo intraprendere come Commissione della Regione Molise – ha aggiunto – è l’attivazione di una campagna di sensibilizzazione e di educazione alla legalità, invasiva su tutto il territorio molisano, con l’obiettivo di sconfiggere questa annosa problematica. Contestualmente – ha sottolineato Lembo – vogliamo essere parte attiva nella campagna di animazione sul Progetto Lavori Regolari, promosso dalla Regione Calabria”.

La parola è passata poi al Coordinatore Generale del Progetto “Lavori Regolari”, Benedetto Di Iacovo, il quale, innanzitutto, non ha mancato di rivolgere apprezzamenti per la partecipazione e l’ospitalità ricevuta. «Le forme di collaborazione che possono essere messe in campo – ha spiegato il presidente Di Iacovo – consistono nel trasferimento di buone prassi, informazioni, attività di ricerca e promozione di politiche e progetti di contrasto al triste quanto diffuso fenomeno dell’economia sommersa ed al lavoro non regolare. Da qui, la necessità di procedere all’individuazione di idonee metodologie per la realizzazione di azioni di promozione, animazione e sensibilizzazione comune, nonché di co-progettazione di interventi volti a favorire l’emersione dell’economia e del lavoro sommerso e più in generale della cultura della legalità e regolarità nel mercato del lavoro. Vorrei sottolineare – ha chiosato Di Iacovo – che combattere il lavoro nero, provoca, nell’immediatezza, ben tre risultati ragguardevoli: il primo è che si dà il via ad un’azione sociale, morale ed etica che tutti dovrebbero approntare, perché si restituiscono diritti a lavoratori e lavoratrici sfruttati; il secondo è che per ogni unità che emerge dal lavoro nero si recuperano poco più di 1.300 euro di addizionale regionale e comunali Irpef non versati; il terzo è che si combatte l’illegalità diffusa per cercare di dare ai giovani un futuro più roseo e un buon lavoro».

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