Dopo cinque anni torna la Varia di Palmi, candidata “patrimonio dell’UNESCO”

PALMI (RC) – Migliaia di persone (le stime ufficiali dicono 180.000) accorse da tutto il Sud Italia, radio e televisioni, curiosi e turisti, ma soprattutto i fedeli, hanno affollato nel pomeriggio di ieri, 25 agosto, le strade del centro cittadino di Palmi, in attesa del ripetersi della “corsa della Varia”, evento dalla tradizione centenaria che periodicamente impegna e anima, con una serie di eventi e celebrazioni, l’intera città di Palmi per diverse settimane.

La “Varia” di fatti, è il culmine di una serie di festeggiamenti di cadenza pluriennale dedicati alla Madonna della Sacra Lettera cui i cittadini palmensi sono divenuti devoti a seguito di un tragico avvenimento verificatosi più di mezzo secolo fa, che legò sotto il segno della sventura, la cittadina del Tirreno reggino alla vicina Messina. Nel giugno del 1575 scoppiò a Messina una epidemia di peste che durò circa trent’anni anni procurando la morte di oltre 40.000 persone; i cittadini di Palmi, accolsero quanti fuggirono dalla città siciliana, fornendo aiuto concreto tramite l’invio dei propri marinai. Superata la calamità, la città di Messina decise di dimostrare la propria riconoscenza verso Palmi, donando alla città una reliquia della Madonna, precisamente un capello della Madre di Cristo, che era stato portato nella città siciliana nel 42 d.C. Da allora nella città ebbe inizio la venerazione verso la Madonna della “Sacra Lettera” cui, appunto è dedicata la corsa della Varia.

Erano da poco trascorse del 19,00, quando, levato il telo che copriva il maestoso “carro meccanico” uno scoppio ha annunciato la “scasata”, dando inizio alla corsa che ha visto 200 “mbuttaturi” provenienti dalle cinque corporazioni (bovari, contadini, marinai, carrettieri e artigiani) della città di Palmi, impegnati nella “spinta” della “nuvola” alta 16 metri alla cui cima era seduta la giovanissima Grazia Iannì, l’animella, impersonificazione dell’Assunta; da piazzale Pentimalli, lungo il corso Garibaldi e fino oltre piazza Cavour, in un percorso gremito di gente in festa e con il naso “all’insù”, impegnata ad osservare l’oscillare dell’asta su cui la bambina era posta, in un misto tra curiosità, stupore ma anche forte apprensione ed emozione.

Nelle piazze, tra i vicoli, lungo i marciapiedi, sulle terrazze più alte e persino sui tetti, tutti col fiato sospeso attirati soprattutto dalla piccola Grazia che è sembrata non tradire nemmeno per un attimo emozione, intenta a salutare sorridente la folla accorsa per ammirarla, in un tragitto durato circa 12 minuti.

Come da tradizione, la Varia percorre tutto il corso Garibaldi, scivolando  – mediante quattro pattini di ferro fissati alla base – sulle lastre di granito; giunta alla fine del corso, l’asta su cui è posta l’animella viene fatta ruotare e il senso di corsa invertito, fino a raggiungere nuovamente Piazza Primo Maggio, dove ad attendere il grosso “carro” vi sono solitamente i Vigili del Fuoco che aiutano tutti i figuranti (il Padre eterno posto vicino all’animella, i dodici apostoli e gli angeli) a scendere. A chiusura del rito, una volta riportata a terra, l’animella viene messa su una portantina e fatta girare per la piazza in maniera trionfale.

Un tempo l’animella veniva scelta tra le bambine orfane o comunque provenienti da famiglie bisognose della città di Palmi e, in occasione del rito della Varia oltre che provvedere alla sua preparazione e vestizione, le veniva offerta in dono una cospicua dote cui avrebbe potuto accedere al compimento della maggiore età. Oggi si accede a questo ambito e prestigioso ruolo tramite una selezione pubblica e ufficiale per la quale sono richieste specifiche caratteristiche (ad es. la bambina deve essere di religione cattolica, battezzata, avere un’età tra i dieci e gli undici anni e di origini palmensi).

L’edizione del 2013, organizzata a distanza di cinque anni dall’ultima (agosto 2008), avviene in concomitanza rispetto all’iter per il riconoscimento della Varia di Palmi a patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO; un riconoscimento importante, considerando anche che la Varia sarebbe la prima in Calabria.

A omaggiare la Varia di Palmi, numerosi esponenti della politica regionale, primo fra tutti il governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ha espresso il proprio apprezzamento per quello che ha definito un importante “testimonianza di fede e vicinanza” auspicando l’ufficializzazione del riconoscimento da parte dell’UNESCO; il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa; l’on. Mario Tassone e, ovviamente, il sindaco di Palmi, Gianni Barone.

Per maggiori informazioni sul rito della Varia: www.lavaria.it

 

Giovanna M. Russo

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