Giuseppe Antoniotti replica alle affermazioni di Ermanno Marino e Leonardo Trento

 

rossanoRossano(Cs)Il Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, replica alle affermazioni dei capogruppo consiliari del Partito Socialista, Leonardo Trento e di Sinistra e Libertà, Ermanno Marino riportate sulla stampa locale. Questo territorio – continua il Primo Cittadino – non ha mai brillato per coesione e unione, ed evidentemente non è cambiato nulla, nonostante i tempi si siano evoluti. Speravo che lo scotto pagato con la chiusura del Tribunale servisse da lezione per iniziare ad agire in maniera differente. Ma evidentemente è più importante pensare a gettare fango su un Sindaco, attento e impegnato a 360 gradi sui problemi della Città, piuttosto che affiancarsi a lui e sostenerlo, trovando una soluzione alle problematiche che coinvolgono la nostra comunità e che, se non affrontate bene, stavolta, rischiano davvero di trascinarci al suolo definitivamente. L’Esecutivo Antoniotti ha riaperto il dialogo con Enel fin dal suo insediamento, trovando dall’altra parte  disinteresse. È cosa nota – incalza il Sindaco – che la chiusura totale da parte dell’Azienda è avvenuta a causa di chi, facendo leva sul populismo, ha basato la propria campagna elettorale solo sul “no” assoluto al carbone. Posizione condivisibile, se non fosse che a questo “no” a tutti i costi non sia stata presentata alcuna proposta alternative, quando ancora Enel era predisposta al dialogo ed alla trattativa, sfuggendo al confronto, chiudendo la porta in faccia ad ogni tipo di possibilità di investimento. Oggi, i consiglieri Marino e Trento, farebbero bene a farsi carico di stimolare il Governatore Oliverio, il quale – ribadisco – è parte della loro coalizione politica e che, diversamente dal centrosinistra locale, quantomeno si è dimostrato propositivo e disponibile a trovare una soluzione alla problematica Enel, affinché intervenga con più celerità nelle vertenze di questo territorio. Anche sulla Sanità – conclude Antoniotti – soprattutto alla luce delle ultime vicende poco chiare che riferirebbero di probabili manovre che andrebbero ad inficiare la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide.

 

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