Giovanni Papasso: “l’aeroporto di Sibari è un’imprescindibile necessità”

(CASSANO ALL’ IONIO)- Scorrono le polemiche sulla costruzione di un aeroporto a Sibari (la località cosentina litiga con Crotone e con i politici che non mantengono la parola) e il sindaco di Cassano all’ Ionio Giovanni Papasso, uomo sensibile alle vicende calabresi, si è così espresso:

“Sono stato, fino all’ ultimo, indeciso sull’ opportunità di entrare nella polemica che vede contrapposti il sito di Sibari e di Crotone sulla realizzazione di nuove strutture aeroportuali; questo alla luce dei rapporti che si stanno costruendo tra due realtà accomunate dalla storia e della necessità di cominciare a ragionare in termini di cooperazione, senza chiudersi negli sterili  campanilismi, che certamente non giovano alla causa della crescita e dello sviluppo dei territori.In qualità di Sindaco di un’importante realtà territoriale, posta al centro della Piana più estesa della Calabria, non mi sento di evitare il dibattito, avendo il dovere di interpretare i bisogni di una Comunità che da tempo reclama sviluppo e crescita.

Pertanto, pur evitando ogni sorta di confronto con Crotone ed altre realtà calabresi,  ritorno a ribadire con forza l’imprescindibile urgenza di dotare Sibari di una struttura aeroportuale, ai fini dello sviluppo turistico e del decollo economico, sociale e culturale. Sapendo di interpretare anche le istanze dei territori  della Sibaritide e dell’intera  Provincia di Cosenza, che per superare le barriere dell’isolamento fisico ed economico e riappropriarsi di un ruolo di centralità  ha bisogno di infrastrutture adeguate e moderne,  per pensare a qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo, soprattutto per le giovani generazioni che, in questa parte importante della Calabria,  al momento non hanno alcuna opportunità o prospettiva.

Per questo la realizzazione dell’aeroporto di Sibari, reclamato a gran voce dagli imprenditori turistici e commerciali, assume il carattere dell’ imprescindibile necessità. Inoltre, servendo un bacino di utenza di cinquecentomila abitanti, secondo le valutazioni di UNIONTRASPORTI e della Camera di Commercio di Cosenza, l’aeroporto di Sibari, potrebbe divenire un’infrastruttura regionale complementare e di supporto agli scali esistenti, rispondendo alle esigenze del sistema economico cosentino,  composto da piccole imprese, per la maggior parte di natura commerciale ed agricola e garantendo processi di investimento e di sviluppo, per non dire dell’incremento dei flussi turistici, considerata la vocazione dei territori di riferimento.

Già la Sibaritide e la Provincia di Cosenza presentano difficoltà oggettive per i collegamenti  terrestri al resto della Nazione ed all’ Europa, se si rivolge lo sguardo alle condizioni in cui versano le ferrovie e le strade; per questo, è doveroso continuare la battaglia, per esempio, per la realizzazione della metropolitana Sibari–Cosenza, che potrebbe aiutare lo sviluppo del turismo e rendere più rapidi i collegamenti con l’Università per gli studenti. Per queste premesse, e lungi da me l’intenzione di polemizzare con la Regione Calabria, non convincono le affermazioni del Vice presidente della Giunta Regionale, Antonella Stasi,  che appaiono utili solo a creare fratture fra le realtà territoriali e che  non coincidono con le affermazioni del Presidente Scopelliti, che ha sempre sostenuto la validità dello scalo aeroportuale di Sibari.

Allo stesso tempo non si comprendono i motivi per i quali l’ Enac non rilasci i necessari pareri, nonostante la pratica dell’Aeroporto di Sibari abbia seguito l’iter giusto, né perché tale infrastruttura non sia stata inserita nell’elenco delle infrastrutture,  necessarie richiesto dal Ministro Lupi, e né contemplata nelle linee guide del  Piano Regionale dei Trasporti, licenziato dalla Giunta Regionale. Anche in questo ultimo caso appare evidente la contraddizione del Presidente Scopelliti che a Sibari, a Cassano e a Cosenza prima ha promesso l’infrastruttura, salvo poi deliberare il contrario. A mio modesto parere, infine, non convincono neppure le affermazioni di chi, quando si tratta di interventi che interessano la Sibaritide, si affanna su argomenti di natura economica e di risparmio di spesa: basterebbe un viaggio in Spagna per rendersi conto che ci sono aeroporti a pochi chilometri di distanza.

È innegabile che ci sono stati dei ritardi e che l’aeroporto lo stiamo invocando dal 1998, però ritengo che sia giunto il momento di credere fermamente nella sua validità e di adoperarci, tutti insieme, per la sua realizzazione se veramente vogliamo onorare gli impegni assunti con le popolazioni che rappresentiamo e ridare al territorio gli strumenti idonei per programmare il futuro ed uscire dallo stato perenne di crisi, isolamento e sottosviluppo. Questo, soprattutto,  per l’obbligo morale di rispondere alle aspettative delle tante giovani sensibilità e dei tanti talenti che, ad oggi nel terzo millennio purtroppo, sono costretti per vivere a “bussare  con i piedi” alla porta dei potenti di turno. Nei prossimi giorni chiederò formalmente di essere ascoltato dalla Commissione Regionale Trasporti, per meglio rappresentare le giuste rivendicazioni delle popolazioni della Sibaritide di avere infrastrutture moderne ed efficienti, indispensabili a tutti i processi di crescita e sviluppo.”

In nome dello sviluppo territoriale, del progresso economico di una parte debole del Sud, di un migliore collegamento tra Stati, il sindaco Papasso è disposto a battersi.

 

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