Il comune di Serra San Bruno mette all’asta un patrimonio ambientale

SERRA SAN BRUNO (VIBO VALENTIA) – In tempo di crisi e di disperazione economica, c’è chi è intenzionato a vendere il proprio patrimonio ambientale. L’ amministrazione comunale di Serra San Bruno ha infatti deciso di mettere all’asta 2.603 piante, tra cui cui figurano 1.090 esemplari di abete bianco. L’obiettivo, più volte rimarcato dal sindaco Bruno Rosi, è di rinfrescare le casse comunali, di far entrare moneta con la vendita della legna dell’ “Archiforo”. L’asta per il pregiato materiale, compreso un abete bianco di 55 metri (forse il più alto d’Europa), inizierà il 25 di questo mese. Gli acquirenti più golosi e meno naturalisti, stanno già pregustando la vittoria.

La notizia di questo abbandono, di questa volontà di lacerare una riserva storica e ammirevole, ha fatto preoccupare l’ex sindaco di Serra San Bruno Censore e Realacci, i quali hanno invitato (con una lettera) il Ministro dell’ Ambiente Galletti a far cambiare idea agli amministratori, in modo da “scongiurare ulteriori danni all’ambiente e alla comunità locali”.  Il comandante regionale del Corpo Forestale si è unito al coro delle proteste, con l’augurio che il patrimonio calabrese sia salvaguardato ed apprezzato.

Per far soldi è davvero necessario privarsi di un bene, considerato da molti di inestimabile valore ?

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