Monitoraggio e controllo sulla fascia ionica. “Il mare sporco non lo vogliamo”

CATANZARO – Il mare sporco davvero non lo vogliamo! Se si continua a mettere a rischio quella che è una risorsa essenziale del turismo e dello sviluppo della nostra costa ionica – puntualizza Grazioso Manno Presidente del Consorzio di Bonifica di Catanzaro – inevitabilmente si finisce con il danneggiare le bellezze paesaggistiche che sono il più grande patrimonio della regione. Da più parti sono arrivate segnalazioni, con tanto di documentazione fotografica, e gridi di allarme  “tutti giustificati e condivisibili”. Il Consorzio non vuole assolutamente farli cadere nel vuoto ma essere parte attiva e responsabile e pur non avendone specifica competenza – dichiara Grazioso Manno– da stamane operai dell’Ente consortile stanno svolgendo, sulla fascia ionica catanzarese,  una azione di monitoraggio e controllo dei corsi di acqua e canali di scolo che portano acqua al mare. Una funzione quindi di vigilanza e controllo, tesa al rispetto delle vigenti normative di tutela dell’ambiente e della qualità delle acque, che funzioni in termini di prevenzione di eventuali impatti negativi sull’ecosistema. Nel comprensorio –-di bonifica  -chiarisce Manno – esiste un reticolo idraulico primario costituito da corsi d’acqua naturali (fiumi e torrenti), nonchè un reticolo idraulico minore di interesse particolare di uno o più fondi. Sia la rete naturale, sia quella artificiale in sostanza le abbiamo messe  sotto stretta sorveglianza e adotteremo se del caso, tutte le azioni preventive possibili per stroncare eventuali abusi e negligenze commesse da chichessia. Il Consorzio, guarda al territorio a trecentosessanta gradi, questa è una delle sue missioni, da esso dopotutto prende forza.  L’attività di manutenzione che noi garantiamo, costituisce quindi un fondamentale servizio pubblico dal quale il territorio non può prescindere. Tale attività  -conclude Grazioso Manno – va a vantaggio non solo dei terreni agricoli, ma anche degli insediamenti urbani, civili e produttivi, nonché dei beni comuni naturali quale è il mare e quindi della intera collettività.

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