Porto di Corigliano Calabro: operazioni di recupero del peschereccio affondato

Sono iniziate nella giornata di oggi, 13 settembre, coordinate dal Capo del Compartimento marittimo, Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, le operazioni di recupero del motopesca affondato mentre era attraccato alla banchina del porto di Corigliano Calabro nella serata di martedì 10.

Le operazioni, con l’intervento di subacquei specializzati, sotto la supervisione della Guardia Costiera, particolarmente complesse anche per lo spostamento, sul fondale portuale, dell’unità, hanno consentito nella giornata di oggi di predisporre appositi palloni che, una volta riempiti di aria, consentiranno di portare su dal fondale di 12 metri il peschereccio, di metterlo in galleggiamento e quindi con le gru tirarlo a secco.

I mezzi necessari all’attività, comprese alcune gru di adeguata portata e capacità, stanno infatti raggiungendo il porto di Corigliano per poter completare – si prevede nella giornata di domani- tutta la messa in sicurezza del peschereccio.

Nel frattempo dalle ispezioni svolte anche oggi e dalle riprese effettuate con videocamera subacquea dai tecnici specializzati, è stato possibile rilevare che continua a non esservi pericolo per l’ambiente marino e che dalle casse carburante del motopesca non vi è fuoriuscita di gasolio.

Infatti l’unità navale specializzata nell’antinquinamento marino dislocata stabilmente in porto ha proseguito secondo le direttive della Guardia costiera al disinquinamento ed alla bonifica della darsena 1 mediante l’impiego delle panne galleggianti assorbenti e di un battello spazzamare dotato anche di pompe di aspirazione e filtri che separano le sostanze inquinanti dall’acqua di mare.

Nella mattinata, inoltre, personale della Guardia costiera presente alle operazioni relative al recupero del peschereccio ha salvato un gabbiano che era rimasto impigliato in una rete e non riusciva più a volare. Notato lungo una banchina, è stato liberato dal filo di nylon che lo rendeva prigionieri ed ha così potuto riprendere il suo volo sulle acque.

Si allegano foto digitali dei mezzi in banchina e delle fasi della liberazione del gabbiano dallo spezzone di rete da parte di militari della Capitaneria di porto.

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