Raccolta differenziata? Niente panico

COSENZA – Da qualche settimana vivono tra di noi, vivono con noi, si sono appropriati dei nostri balconi e non fanno altro che metterci continuamente alla prova, tacitamente ci interrogano, ci offrono alternative che seppur tutte incredibilmente valide ti fanno sprofondare nella confusione più totale, sono i bidoncini della raccolta differenziata.

Terrore, ansia e inadeguatezza animano queste prime giornate di raccolta separata di carta, plastica, vetro e rifiuti vari ma per fare in modo che questa diventi un’abitudine fra le tante già acquisite bisogna proseguire per piccoli e chiari step.

Il primo è il più semplice mettete in fila i cinque bidoncini della spazzatura plastica, carta, vetro, organico e residuo non fissateli troppo rischiereste di cadere in vortice di soggezione dal quale difficilmente riuscireste ad uscirne. Il secondo step è più un consiglio che potrebbe tornarvi utile se possedete una buona  memoria fotografica appiccicate su ogni bidoncino anche dei post it colorati con il nome dei rifiuti destinati a viverci dentro. Vi avverto capiterà più volte nel corso della stessa giornata di scontrarvi con la domanda “e mo questo dove lo butto?” non temete dividere correttamente i rifiuti è la parte più importante affinché la differenziata abbia veramente senso per cui, premettendo che nel dubbio non bisogna mai buttare nulla per strada, andiamo per ordine:

Nella plastica e i metalli vanno le bottiglie, le buste della pasta, tutti i flaconi per i prodotti per la pulizia della casa e dell’igiene personale, le vaschette del gelato, le vaschette delle uova trasparenti, le vaschette dei formaggi o dello yogurt, le lattine.

Nella carta i giornali, le riviste, i quaderni, le scatole, la carta del pane, i cartoni delle pizze però se non sono troppo unti, le vaschette delle uova quelle in cartone.

Nel vetro vanno le bottiglie e i bicchieri ma non le lampadine e gli specchi.

Nell’organico tutti gli alimenti avanzati, i tovaglioli di carta sporchi, le piante e le foglie.

Nel residuo o indifferenziato va tutto ciò che non può essere recuperato, penne, pennarelli, piatti e posate sporche, lettiere ed escrementi di animali domestici, pannolini, assorbenti, lampadine.

Una cosa molto importante da ricordare è che la gestione dei rifiuti nella nostra città è di tipo porta a porta per cui esiste un calendario settimanale da rispettare, la spazzatura va depositata sul marciapiede accanto al portone della vostra abitazione a partire dalla ore 20.00 fino alle 5.00 del mattino successivo, la domenica dovete scendere l’organico, il lunedì il residuo, il martedì l’organico, il mercoledì la plastica, il giovedì l’organico, il venerdì la carta e il sabato il vetro. Ricordate di chiudere per bene i sacchetti altrimenti qualche simpaticone che non ha trovato niente di meglio per passare la serata o i piccoli topolini che gironzolano allegramente per la città si sentiranno autorizzati a rovesciare tutto per terra.

C’è qualcosa di positivo in quest’ansia di prestazione diffusa, dimostra che finalmente anche se un po’ in ritardo rispetto agli altri Paesi è maturata la consapevolezza che il futuro dell’ambiente in cui viviamo è nelle nostre mani e che molto dipende da ciò che decidiamo di fare e più spesso da ciò che decidiamo di non fare. Non abbiate paura dell’incertezza, non esitate a chiedere qualora vi venisse il dubbio sul bidoncino giusto per lo spazzolino da denti perché tra qualche giorno diventeremo tutti bravissimi e certamente più civili soprattutto ora che abbiamo capito che i rifiuti non sono più un problema ma una preziosa risorsa.

Gaia Santolla

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