Riorganizzazione delle autonomie locali

REGGIO CALABRIA (RC) Il Vicepresidente della Giunta Regionale, prof. Antonio Viscomi, ha incontrato i sindaci dei Comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Trenta, della pre-Sila cosentina, che hanno avviato la procedura di fusione in un unico ente. Dopo l’esperienza di Lamezia, che risale alla prima metà degli anni settanta, è la prima volta che in Calabria – informa una nota dell’Ufficio stampa – quattro consigli comunali deliberano di unirsi in un unico Ente. “Si tratta, dunque, di un scelta importante che traccia la strada – ha detto il Vicepresidente Viscomi- per l’evoluzione futura dell’intero sistema delle autonomie locali in Calabria, caratterizzato, com’è ben noto, da una forte frammentazione.

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Il prof. Viscomi ha, quindi, assicurato ai sindaci dei comuni interessati il massimo supporto e l’affiancamento della Giunta regionale affinché il complesso procedimento di fusione vada in porto in tempi ragionevoli, nella consapevolezza che la tutela delle comunità locali, da preservare nel loro valore identitario, richiede un’attenta ridefinizione delle stesse amministrazioni locali. A tal fine, nel corso dell’incontro è stato esaminato l’iter procedurale necessario per raggiungere il risultato previsto. Si tratta di una procedura complessa che richiede una puntuale sinergia tra Consiglio regionale, che deve prima deliberare il referendum consultivo e poi la relativa legge istitutiva, la Giunta e il suo Presidente cui compete indire il referendum. In questa prospettiva, l’attenzione del Vicepresidente si è soffermata, in particolare, sulla necessità di adeguare la legge regionale in materia di referendum, che risale al 1983, secondo il modello adottato negli anni dalle altre regioni italiane. Al di là degli aspetti procedurali, il Vicepresidente ha assicurato il massimo impegno per accompagnare e rafforzare una esperienza significativa che può e deve diventare una buona pratica per il sistema regionale, introducendo elementi di innovazione giuridico-istituzionale in grado di produrre effetti positivi per i cittadini. In coerenza con il principio di sussidiarietà sostenibile, la nuova Calabria può partire solo da una rinnovata consapevolezza della centralità dei Comuni, nel quadro di una riorganizzazione attenta e profonda del sistema delle autonomie locali.

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