Amantea, presentato il marchio d’area Antica Temesa

Marchio area Antica Temesa
Marchio-area-Antica-Temesa

Il marchio d’area “Antica Temesa” che coinvolge i comuni di Amantea, Serra d’Aiello, Belmonte Calabro, Lago e Aiello Calabro è una realtà. Con una conferenza di presentazione quanto mai partecipata, moderata dal giornalista del Corriere della Sera Nicola Di Turi, è stato portato a compimento la prima parte del progetto che consiste nell’adozione del logo e del lancio della campagna di advertising sui mercati nazionali ed interazionali. A fare gli onori di casa il sindaco Monica Sabatino e l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli. Presenti all’incontro anche il primo cittadino di Aiello Calabro e consigliere provinciale Franco Iacucci, il presidente del consiglio comunale di Lago Giovanni Barone, il vice sindaco di Belmonte Calabro Giuseppe Bruno ed il vice sindaco di Serra d’Aiello Walter Pirillo.

«La Calabria – ha esordito Morelli – pur rappresentando una meta tradizionale di soggiorno grazie alle risorse paesaggistiche, storiche e culturali di cui dispone, registra un numero di arrivi e presenze non adeguato alle proprie potenzialità. I flussi turistici si concretizzano soprattutto nel corso dei mesi di luglio e di agosto, impedendo una destagionalizzazione dell’offerta che sarebbe certamente agevolata dalle favorevoli condizioni climatiche. Sono ragionamenti antichi e già conosciuti che purtroppo non vengono risolti né dagli operatori di settore, né tanto meno dalle rappresentanze istituzionali. Una carenza grave che ha consentito ad altre aree distrettuali di farsi avanti e di svolgere un ruolo attivo nell’ambito del processo decisionale nel cosiddetto “destination management”. Ciò è avvenuto grazie soprattutto ad un sapiente uso dei nuovi mezzi di comunicazione che consentono di stare sul mercato senza cospicui esborsi dal punto di vista finanziario. Il problema dunque è di metodo e di sistema. Fino ad ora, infatti, la gestione del sistema turistico regionale è stato improntato “dal più grande al più piccolo”, seguendo lo schema regione, provincia, comune. Così facendo ne hanno tratto vantaggio i centri più attrezzati e ben collegati dal punto di vista viario e infrastrutturale. Sono stati invece penalizzati i comuni situati nelle aree limitrofe o non facilmente raggiungibili. Eppure il problema trasporti, da un punto di vista storico, non ha mai impedito lo sviluppo di una località turistica, purché essa sia in grado di valorizzare al meglio le proprie risorse. Partendo da questo presupposto il varo del marchio d’area Antica Temesa è un elemento di innovazione e di rottura. Lo scopo è di promuovere dal punto di vista turistico il territorio, di ricostruire il passato per ricercare il futuro. Compito assai difficile, soprattutto in una regione come la Calabria che non ha mai saputo sfruttare appieno i vantaggi della cooperazione e della collaborazione. Amantea, Belmonte Calabro, Serra d’Aiello, Lago ed Aiello Calabro hanno deciso di riconoscersi in quella che direttamente o indirettamente è la propria progenitrice: l’antica città di Temesa, potente e florida, capace di attraversare i secoli, di essere nominata da Omero nell’Odissea, di essere dominata da greci e romani e di essere poi avvolta inspiegabilmente dall’oblio. Adesso è il momento della rinascita».

«Si supplisce – spiega il sindaco Sabatino – alla cronica carenza di materiale informativo e soprattutto si genera un contatto tra il comprensorio ed il turista che si trasforma poi nella fidelizzazione di quest’ultimo. Agendo in questo modo è possibile valorizzare i punti di forza dell’hinterland, riducendo al minimo le criticità derivanti dai punti di debolezza. Tutto il materiale prodotto verrà poi inserito in rete per una consultazione online tramite pc, tablet e smartphone, in linea con i ritrovati della tecnologia. Così facendo si facilità il contatto tra domanda ed offerta, consentendo anche ai piccoli operatori/comuni di stare sul mercato».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *