Grazioso Manno, Presidente Consorzio Ionio Catanzarese: “Questa Coldiretti non mi rappresenta”

CATANZARO – Con un incipit che non lascia spazio a dubbi “questa Coldiretti non può rappresentarmi” il presidente del Consorzio Ionio Catanzarese Grazioso Manno prende una decisa posizione su quanto sta accadendo nella Coldiretti. “Siena, Sardegna, Umbria, Reggio Emilia: sono solo alcune delle realtà da cui Dirigenti e Soci della Coldiretti protestano contro la Coldiretti e chiedono verità e trasparenza. Cosa stà accadendo nella Coldiretti Nazionale ed in molte realtà regionali e locali?Anche oggi e quotidianamente  sulla stampa,continuiamo a leggere  di rimostranze e  proteste rispetto ad alcuni stipendi milionari in Coldiretti, e di cui si è parlato anche in un articolo pubblicato da l’Espresso il 5 febbraio scorso.  Se quanto riportato nelle suddette dichiarazioni e nei vari articoli che ormai spopolano sul web fosse vero, ci ritroveremmo difronte ad una situazione che ha dell’assurdo: il Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, che negli ultimi 11 anni avrebbe guadagnato oltre 10 milioni di euro. Tra ottobre e novembre 2014,  – continua Manno –  per una serie di motivi di cui un giorno parlerò, ho restituito, a malincuore,la mia tessera Coldiretti, dimettendomi anche da Presidente del Comitato Regionale dei Probiviri. Io  – afferma -sono nato e cresciuto in Coldiretti,vi sono rimasto fino all’età di 61 anni. Non è stato facile, per me, lasciare la Coldiretti: la sentivo come cosa mia ed era nel mio DNA. Confesso che negli ultimi tempi la politica di questaOrganizzazione mi stava stretta, abituato come ero a sostenere sempre l’Unità del mondo Agricolo. La Coldiretti, invece,negli ultimi anni, ha scelto un’altra strada: andare avanti da sola.Oggi, leggendo con enorme sorpresa quanto sta accadendo, conle proteste che si levano ormai a macchia d’olio in tutta Italia contro gli stipendi milionari, credo di aver fatto la cosa giusta nel tirarmi fuori da questa Organizzazione.    A questo punto mi pongo altre domande, e le pongo anche a Pietro Molinaro, Presidente Regionale dell’Organizzazione nonché Componente della Giunta Esecutiva Nazionale: qual’ è lo stipendio del Presidente Nazionale? Qual’è l’indennità dei Componenti la Giunta Esecutiva Nazionale? E quanto guadagnano i vari Direttori Regionali e Provinciali? Di quali altri benefit eventualmente essi godono? E quanto invece sono costretti a pagare i Soci per i vari servizi?      E’ mai possibile che il Segretario Generale della Coldiretti guadagni molto ma molto ma molto di più di Obama, della Merkel, di Renzi e Mattarella messi insieme? Come si giustifica tutto ciò rispetto ad un Paese in profonda crisi, con aziende che chiudono periodicamente,una disoccupazione spaventosa ed una disoccupazione  giovanile calabrese che sfiora il 70% ? Come si concilia tutto ciò con le posizioni della Coldiretti Calabrese che chiede ai Consorzi di Bonifica Calabresi di ridurre le spese ( cosa che abbiamo già fatto )? Come si concilia tutto ciò con la richiesta continua di “trasparenza”,nel mentre sui siti della Coldiretti Calabrese e Nazionale non vi è assolutamente traccia di bilanci, stipendi e indennità?  Ed allora anch’io ( e vi assicuro tantissimi come me ) levo la mia protesta forte e decisa contro questo stato di cose. E’ venuto il momento in cui bisogna avere il coraggio ….. di avere coraggio.      Ed alla luce di tutto ciò, chiedo anche  con convinzione a tutti i miei colleghi Presidenti dei Consorzi di Bonifica  Calabresi (molti dei quali espressione Coldiretti) di avere uno scatto di orgoglio. Dobbiamo riportare l’Unione Regionale Bonifiche della Calabria nella giusta posizione di autonomia, in modo che ridiventi punto di riferimento dell’intero mondo consortile, agricolo e non. Dobbiamo ritrovare vitalità, vivacità, passione per il nostro ruolo, autorevolezza: abbiamo testa per pensare, programmare, agire, ascoltando e dialogando con tutti, ma senza farci imporre le scelte da chicchessia”.

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