Lo Polito e Sangineti danno pieno sostegno al Banco Farmaceutico

CASTROVILLARI (COSENZA)- Lo Polito e Sangineti, nella loro ultima apparizione pubblica, si schierano: “Ancora un’esigenza d’espressione di volontà per testimoniare il proprio impegno a sostegno del disagio e del bisogno. Lo abbiamo deciso in queste ore, consci delle esigenze di tanti e , pure, nell’ambito di quell’azione che stiamo portando avanti come Comune, con altri, a tutela e potenziamento del diritto alla salute delle nostre popolazioni.
Ecco perché l’intenzione di affiancare e sostenere il prossimo 8 febbraio, anche nel capoluogo del Pollino,  la Fondazione  Banco Farmaceutico  nella XVI^ Giornata  nazionale di raccolta del farmaco che, con la Caritas ed altre organizzazioni, si muove anche quest’anno per andare incontro a chi non ha la possibilità di acquistare medicinali, mettendo a serio pericolo, così, la propria salute o dei congiunti.

Un impegno che deve vedere tutti i soggetti coinvolti e deve far pensare, rispetto agli ultimi dati circa una particolare flessione, pure in quest’ambito a causa della recessione che “infligge restrizioni” inattese a chi deve sostenere la propria salute con medicinali, terapie e controlli.
Per questo motivo l’obiettivo che ci prefiggiamo come ente è quello di scuotere le coscienze, richiamando ad una presenza fattiva ed a una maggiore solidarietà, in quel giorno e non solo, per un diritto che non può essere messo a rischio.
I volontari con gli appartenenti a questa amministrazione e consiliatura, ci permettiamo di affermare,  saranno a disposizione in città dinanzi alle farmacie, indicate dalle associazioni, per raccogliere e sollecitare a donare, confidando nel “cuore” dei castrovillaresi, che non è mai venuto meno in questi momenti di condivisione.
Ciascuno potrà acquistare e donare  medicinali da banco che andranno  a oltre 1.500 enti tra cui  la Caritas, Croce Rossa ed altri organismi i quali, a loro volta, li distribuiranno a persone bisognose.
Un’esigenza  che ci deve coinvolgere e non ci può far rimanere insensibili in un momento di forte difficoltà che ancora sta creando particolare disagio nelle fasce più deboli .”

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