LSU/LPU: nessuna Ri-convocazione dopo il rinvio. Lunedì si riparte con le lotte in tutta la regione

COSENZA – Dopo il rinvio della riunione Roma del 21 u.s. a  data da destinarsi, da ieri si sono susseguite una serie di telefonate e di e-mail, tra il gabinetto del Vice Ministro della funzione pubblica Patroni Griffi, il presidente della regionale Calabria e la USB regionale, sola organizzazione sindacale interessata che, però, ancora oggi non hanno portato alla riconvocazione del tavolo per discutere della stabilizzazione di questi lavoratori.
Perché di questo la USB vuole sentir di parlarle – della stabilizzazione – e non di contentini come il pagamento di due mensilità per gli LSU/LPU, o aleatori impegni politici a cui ormai possono credere solo i “sindacati di stato”!
Dopo il rinvio si era parlato di riconvocare il tavolo per la prossima settimana, ma fino ad ora nulla è pervenuto.
Oggi i lavoratori in assemblea permanente nei vari comuni, hanno deciso di programmare altre giornate di lotta ed  iniziare un iter condiviso con sindaci ed utenza dei comuni calabresi per tutelare i servizi che vengono offerti alla cittadinanza.

La USB, a seguito di ciò, ha individuato per lunedì alcune azioni di lotta sindacale che verranno rese note nelle prossime ore al fine di sostenere la vertenza LSU/LPU per far capire a chi ha le orecchie coperte con il prosciutto, ossia il governo, che non pensi di sgonfiare la lotta con queste manovre perché 5.200 famiglie calabresi non si fermano certamente di fronte ad un rinvio.
La USB vuole sapere da subito quali risorse economiche si rendono necessarie nel patto di stabilità per partire con un piano di stabilizzazione di questi VENTENNALI lavoratori precari!
La mancata convocazione rappresenta un evidente pregiudizio nei confronti dei lavoratori LSU/LPU e della USB ed è un chiaro segno di quanto questo governo tema il confronto con la nostra organizzazione che, tra i lavoratori LSU/LPU, rappresenta di gran lunga l’organizzazione con maggiore esperienza e radicamento sul territorio.
Per questo motivo la USB intima e diffida la Presidenza del consiglio dei ministri  a comunicare l’avvio del procedimento e la data delle successive convocazioni, con riserva di organizzare le battaglie sindacali necessarie a supporto della vertenza.
Lunedì, dunque, si riparte con le lotte in tutta la regione.

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