Marco Martino (Giovani UDC): “Fondi Europei 2014-2020 vera occasione per rilanciare la Calabria”

foto marco martinoVIBO VALENTIA –  “I fondi Por 2014-2020 per rilanciare la nostra regione, con un budget da 2,3 miliardi di euro che l’Unione Europea ha destinato alla Calabria, spesso ritornano al mittente per mancata progettazione ma se ben sfruttati possono garantire un futuro più roseo soprattutto ai giovani.” Ne è convinto il coordinatore regionale dei giovani Udc Marco Martino, il quale è intervenuto sulla nuova possibilità che l’Europa ha concesso ai calabresi: “Credo che da questa fase si possa progettare la Calabria del futuro – ha commentato Martino -una regione alla quale certamente dobbiamo dare lustro e gratitudine per gli straordinari paesaggi.Ci offre la natura, il mare, le montagne, le mille ricchezze provenienti dalla sua terra ma soprattutto dal suo morbido e mite tepore climatico che la rende davvero unica e sola”. La Calabria si prepara ad affrontare un’importante sfida ma i 2,3 miliardi di euro dovranno essere ben spesi: “E’ una cifra da capogiro – ha continuato Martino – che se impiegata bene, nei settori d’importanza che oggi rappresentano quelli di maggiore mancanza, potrebbe dare una svolta decisiva. Una svolta che non può farsi attendere, necessaria anche a dare slancio all’occupazione giovanile che oggi giorno vivono una profonda crisi d’identità. Una cospicua somma di denaro che andrà a investire un pò tutti i settori”. Infatti, saranno undici gli obiettivi tematici attorno ai quali saranno costruiti gli strumenti che daranno applicazione concreta al piano di investimenti per i prossimi 5 anni: difesa del territorio, sostegno alle imprese e alle misure per l’occupazione, agenda digitale, formazione e istruzione, agricoltura:”L’ agricoltura – dice Martino – dovrà rappresentare una dei maggiori punti cardini. Passa proprio da qui il vero potere economico calabrese che potrebbe diventare la forma di sviluppo principale oltre a quella turistica. Sono convinto che una fase di agricoltura moderna e redditizia in chiave km zero sia la vera svolta. Il made in Calabria piace tanto, soprattutto all’estero che su tante produzioni ci riconoscono il primato di qualità assoluto. Le potenzialità sono oggi in aumento grazie alla volontà di tanti giovani di insediarsi per la prima volta in attività agricole e zootecniche con risultati straordinariamente positivi”. L’ Europa e la regione devono essere in grado di sostenere con forza uno straordinario potere che è riuscito in tanti anni a dare lustro a prodotti quali la cipolla di Tropea, la Nduja di Spilinga, tanto per citarne alcune, ma nelle tavole degli stranieri trovano posto anche il peperoncino, i pregiati vini di Cirò, olio e tanto altro:”Da qui a breve – ha concluso il coordinatore regionale dei giovani Udc – spero possa nascere qualche altro prodotto che diventi così il nuovo potenziale calabrese. Quello che occorre però è velocizzare l’accesso ai fondi evitando l’estenuazione che in tutti questi anni si è verificata”.

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