Multe in aeroporto: le precisazione del dirigente del settore vigilanza e sicurezza urbana

LAMEZIA TERME (Cz) – Cesare Pelaia, dirigente del settore vigilanza e sicurezza urbana della Città di Lamezia Terme, in merito alle affermazioni, riprese dalla stampa locale, del presidente del circolo catanzarese “Il rinnovamento”, Didonna, sulle multe per divieto di sosta elevate nell’area dell’aeroporto di Lamezia, si appresta a condividere delle precisazioni a riguardo. Pelaia sostiene, infatti, che la Città di Lamezia Terme non ripiana debiti con soldi provenienti dalla riscossione delle multe per divieto di sosta nell’area aeroportuale per la semplice ragione che il totale delle somme incassate complessivamente per violazioni al codice della strada è pari solo all’1,32 % degli incassi totali annui del Comune (dati 2013) e che i verbali elevati nell’area aeroportuale rappresentano a loro volta solo il 30% di quelli elevati nel complesso (quindi la gran parte viene elevata nell’area urbana). Di tale percentuale, inoltre, solo il 25% (cioè il 0,33% del totale) è destinato a finanziare il bilancio comunale, mentre il 75% è destinato a interventi di tutela della sicurezza stradale. Non si fa dunque “cassa” con le multe; tutti i servizi aeroportuali, peraltro giudicati “…pochi…”, sono di competenza Sacal per effetto di una concessione dello Stato e tra di essi rientrano anche i parcheggi, a pagamento e gratuiti: di tali ricavi beneficia quindi esclusivamente la Società aeroportuale. La vigilanza sul rispetto delle norme del Codice della strada è per legge assegnata a tutte le forze dell’ordine, in primis la polizia municipale. Tale vigilanza viene ritenuta essenziale per evitare che il “parcheggio selvaggio” renda l’intera area caotica e invivibile per chiunque debba recarvisi. Spesso le lamentele denunciano una presenza discontinua: purtroppo il personale utilizzabile è insufficiente e, inoltre, la breve fermata per la discesa dei passeggeri e lo scarico dei bagagli è consentita negli spazi appositi: trasformarla però in una sosta a lungo termine non può essere consentito, per i motivi evidenti fin qui esposti. Il dirigente, infine, precisa che l’immagine della Calabria non è di certo danneggiata dalle multe in aeroporto, bensì dalle nefandezze quotidiane cui si assiste e dalla massiccia, pervicace ed invadente presenza della malavita organizzata, che tanti danni, anche ambientali, ha arrecato ed arreca alla nostra Regione.

 

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