Oliverio a Gioia Tauro inaugura punto d’incontro e vede Antonino De Masi

GIOIA TAURO (RC) – E’ questo il tema di un convegno che il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha annunciato oggi, nel corso dell’apertura del suo Punto Incontro a Gioia Tauro e che si terrà lunedì prossimo, 17 novembre, sempre  a Gioia Tauro, presso la sala del Comitato dell’Autorità portuale.

Oliverio presenterà i risultati di un lavoro di studio e ricerca coordinato dal prof.  Francesco Russo dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che, da tempo, lavora sulle problematiche delle infrastrutture, della logistica e della portualità. Il convegno è un primo momento per mettere in campo una progettualità  che sia valorizzata dalla concretezza e dalla capacità di assumere decisioni.

Insomma,  una progettualità intesa come una diversa cultura di governo fondata sulla capacità di studio, di aggregazione di competenze, di individuazione di obiettivi strategici e sulla indicazione degli strumenti di attuazione, delle risorse, dei soggetti coinvolti, dei tempi di attuazione.

“L’iniziativa – ha dichiarato il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione – è finalizzata ad affrontare i campi strategici per fare di Gioia Tauro non solo uno strumento di sviluppo per la Calabria ma un’opportunità per le politiche nazionali ed europee nell’ambito delle nuove reti.

Gioia Tauro, – ha proseguito Mario Oliverio – va ripensato, fondamentalmente con uno sguardo rivolto al Mediterraneo ed ai grandi cambiamenti in atto nella gestione del trasporto, soprattutto marittimo, con l’ingresso dei grandi investitori emergenti, a partire dalla Cina, nel sistema della portualità. I campi strategici individuati sono: hub transhipment, gate way, la ZES ed il ruolo dell’area industriale, l’integrazione del sistema portuale calabrese, la formazione e la ricerca collegata alla gestione dei Porti e delle infrastrutture.

La ZES, la zona economica speciale, ha possibilità di successo non solo se ne proclama la necessità ma se la richiesta è accompagnata da piani economici e da ipotesi di investimento in grado di garantire le ricadute in termini di sviluppo e di occupazione. Solo così si vincono dubbi, lentezze, ostacoli e si raggiunge con maggiore certezza e celerità l’obiettivo. Mai più – ha chiosato Oliverio –  la tragedia di incentivi sprecati e di capannoni chiusi. L’iniziativa di Gioia Tauro dovrà diventare il banco di prova del cambiamento e della possibilità di cambiare verso alla Calabria”. 

Dopo l’inaugurazione, il candidato governatore ha incontrato Antonino De Masi, l’imprenditore anticlan e antiusura che gira con la scorta. “La notizia del fallimento della mediazione tra la “De Masi Costruzioni”, una delle poche aziende sopravvissute nell’area industriale di Gioia Tauro, e le banche, che entro la fine dell’ anno porterà inevitabilmente al licenziamento dei 40 lavoratori in forza in questa azienda e la conseguente proclamazione dello stato di agitazione, seguita dall’annuncio di un primo sciopero per il 13 novembre prossimo, è un fatto gravissimo, che non può assolutamente lasciarci indifferenti. Oggi ho voluto incontrare Antonino De Masi per esternargli la mia completa vicinanza e solidarietà e per incoraggiarlo ad andare avanti”.

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