Protocollo d’intesa tra la Provincia di Crotone e l’Arpacal

CROTONE – Il presidente della Provincia, Stano Zurlo, commenta l’approvazione del  protocollo d’intesa tra la Provincia (Ente gestore dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”) e l’Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria): “E’ un protocollo importante che si inserisce nell’ottica dei rapporti sinergici tra Enti in un settore, l’ambiente, a cui tutti dobbiamo tenere e che rientra appieno nell’agenda politica  dell’Amministrazione che presiedo”.

Così L’approvazione è avvenuta nel corso della seduta di Giunta del 18 luglio scorso.   L’intento, fatte salve le rispettive autonomie gestionali ed operative, è quello di  sviluppare forme di partenariato tecnico-operativo e progettuale attraverso cui proporre interventi attuativi di studio e ricerca delle matrici ambientali nell’ambito delle disponibili risorse comunitarie, nazionali e regionali. Interesse delle due istituzioni è potenziare reciprocamente il know-how scientifico e tecnologico nonché la propria banca dati per quanto attiene alle tematiche scientifiche di maggiore interesse, anche rendendo disponibili i propri mezzi navali, le attrezzature, i laboratori ed il personale. Da ricordare che tra i compiti dell’AMP  vi sono la protezione ambientale dell’area marina interessata; la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona ed il ripopolamento ittico; la diffusione e la divulgazione della conoscenza dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri dell’area marina protetta e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona; l’effettuazione di programmi di carattere educativo per il miglioramento della cultura generale nel campo dell’ecologia e della biologia marina; la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori dell’ecologia, della biologia marina e della tutela ambientale. Ciò al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area. L’AMP ha in dotazione mezzi navali ed attrezzature scientifiche finalizzati all’esecuzione di attività di monitoraggio scientifico. Da parte dell’Ente gestore dell’AMP non è previsto alcun onere  in merito alla fornitura e posizionamento degli impianti.

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