Record negativi nel 2012 per la legalità negli enti locali

CATANZARO – Nel 2012 ci sono stati 106 atti intimidatori a danno di amministratori locali calabresi, il numero piu’ alto dopo il 2007 (anno record con 110 atti). Dal 2000 a oggi sono quasi 1.100 gli episodi registrati in Calabria.

Nel 2012 il 38% degli episodi ha interessato direttamente i sindaci, le intimidazioni si sono verificate in 63 diversi comuni della Calabria. Dal 2000 a oggi il 56% dei comuni calabresi ha fatto registrare almeno un episodio.

Nel 2012 e’ stato anno record anche per il numero di scioglimenti di consigli comunali per infiltrazioni mafiose, con 11 consigli sciolti in Calabria, il dato piu’ elevato di sempre. Lo scioglimento del consiglio di Reggio Calabria, citta’ piu’ popolosa della regione, porta al dato che 1 cittadino calabrese su 4, dal 2001 a oggi, e’ stato interessato da un commissariamento per mafia del proprio comune.

A venti anni dalla legge 81 sulla elezione diretta dei sindaci, la Calabria, con il dato medio del 5,1% di comuni sciolti anticipatamente ogni anno, si conferma al terzo posto dopo Puglia e Campania, al terzo posto in valori assoluti dopo Campania e Lombardia. Tra i motivi generali dello scioglimento anticipato, le dimissioni dei consiglieri incidono per il 56% dei casi, mentre al secondo posto ci sono le dimissioni del sindaco (17%) e al terzo le infiltrazioni mafiose (13%).

Se si restringe il campo sulla legalita’, in Italia solo il 4,9% dei comuni disciolti ha avuto come motivazione l’infiltrazione mafiosa, in Campania si arriva all’11%, la Calabria e’ in testa con il 13%.

Sono i dati complessivi riportati nel rapporto 2012 di Legautonomie Calabria sulla sicurezza degli amministratori e sulle infiltrazioni della criminalita’ organizzata negli enti locali intitolato ”Ripartire dagli enti locali”, presentati a Catanzaro nella sede regionale della associazione dal presidente Mario Maiolo, dal segretario Claudio Cavaliere, da Giuseppe Picaro, sindaco di Torre di Ruggiero, da Rosario Piccioni, assessore al Comune di Lamezia Terme, e dalla deputata Doris Lo Moro, componente della direzione.

 

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