Sindacati cosentini mobilitati per la protesta regionale di domani

Cgil, Cisl e Uil della provincia di Cosenza si mobilitano in vista della giornata di protesta regionale contro la legge di stabilità. Alle 9 di lunedì 30 novembre, infatti, è prevista una manifestazione che pdownloadrenderà il via dall’ingresso autostradale di Rende e che si svolgerà contestualmente alle iniziative organizzate a Crotone e Villa San Giovanni sempre da Cgil, Cisl e Uil.

La legge di stabilità conferma ancora una volta che la Calabria e il Mezzogiorno sono completamente spariti dall’agenda del Governo. Un Governo che si ricorda della nostra regione solo quando si tratta di decurtare fondi essenziali per migliaia di famiglie calabresi e della provincia di Cosenza in particolare. Nella legge di stabilità, infatti, è previsto un taglio di 30 milioni di euro sulla forestazione. Dopo le disastrose alluvioni di Rossano e della Locride, ci saremmo aspettati provvedimenti incisivi, con relativi stanziamenti di fondi, per il necessario contrasto al dissesto idrogeologico che in Calabria interessa il 100% dei comuni. Ai danni delle alluvioni, ora si aggiunge la beffa del taglio alla forestazione, settore nevralgico nel contrasto al dissesto. Cgil, Cisl e Uil ritengono vitale per la Calabria e la provincia di Cosenza la cancellazione di questo taglio che non ha motivo di esistere.

La legge di stabilità, inoltre, mette a rischio il presente e il futuro dei cinquemila Lsu Lpu calabresi, 2700 solo in provincia di Cosenza. Nella manovra infatti non sono previste le risorse necessarie alla contrattualizzazione di queste migliaia di lavoratori che da anni svolgono compiti primari negli enti utilizzatori. Se il governo non cambierà idea, ci saranno serie ripercussioni non solo dal punto di vista occupazionale, ma pure sul versante dei Comuni che avranno serie difficoltà a garantire servizi vitali per i cittadini.

Oltre alla cancellazione di questi ingiusti provvedimenti, Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo il varo di un Piano di politiche attive per il lavoro che consenta la ricollocazione dei lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali.

Per dare forza alle ragioni dei lavoratori e ai cittadini, Cgil, Cisl e Uil della provincia di Cosenza chiedono una partecipazione massiccia alla manifestazione di lunedì 30 novembre. Bisogna far arrivare forte la nostra voce a Roma per far capire al premier Matteo Renzi e al suo governo che la Calabria e i calabresi meritano un’inversione di rotta, meritano politiche efficaci di sviluppo e occupazione.

 

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