Blockchain e solidarietà, accordo tra Comune di Cosenza, Unical e NTT DATA. Banco Alimentare partner

COSENZA – Il Comune di Cosenza avvierà, a breve, la sperimentazione di una nuova tecnologia che troverà applicazione nel settore del welfare per il riutilizzo, a beneficio dei singoli o dei nuclei familiari bisognosi, delle scorte di cibo, prossimo alla scadenza, della grande distribuzione. La sperimentazione sarà possibile, grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale, NTT DATA (multinazionale giapponese nell’ambito della Consulenza e dei Servizi IT, con sede anche a Cosenza) e Università della Calabria. Partner operativo e parte attiva del progetto è il Banco Alimentare, con il suo Presidente Gianni Romeo. Il Banco Alimentare curerà, infatti, la parte finale della sperimentazione sul campo, attraverso lo stoccaggio e la distribuzione delle scorte di cibo alle famiglie bisognose.

Si tratta del primo esperimento su scala nazionale che avrà Cosenza come città campione.

Per lo sviluppo di questo software particolare, NTT DATA adotta la tecnologia Blockchain, grazie alla quale si potranno certificare le donazioni di cibo da parte di supermercati, mense e negozi, destinate, attraverso le associazioni di volontariato, al sostegno delle fasce di popolazione più bisognose. Il vantaggio sarà duplice: per il Comune che, attraverso la tracciabilità garantita dalla  sperimentazione e la immodificabilità dei dati informatici, potrà dare attuazione alla legge sugli sprechi alimentari e per chi conferisce le scorte alimentari che potrà beneficiare di importanti sgravi (sulla TARI/TARSU che per i supermercati rappresenta l’imposta più pesante).

La trasparenza del processo e la leva degli incentivi, caratteristiche della piattaforma che NTT DATA mette a disposizione del Comune, consentiranno sia di restituire una puntuale fotografia della reale situazione di disagio sociale presente sul territorio, sia di mettere a punto le strategie necessarie a favore di chi ha maggiormente bisogno di essere aiutato.

Tra gli altri vantaggi del progetto sono da ricomprendere anche:
1) la maggiore disponibilità di risorse per le associazioni od organizzazioni di volontariato;
2) una risposta più efficace alle aspettative delle classi più svantaggiate;
3) la riduzione della quantità di rifiuti da smaltire, come miglioria dell’azione amministrativa del Comune.

Significativo, all’interno della sperimentazione, il ruolo dell’Università della Calabria con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale che ha messo a punto la metodologia ed il modello (matematico) che rappresenta il motore interno della piattaforma basata sulla tecnologia blockchain.

Il modello ha l’obiettivo di supportare il Comune nella politica di rewarding verso le aziende che rendono disponibili i prodotti da utilizzare per la distribuzione ai cittadini in condizione di disagio economico ed è in grado di fornire una stima dell’incentivo da erogare, sulla base di una serie di variabili legate, da un lato, alle caratteristiche del prodotto donato e dall’altro al livello di soddisfazione potenziale per l’utente
finale.
La messa a punto della metodologia è accompagnata dalla preliminare definizione di un modello di business per l’iniziativa che renda possibile la concretizzazione di un circolo virtuoso tra tutti gli stakeholders (imprese che conferiscono i beni alimentari, associazioni no-profit, aziende IT e, naturalmente, il Comune) e dall’analisi ed
eventuale riprogettazione dei processi implementati dai diversi soggetti coinvolti.

«La blockchain al servizio della solidarietà – ha precisato il Sindaco Mario Occhiuto – apre una stagione di innovazione che deve vedere i Comuni protagonisti di una nuova cultura della responsabilità sociale.
Più certezze, più partecipazione, più collaborazione tra i soggetti interpreti della politica del welfare. Con strumenti impensabili fino a ieri. Anche questa è la blockchain».

«Questo ambizioso progetto con il Comune di Cosenza e Unical nasce con l’obiettivo di mettere le nuove tecnologie al servizio dei bisogni collettivi e si inserisce perfettamente nel nostro impegno verso il sociale – ha commentato Walter Ruffinoni, AD di NTT DATA Italia».

«NTT DATA ha adottato un approccio pragmatico alla blockchain, cogliendo le opportunità per aziende, istituzioni e cittadini. La blockchain, infatti, a fronte di un incremento delle possibilità offerte dalla rivoluzione digitale in atto, rappresenta la tecnologia d’accesso per la creazione di nuovi servizi a beneficio di tutta la società».

 

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