Cariati, iGreco puntano a realizzare un nuovo ospedale

CARIATI (CS) – Quando le attività imprenditoriali si mescolano con i ruoli esercitati in politica, può capitare di incappare in qualche circostanza al limite del demenziale, pur rimanendo appieno nell’alveo della legalità e del rispetto delle regole. Come in questo caso nel quale il fratello, rappresentante legale di una società, chiede il rilascio di una importante autorizzazione al comune, guidato dalla sorella. Accade a Cariati. Il gruppo imprenditoriale in questione è quello de iGreco, il rappresentante è Saverio Greco ed il sindaco è Filomena Greco. L’autorizzazione richiesta riguarda la realizzazione di una struttura sanitaria, per offrire servizi di eccellenza in un tratto della costa jonica carente di assistenza, soprattutto all’indomani della chiusura dell’ospedale civile “Vittorio Cosentino”. Il progetto, informa un comunicato stampa, garantirebbe servizi per una vasta area di utenza, fino a qualche decina di migliaia di cittadini calabresi. E interesserebbe, oltre al comune di Cariati, anche quelli di tutta la zona circostante e montana, come ad esempio Scala Coeli, Terravecchia, Mandatoriccio, Pietrapaola, Calopezzati, Campana, Bocchigliero, Longobucco, Torretta di Crucoli e Umbriatico. La società, già accreditata e autorizzata ad esercitare attività sanitaria in due unità operative di Cosenza, ex Madonnina ed ex Sacro Cuore, e in quella di Dipignano, ex Madonna della Catena, ha intenzione di trasferire da Cosenza a Cariati 70 posti letto e di avviare contestualmente alcune attività ambulatoriali. Nel dettaglio, si vorrebbero dislocare 16 posti di chirurgia generale, 16 di ortopedia, 2 di otorino laringoiatria, 16 di ostetricia e ginecologia, 30 di riabilitazione intensiva. Inoltre, si prevede l’avviamento di prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’attivazione di ambulatori di oculistica e di cardiologia. «Un progetto come questo necessita però di una struttura adeguata – dice Saverio Greco, rappresentante legale del gruppo – E la società ha già in mente due possibili soluzioni. La nostra famiglia possiede a Cariati un edificio idoneo ad ospitare ambulatori e pazienti. Tuttavia, qualora l’ex presidio ospedaliero Vittorio Cosentino fosse posto in vendita, noi parteciperemmo di certo alla gara. Da parte nostra – ha concluso – c’è tutta la volontà per trovare la soluzione migliore e per dare avvio al progetto in tempi celeri». Una proposta interessante e utile per il territorio, al di là del curioso risvolto familiare.

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