Consiglio Regionale sulla Sanità, la FIL “I nostri ospedali sono al collasso, chiediamo maggiore trasparenza”

Reggio Calabria ( Rc) – “La Segreteria Provinciale della FIL Sanità di Reggio Calabria, attraverso questo comunicato, vuole invitare il presidente Mario Oliverio e i Consiglieri tutti ad una serie di riflessioni in previsione del Consiglio Regionale fissato per la data odierna che affronterà il tema della sanità”. Questo quanto si legge in una nota stampa diffusa dalla Federazione Italiana Lavoratori, provincia di Reggio Calabria.  “L’Asp n.5 di Reggio Calabria continua a versare in condizioni davvero poco dignitose che si ripercuotono negativamente sia sui cittadini che sull’operato dei dipendenti. Intanto – si legge ancora nel comunicato – dobbiamo prendere atto che non è stato ancora adottato L’atto Aziendale, predisposto con DCA del 16/12/2015 n.130 che prevedeva espressamente entro il termine perentorio di 60 giorni dalla pubblicazione, di essere adottato dai Direttori Generali e dai Commissari delle Aziende. L’ASP n.5, con Delibera della Gestione Commissariale del 26 Gennaio 2016, n.14, si è limitata ad avviare formalmente le “procedure per la predisposizione e l’adozione dell’Atto Aziendale” del quale però ad oggi non vi è traccia. Eppure si tratta di un documento fondamentale per la normalizzazione dell’attività dell’ASP, in quanto dovrebbe prevedere la “definizione di un modello di gestione a supporto del management aziendale fornendo strumenti di monitoraggio delle performance e della spesa” e la creazione di una leadership che oggi è composta spesso da Responsabili nominati senza concorso”. “Vorremmo a questo punto  sapere- prosegue la nota della FIL –  cosa è stato fatto dai 3 Commissari in carica, a sei mesi dal loro insediamento, quali obiettivi sono stati raggiunti, quali i problemi avviati a soluzione, tenendo conto che l’Atto Aziendale non è stato adottato; non sono stati mantenuti gli impegni presi, come purtroppo avevamo paventato, sulla liquidazione dell’attività produttiva ai dipendenti, che al 27 non hanno trovato in busta paga il tanto decantato anticipo del 30%; continua l’emorragia di risorse con il ricorso massiccio ai Commissari ad Acta che, si badi bene, con questo andamento, a fine anno risulteranno circa il doppio rispetto al 2015, con il conseguente danno economico per l’Azienda. Al Presidente Mario Oliverio chiediamo di sapere come intende porre rimedio a questa grave situazione che interessa da troppi anni questa Azienda Provinciale”.

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