Cosenza, Mancini: «Il bello (e il brutto) della nuova piazza»

«Finalmente a Cosenza dopo più di cinque anni, si torna ad inaugurare un’opera pubblica importante: piazza Carlo F. Bilotti. È una bella notizia per la città. E nonostante abbiano ragione i nostri consiglieri comunali ad evidenziare come manchi ancora il collaudato e che i lavori siano ancora lontani dall’essere ultimati, abbiamo di che rallegrarcene. E non lo facciamo perché siamo stati noi ad allocare i finanziamenti europei per realizzarla, ma perché con questa nuova piazza Cosenza migliora e diventa più bella. E quindi complimenti al Sindaco Mario Occhiuto.
E anche a quanti, prima, hanno pensato, proposto e progettato la nuova piazza (tutti naturalmente dimenticati nei discorsi ufficiali, del resto come diceva una mia prozia: “le origini (di chi parla) non te le devi scordare mai”)». E’ quanto si legge in una dichiarazione a firma di Giacomo Mancini. «E poco importa – aggiunge l’ex parlamentare – se piazza Carlo F. Bilotti è (o non è) la può grande della Calabria (tipico dei regimi dispotici e dei dittatori più vanesi celebrare il proprio ego, enfatizzando oltre misura le realizzazioni che inaugurano). E se sulle vele, sulla Giacomo Mancinipavimentazione, sulle luci ognuno ha il suo giudizio. È giusto così. Ed è scontato che non tutti siano d’accordo. Pur tuttavia su un punto tutti (ma proprio tutti) dovremmo essere d’accordo (ad iniziare da quei tanti cosentini che nella passeggiata del sabato pomeriggio prima di Natale si sono imbattuti nel taglio del nastro). Perché tutti sappiamo che è sbagliato pagare due volte lo stesso progetto (il secondo addirittura ad un ben noto studio professionale). Perché tutti sappiamo che è grave non aver garantito il salario alle maestranze e non avere saldato i conti a molti tra i fornitori. Perché tutti sappiamo che rappresenta un rischioso per le tasche dei cosentini non aver rispettato le procedure di rendicontazione tanto da essere passibili di sanzioni da parte della commissione europea. Insomma, per dirla semplice, il punto su cui tutti dobbiamo arrivare ad essere d’accordo a Cosenza è quello che efficienza e trasparenza devono assolutamente essere requisiti inscindibili e irrinunciabili per chi amministra la cosa pubblica. Se sei efficiente, ma non trasparente, non sei un bravo amministratore. Allo stesso modo non lo sei se sei trasparente, ma non efficiente. E su questo a Cosenza (e non solo a Cosenza) occorre fare ancora enormi passi avanti».

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