Cosenza, una battaglia politica dietro la crisi idrica

COSENZA – Ci sarebbero interessi inconfessabili dietro i disagi accusati dai cosentini per la carenza di acqua. Mario Occhiuto non ha dubbi. La Sorical sta sabotando la rete idrica cittadina per oscurare la capacità della sua amministrazione di ridurre il debito con la Società regionale, ereditato dal passato, e di ammodernare le vetuste tubature del sottosuolo cittadino, limitando così le perdite. Poche ore dopo l’attacco subito dal gruppo consiliare del Pd, roba di venerdì scorso, da Palazzo dei Bruzi è partita una telefonata del sindaco al commissario liquidatore Incarnato che definire dai toni accesi è un eufemismo. L’ultimo atto di una partita più politica che tecnica si è consumato nella serata di ieri, quando Occhiuto ha ordinato alla Sorical di restituire le chiavi dei punti di snodo delle condotte.

L’obiettivo è quello di installare dei misuratori perché forte è il sospetto che dall’Abatemarco giungano meno dei 311 litri di acqua al secondo previsti dal contratto. Dietro questa diatriba si agita lo spettro di una manovra studiata a tavolino per modificare gli assetti societari della Sorical. Il socio privato francese Veolia è in procinto di cedere le proprie quote e a queste latitudini non mancano gli appetiti di gruppi imprenditoriali indicati da Occhiuto molto vicini ad Oliverio.

Cosenza e la problematica della crisi idrica

La risonanza mediatica dello scontro tra Sorical e Comune di Cosenza poi, attrae anche qualche esponente politico in cerca di vetrina. Nicola Morra, senatore dei Cinquestelle, movimento incapace di eleggere un rappresentante a Palazzo dei Bruzi, si esibisce nel suo solito, stucchevole esercizio di parole. Il parlamentare parla di adoperarsi «per riparare l’acquedotto»,  di mancanza di «interazione tra i tecnici della Sorical e i tecnici comunali per rendere efficiente la rete idrica» aggiungendo che «le vasche degli acquedotti comunali presentano difetti strutturali di costruzione, non sono idonee a chiudersi alle ore necessarie e che le stesse valvole di chiusura sono gravemente difettose».

Sul piano politico Occhiuto incassa anche le dichiarazioni a sostegno delle sue posizioni, rilasciate dal consigliere regionale Orsomarso ma anche da Francesco De Cicco, uno degli ex dissidenti, a conferma che la frattura con i malpancisti è completamente rientrata.

Francesco Farina

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