Diversità e tolleranza religiosa a Catanzaro

CATANZARO A pochi giorni dal Natale, a Catanzaro si è celebrato un momento di forte spiritualità ed educazione alla tolleranza religiosa per i bambini in età prescolare. Sabato scorso, infatti, i bambini del “New Summerhill, la Scuola più felice del mondo”, diretto dalla maestra Mena Pujia, hanno partecipato e vissuto un momento di grande intensità spirituale intitolato “I colori dell’Amore”, alla presenza gioiosa e colorata di sette persone che rappresentavano sette diversi Credo religiosi.IMG_6124

L’incontro ha avuto inizio con una bella storia, una favola. Un tempo i 7 colori della Luce, superbi e troppo pieni di sé,  erano sempre in combutta fra loro per chi fosse il migliore, il più saggio, il più importante e vero. Durante l’ennesima guerra ci fu un temporale così violento che i colori, per la grande paura, scoprirono la gioia di stringersi in un abbraccio, che infondesse coraggio e calore. Da questa intima conoscenza e magnifica unione nacque la Luce, unica, bianca. A festeggiare questo incontro, un meraviglioso arcobaleno si spiegò in cielo a ricordare che dall’unione e dal rispetto può e deve nascere la Pace.

“Pregare non è solo chiedere, offrire, ringraziare; pregare – questo è il commento unanime dei protagonisti dell’incontro – è donarci, donare noi stessi, il nostro vero sé all’Universo intero. Vuol dire togliersi di dosso ogni maschera costruita su di noi da altri ed esprimere con la nostra unica ed irripetibile interiorità quello che abbiamo dentro, con la danza, o il canto, o il silenzio, o le parole. Quando preghiamo siamo come i colori della Luce….ognuno ha la sua specialità, ma tutti miriamo verso l’Alto, verso la fonte della Luce che è  l’Amore. L’Amore è qualcosa che unisce, e non può dividere”.

Ed è questo sogno meraviglioso che si è avverato sabato pomeriggio, quando ognuna delle 7 persone ha liberamente manifestato e presentato il suo modo personale di pregare.“In un momento storico di paura – ha commentato Mena Pujia – in cui la religione divide e la diversità ci chiude e ci rende ostili, i bambini hanno avuto modo di conoscere 7 modi diversi di pregare, di elevarsi, di mettersi in contatto con l’Assoluto, quello che tutti unisce e prescinde dai dogmi e le dottrine. Credo che i bambini – ha concluso Mena Pujia – debbano imparare che tutti i Credo sono parte della stessa grande Verità. Tutte le Scritture sono sacre. Tutti i luoghi di preghiera sono santi. Tutte le religioni cercano l’Assoluto, chiamandolo con nomi diversi. Ed ogni uomo sia in cammino su questa terra, ognuno con il colore della sua intima spiritualità”.

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