E’ tempo di saldi, Confcommercio: «In lieve calo la spesa media procapite»

COSENZA – Come ogni anno nei primi giorni di luglio prendono il via i saldi estivi. Già partiti in Sicilia (1 luglio) e Basilicata (2 luglio), nella nostra Regione il via ufficiale è fissato per sabato 7 luglio (leggi qui) e proseguiranno per i successivi 60 giorni. Con l’avvicinarsi della partenza dei saldi l’Ufficio studi Confcommercio Nazionale ha diffuso i dati sulle intenzioni di spesa degli italiani. Le stime mostrano un lieve calo rispetto allo scorso hanno sul valore complessivo degli acquisti in saldo. In particolare emerge che ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 227 euro (erano 230 nel 2017), per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.

ELABORAZIONE STUDIO CONFCOMMERCIO

In lieve calo anche la spesa media pro capite che si attesta intorno ai 98 euro (erano 99 lo scorso anno). Gli sconti tra il 30% e il 40% si confermano le scelte di partenza da parte degli imprenditori con incrementi fino al 70% nel corso delle vendite promozionali.

«I saldi sono sempre un momento importante per l’economia del paese e della nostra regione. Ha dichiarato Klaus Algieri presidente di Confcommercio Calabria. Spingono migliaia di famiglie e di persone ad invadere le vie dello shopping a caccia dell’occasione migliore. Ed è per questo che vogliamo supportare i negozi di vicinato proponendo loro, attraverso corsi di formazione ad hoc, nuovi approcci alla vendita e nuove forme di comunicazione e promozione dei prodotti che li contraddistinguono, consentendogli di offrire ai loro clienti un servizio di qualità sempre più alta».

«Dopo una stagione non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento e calzature, c’è attesa per questi saldi estivi che rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda multibrand. I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere un punto di riferimento per i consumatori nonostante le promozioni anticipate praticate da alcune catene e negozi monomarca. Ma per far fronte a ciò i commercianti si stanno attrezzando incrementando la qualità del servizio offerto e facendo leva su quel rapporto di fiducia consumatore/negoziante che caratterizza i negozi di vicinato».  A dichiararlo è Maria Cocciolo, Direttore della neocostituita Confcommercio Calabria, a commento dei dati sui saldi estivi 2018.

Confcommercio ricorda alcune semplici regole per un corretto acquisto degli articoli in saldo

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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