Festa dell’Unità Nazionale, il Comune celebra la giornata alla presenza di tanti giovani

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COSENZA – I primi dodici articoli della Costituzione Italiana risuonano  nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città. A dargli  voce sono bambini e ragazzi delle scuole di Cosenza (gli istituti comprensivi Don Milani-De Matera, Negroni, Spirito Santo-via Roma, Zumbini; il Convitto Nazionale, il Liceo L. Della Valle, L’Istituto Industriale Monaco) che, nonostante i giorni di disimpegno scolastico, hanno accolto l’invito del Comune. Con loro – e per loro – l’Amministrazione comunale ha voluto celebrare questo 17 marzo, da qualche anno istituzionalizzato come  Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Il Sindaco Mario Occhiuto, nel suo saluto ai presenti, tra i quali anche rappresentanti delle forze dell’ordine, si sofferma sui concetti di appartenenza, di legame e identità ricordando il prezzo che Cosenza ha pagato al Risorgimento con il sacrificio dei Fratelli Bandiera, fucilati nel Vallone di Rovito per difendere gli ideali di libertà. «Dobbiamo essere legati alla nostra storia» – dice il Sindaco ai ragazzi, invitandoli tra l’altro a visitare la sezione che il Museo dei Bretti dedica al Risorgimento e che custodisce anche un antico tricolore. Altrettanto sentito è il messaggio della vicesindaco Jole Santelli, che ancor prima Occhiuto ringrazia riconoscendole la particolare sensibilità e attenzione nei confronti di queste occasioni che rafforzano lo spirito civico di ognuno. La parlamentare, rivolgendosi ai giovani, racchiude nell’affermazione “Noi chi siamo”, tutto l’orgoglio di essere italiani. «Ricordate che la Costituzione – dice loro l’on. Santelli – è il patto tra noi e l’Italia, ciò che il nostro Paese deve garantirci in quanto cittadini». «All’interno della nostra Costituzione, definita una delle più belle del mondo – è il messaggio dell’assessore alla scuola, Matilde Spadafora Lanzino – trovano un senso gli altri elementi di questa giornata, l’unità, l’inno, la bandiera. E i primi dodici articoli, affidati ai ragazzi, sono i pilastri su cui si regge la nostra identità,  rappresentando anche la volontà e la responsabiltà di essere liberi, uguali, solidali”. Sa bene l’assessore Lanzino di come queste parole siano pesanti per ragazzi così giovani “ma – dice loro – devono tradursi normalmente in azioni della nostra quotidianità. E quando il pensiero va a chi è morto per la libertà sappiate che lì c’è lo spirito della Costituzione».

 

 

 

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