Guccione polemico: «Autostrada ancora incompleta»

COSENZA – «Come tre anni fa organizzerò nella stessa data, il 2 gennaio, un tour verità per documentare lo stato delle cose e smascherare le bugie sul completamento dell’A3». Lo annuncia il consigliere regionale della Calabria Carlo Guccione alla vigilia della cerimonia di inaugurazione della infrastruttura viaria programmata con la partecipazione del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, del ministro Delrio e del presidente di Anas, Armani. «Cambiano i presidenti del Consiglio e quelli dell’Anas. Ognuno si è cimentato in annunci roboanti sul completamento dell’Autostrada Salerno-Reggio, nascondendo la verità all’Europa, all’Italia e, soprattutto, ai cittadini calabresi: mancano ancora 58 km di A3 da progettare e finanziare e non c’é traccia dei 3 miliardi di euro necessari per completare definitivamente questa importante arteria stradale – dice l’esponente del Pd – Durante la discussione per l’approvazione del Piano trasporti – aggiunge – sono stati approvati nel consiglio regionale i miei emendamenti finalizzati a individuare un percorso chiaro e certo per l’ammodernamento dei 58 km che mancano ancora all’appello. È paradossale che, dopo aver speso oltre 10 miliardi di euro per i lavori sull’A3, resti la carreggiata degli anni settanta.

Non sono più tollerabili passerelle di amministratori delegati dell’Anas, di ministri del Governo che a intervalli regolari vengono qui ad annunciare la fine dei lavori sull’A3. La Calabria e il Mezzogiorno sono stanchi di annunci e promesse non rispettate. L’intero consiglio regionale della Calabria – ha sottolineato Carlo Guccione –  ha approvato all’unanimità nel febbraio del 2016 un ordine del giorno in cui impegnava il governatore e la Giunta ad organizzare un incontro urgente con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, alla presenza dei sindaci dei Comuni nel cui territorio passano i tracciati di A3 non ammodernati.
Un incontro che avrebbe dovuto ricercare e trovare soluzioni per il completamento definitivo e integrale della più grande e strategica infrastruttura viaria che collega il Sud con il Nord del Paese. Abbiamo bisogno di un Sud che si faccia rispettare da chi governa l’Italia. Nel lontano 1962 l’allora presidente del Consiglio Amintore Fanfani posò la prima pietra dell’A3. Da allora ancora oggi ci troviamo nelle condizioni di poter dire che l’opera non è stata completata. Sono trascorsi 64 anni. E siamo costretti ancora a batterci per la Salerno-Reggio Calabria. Il giorno dell’inaugurazione fu scoperta una lapide: “Dopo 21 secoli la via che Roma aprì ad unire le genti del Mezzogiorno, si riapre oggi sulle antiche orme da Salerno a Reggio Calabria per continuare e completare fra il Settentrione e il Meridione d’Italia la grande via del traffico e del lavoro”. Possiamo affermare senza paura di essere smentiti – conclude Guccione – che la grande via del traffico e del lavoro è ancora oggi soltanto un sogno. Hanno impiegato meno tempo a costruire le Piramidi in Egitto che a completare la Salerno-Reggio Calabria. Il primo cantiere fu aperto oltre mezzo secolo fa».

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