Il cestaio, un mestiere che rivive, da Cerisano al raduno nazionale di “Salicevivo”

CERISANO (CS) – Gli anni passano, spesso troppo in fretta, a volte in maniera così veloce che hanno – per certi aspetti- inesorabilmente stravolto molte passioni che un tempo erano talento, capacità, arte manuale. Fra queste quella del canestraio – termine prettamente tecnico- meglio noto come cestaio o panieraio, un mestiere che affonda le sue radici negli anni passati, un’arte appunto, oggi in via di estinzione se non fosse per alcune associazioni dislocate sul territorio nazionale che riuniscono una volta l’anno tutti i cestai d’Italia e d’Europa. E anche la Calabria – la provincia di Cosenza per la precisione – ha il suo maestro cestaio che è stato scelto – ancora una volta- per prendere parte al raduno nazionale ospitato ad Urbino nelle scorse settimane. E’ un ragazzo di Cerisano, Andrea Perrotta, che ha partecipato anche quest’anno alla terza edizione di “Mani che Intrecciano”, promossa dall’associazione marchigiana“Salicevivo”.  Andrea, giovane cerisanese è appassionato di “cose antiche”, una vocazione, la sua, volta al recupero di varie tecniche e forme di cesti tipiche della tradizione calabrese.

perrotta

Per l’occasione il cestaio calabrese ha realizzato ad Urbino un cesto in paglia a spirale, considerata, ad oggi, la più antica tecnica di intreccio-  in via di estinzione-  «sia perché – spiega Perrotta- si sono perse le maestranze e sia perché la qualità del grano, oggi molto bassa, non consente di adoperare al meglio la paglia». Un lavoro certosino quello del maestro cestaio di Cerisano che ha preceduto la sua partecipazione all’incontro di Urbino, un meticoloso trattamento che partendo dal recupero delle varie qualità di grano antico ha finito per coltivarlo e renderlo adeguato alla lavorazione. Quella di Urbino ha rappresentato per la nostra regione una vetrina importante, «la cesteria – spiega ancora Perrotta- è un mestiere che in Italia, rispetto al resto del mondo, sta scomparendo. Gli incontri promossi da “Salicevivo” rappresentano un momento di confronto culturale tra i vari partecipanti, mossi tutti da un  unico desiderio, quello cioè di recuperare un antico mestiere, tra i più belli e significativi». E la Calabria, tra storia e tradizioni, è la regione che offre la più ampia varietà di tecniche e lavorazione della paglia.

 

Raffaella Aquino

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