Pedagogia dell’Antimafia

Il Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia dell’Unical alla manifestazione reggina #primaglisfruttati

RENDE (CS) – Il Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia dell’Università della Calabria parteciperà alla manifestazione reggina #primaglisfruttati, in programma nella mattinata di sabato 23 giugno. Ne dà comunicazione il responsabile delle attività didattiche, Giancarlo Costabile, docente di Storia dell’educazione alla democrazia e alla legalità presso l’ateneo di Arcavacata. «Aderiamo a questa manifestazione promossa da realtà sindacali di base (Usb) e del sociale (Sos Rosarno, Osservatorio sul Disagio abitativo, Centri sociali), afferma Giancarlo Costabile, perché ne condividiamo le istanze e le finalità. La mercificazione del lavoro e il suo sfruttamento sono la base ideologica da cui le mafie traggono linfa vitale. La condizione dei migranti della Piana di Gioia Tauro e di tantissimi territori meridionali è sotto gli occhi di tutti: caporalato, miseria e negazione dei più elementari diritti sociali sono il triste volto di uno stare al mondo che non può continuare a vederci come spettatori passivi di questa tragedia collettiva. Il compito della pedagogia e il ruolo dell’Università, continua Costabile, non possono circoscriversi ad una didattica di potere funzionale allo status quo, ma piuttosto devono essere improntati alla costruzione di una didattica sociale che si faccia prassi del cambiamento popolare. Saremo a Reggio, conclude Giancarlo Costabile, per Soumaila Sacko e per tutti quei poveri e migranti che vivono all’ombra della storia. L’aritmetica delle povertà non ha mai interessato più di tanto il sistema universitario, che si nutre, spesso e volentieri, di compromessi e pratiche servili di potere. Ma accanto a questa pedagogia complice delle mafie e della violenza, c’è spazio anche per un’altra pedagogia che si affermi come tensione etica  e didattica del cambiamento nella costruzione di una società solidale e inclusiva».

 

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