Il presidente Oliverio ha inaugurato il pronto soccorso dell’ospedale di Soveria Mannelli

SOVERIA MANNELLI (CZ) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, ha inaugurato questa mattina i locali del nuovo pronto soccorso nel Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli. «Qui –ha detto Oliverio- c’è un esempio concreto di come bisogna operare in direzione della costruzione di un sistema sanitario capace di garantire la tutela della salute dei cittadini. Per un lungo periodo di tempo abbiamo assistito al depauperamento progressivo dei nostri servizi sanitari; abbiamo visto i nostri concittadini partire, affrontare sacrifici e drammatici viaggi della speranza e ricorrere fuori dalla nostra regione per essere curati. Ora è giunto il momento di invertire questo trend negativo. Per farlo bisogna ripartire dai territori, dotandoli dei primi, necessari presidi di tutela della salute. Comuni come Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore, Acri e Serra San Bruno –ha proseguito il Presidente della Giunta regionale- sono realtà di montagna nelle quali ci sono presidi ospedalieri che sono irrinunciabili ed indispensabili per le popolazioni di questi territori. Sappiamo bene che molte strutture sanitarie andavano chiuse, ma sappiamo anche che molte altre strutture come questa sono state ingiustamente depotenziate. Occorre tagliare dove c’è da tagliare e qualificare e potenziare dove c’è da qualificare e potenziare, collegando in rete i servizi presenti sul territorio con gli ospedali “Spoke” ed “Hub”. A qualche chilometro da qui c’è l’ospedale di Lamezia Terme, che ha subito anch’esso processi di depauperamento. Anche quell’ospedale deve essere rilanciato e potenziato. La rete deve essere impostata secondo una visione di scala che tenga presente e valorizzi le eventuali eccellenze che sono sul territorio. A tal proposito colgo l’occasione per informarvi che abbiamo destinato a questo ospedale, nella gestione dei fondi ex articolo 20, un milione di euro per il potenziamento del Centro Protesi, una realtà importante presente in questo territorio che per un lungo periodo di tempo è stato un punto di riferimento per tutta la Calabria. Mi auguro che la stagione del depauperamento e dei commissari, che in modo burocratico hanno affrontato i problemi della sanità nella nostra regione per sei lunghi anni, si chiuda una volta per tutte. I calabresi hanno gli stessi diritti dei cittadini lombardi, veneti o piemontesi ad avere prestazioni sanitarie che rispondano a standard di efficienza e qualità. Il diritto alla salute è un diritto di tutti e ad esso noi non vogliamo assolutamente rinunciare. Su questa strada andremo avanti con determinazione, perché siamo sicuri di difendere gli interessi della nostra comunità e di dare voce alla nostra gente. Continueremo a farlo con grande serietà e responsabilità, ben sapendo che i problemi spesso sono complessi e non è facile risolverli dalla sera alla mattina».

 

 

 

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