“Le mani, la terra, le idee”, un progetto tra natura e inclusione

RENDE (CS) – Un piccolo paradiso alle porte di Rende. Un’oasi immersa nel verde per far conoscere e apprezzare le bellezze della natura. Si è tenuto questa mattina il convegno per la presentazione dei risultati del progetto “Le mani, la terra, le idee”. Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il fondo per il volontariato, il progetto ideato da Antonio Cardamone, presidente dell’associazione O.N.L.U.S Arcalabria, è stato selezionato tra gli oltre mille progetti presentati classificandosi tra le prime 70 proposte. «Siamo giunti alla fine di questo percorso iniziato 10 mesi fa», ha spiegato Antonio Cardamone. Realizzato grazie al partneriato della città di Mendicino, dell’Istituto Comprensivo di Mendicino e dell’Unione Italiana Ciechi di Cosenza, il progetto, che ha visto la Croce Rossa Italia come parte attiva, è stato un vero e proprio percorso di inserimento lavorativo e sociale. Dieci mesi, 2400 ore di lavoro, più di 100 incontri sono i numeri che Antonio Cardamone ha svelato ai presenti, «obiettivi raggiunti e risultati al di là delle aspettative . Con impegno e dedizione, i ragazzi hanno acquisito le tecniche di coltivazione dell’orto e allevamento di animali».

LA CONOSCENZA DELLA NATURA

Entusiasmante l’esperienza degli alunni dell’istituto Comprensivo di Mendicino che sono stati avviati alla conoscenza del mondo dell’agricoltura attraverso la coltivazione dell’orto e la raccolta dei prodotti.

LA GRATITUDINE DEL SINDACO DI MENDICINO

«Ricordo il giorno in cui abbiamo illustrato il progetto al personale scolastico creduto nel progetto sin dall’inizio. Gli alunni delle scuole hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi al mondo della natura coltivando la terra. Mi piacerebbe realizzare una realtà come questa a Mendicino, anche se purtroppo non abbiamo terreni comunali incolti. La sfida è trovare un cittadino che metta a disposizione di un’associazione il proprio terreno», dichiara il sindaco di Mendicino Antonio Palermo.

UN ESEMPIO DI FATTIVITÀ

«Un esempio di fattività. Quello che avete visto è stato realizzato su un terreno comunale abbandonato. 27mila euro sono i fonei stanziati per l’acquisto di materiale» , ricorda il direttore amministrativo del progetto Davide Franceschiello. «Un progetto iniziato anni fa con la nascita di Sensopolis ,un parco multisensoriale sviluppato su 5 ettari di terreno, un centro di aggregazione per normodotati e persone con difficoltà fisiche e sensoriali», ricorda Pino Bilotti, presidente dell’U.I.C. Dalla sinergia tra Arcalabria e U.I.C di Cosenza è stata realizzata una fattoria didattica per far sperimentare ai visitatori le attività tipiche della vita contadina. Immersa tra gli alberi, un’area food che ospita anche container adibiti a museo e laboratorio per la lavorazione del latte.

INCLUSIONE

Nato con l’obiettivo di formare nel settore agricolo i disoccupati mendicinesi(che hanno poi abbandonato il progetto), il progetto si è trasformato in un vero e proprio progetto inclusivo per i migranti ospiti della Croce Rossa (Croce Rossa rappresentata da Antonio Schettini, presidente della Croce Rossa Italia di Cosenza) che hanno dimostrato il desiderio di lavorare e di inserirsi in società.
Con la consegna delle targhe ai partner del progetto, e degli attestati ai ragazzi, si chiude quello che è stato un esempio di integrazione e di lotta alla marginalità. Altri progetti bollono in pentola: se i risultati sono questi, non c’è che essere fiduciosi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rita Pellicori

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