Legnochimica, ordinanza del sindaco Manna: «Tenete chiuse le finestre»

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha emesso un’ordinanza con cui ha vietato ai cittadini di aprire le finestre delle loro abitazioni per evitare di venire a contatto con il fumo provocato dall’incendio che da alcuni giorni si è sprigionato nello stabilimento dismesso della Legnochimica. Le fiamme, in particolare, interessano una delle vasche in cui venivano raccolti i residui di lavorazione della fabbrica. Il sindaco Manna, con l’ordinanza emessa a tutela della salute dei cittadini, ha disposto che non vengano aperte le finestre, né consumati cibi esposti all’aria nel raggio di un chilometro di distanza dall’ex Legnochimica, area mai bonificata dopo la chiusura della fabbrica. Per lunedì sono attesi i risultati dei rilievi effettuati dall’Arpacal, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Calabria. Nell’area in cui è in corso l’incendio c’è stato un sopralluogo dello stesso sindaco Manna, del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e del Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, che hanno fatto il punto della situazione concordando i provvedimenti urgenti da adottare. L’area in cui sorge lo stabilimento dell’ex Legnochimica non è stata mai bonificata malgrado i pericoli che possono derivarne per la salute pubblica.

Ecco il testo integrale dell’ordinanza:

IL SINDACO
VISTO l’incendio divampato nell’area circostante le vasche della ex Legnochimica, sita nel Comune di Rende;
VISTO che in data odierna si sono sviluppati fumi in esito al predetto evento e che, conseguentemente, il Comando dei Vigili Urbani ha richiesto l’intervento dell’ARPACAL per la valutazione della qualità dell’aria,al fine di tutelare la salute pubblica;
DATO ATTO che in data odierna, si è tenuta una riunione alla presenza di S.E. il Prefetto di Cosenza, del Procuratore della Repubblica di Cosenza e del Sostituto Procuratore, a cui hanno partecipato il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, rappresentanti della Protezione Civile, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e la Dott.ssa Claudia Tuoto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL);
VISTI gli esiti della predetta riunione operativa ed in attesa dei risultati delle analisi che l’ARPACAL sta conducendo;
ATTESA pertanto l’urgenza e l’indifferibilità dell’adozione di un provvedimento contingibile finalizzato all’adozione di tutte le misure idonee a salvaguardare la salute pubblica in conseguenza dell’evento verificatosi;
VISTA la legge 23/12/1978 n. 833 “Istituzione del servizio sanitario nazionale …” che assegna ai comuni le competenze in materia di igiene e sanità pubblica e di Polizia Veterinaria;
VISTO l’articolo 50 comma 5 e del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267;
ORDINA
a scopo precauzionale, con decorrenza immediata, e fino a eventuale revoca o modifica del presente atto, per come concordato con la Dirigente dell’ARPACAL e nelle more di più dettagliate indicazioni che potranno pervenire da parte degli organi tecnici competenti (ARPACAL e Vigili del Fuoco) sulla base dell’esito degli accertamenti in corso, nelle aree interessate dai fumi prodotti dall’incendio:
– il divieto di esposizione diretta ai fumi;
– il divieto di esposizione di alimenti ed indumenti ai fumi;
– il divieto di raccolta e consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati ed esposti ai fumi;
– il divieto di pascolo degli animali nelle aree esposte ai fumi;
– il divieto di utilizzo di foraggi e cereali per alimentazione animale provenienti dall’area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta da combustione.
I prodotti ortofrutticoli derivanti dalla coltivazione nei terreni posti al di fuori della predetta area, ma in zone immediatamente prospicienti, dovranno essere sottoposti prima della consumazione ad accurato lavaggio in acqua corrente e potabile.

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