Riscontri positivi per ”La terra dei veleni”, ad Amantea storie di cancro e sostanze velenose

AMANTEA (CS) – Ha avuto un buon riscontro il convegno “La terra dei veleni”, che si è tenuto nei giorni scorsi ad Amante e che rientra nelle attività sul territorio inerenti il “Progetto Sviluppo Tirreno Cosentino”, voluto da Robert Aloisio referente e socio fondatore de “la Calabria che vuoi”, progetto nato con lo scopo di valorizzare il territorio e affrontarne le varie problematiche: sanità, sociale, territorio, ecc..

Robert Aloisio ha aperto la serata introducendo la testimonianza di Antonella Politano, la cui storia riguarda la sua famiglia sterminata dal cancro, causato da quelle velenose sostanze nocive che, per anni, abitando vicino ad una centralina telefonica, hanno respirato.

L’ing. Roberto Longo ha descritto il capitolo sull’inquinamento ambientale in Calabria riportato nella petizione presentata lo scorso 25 giugno 2015 all’Unione Europea dal movimento Unione Mediterranea. Il quadro emerso è agghiacciante: interi pezzi di territorio calabrese sono stati utilizzati da imprese nazionali ed estere come discarica di rifiuti tossici e radioattivi con la complicità di ‘ndrangheta e Stato. La petizione sarà esaminata entro l’anno dalla Commissione Petizioni della UE

Sono stati affrontati argomenti molto toccanti e drammatici nei confronti di una terra che da tempo è stata considerata da tutti la terra del sole, del mare e del buon cibo.

Il dottore Francesco Garritano ha parlato della pericolosità dei metalli pesanti e dei danni che possono arrecare alla salute. Inoltre del ciclo idrologico che ci permette di capire quanto pericolosa possa essere una qualsiasi sostanza nociva scaricata nei mari, vaporizzata nell’aria o assorbita dal terreno e che poi ritroviamo nell cibo.

Garritano ha inoltre consigliato di adottare un’alimentazione antiossidante ricca di frutta e di verdura. Ha parlato di un importante dispositivo medico ovvero della zeolite, un minerale di origine vulcanica chiamato anche lo spazzino dell’organismo che non viene assorbita dall’apparato gastro-intestinale, ma che viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato durante il suo percorso.

L’invito da parte dei relatori è stato quello di continuare a parlare di questo argomento, di sensibilizzare la gente e puntare tutto sulla prevenzione per poter salvaguardare la nostra salute e la nostra integrità, cercando di passare dalle parole ai fatti.

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