Rossano, x° edizione di Ricicl’Art

riciclartROSSANO (CS) -Il settore dei rifiuti, riserva delle opportunità straordinarie per uno sviluppo “pulito” e per la crescita occupazionale. Una tematica di  attualità quella affrontata nel corso del terzo momento di riflessione “Ambiente e Mass Media – Quanto fa presa l’ecoterrorismo”, tenutosi  nell’ambito del decennale dell’associazione Ricicl’Art. Ai lavori, moderati dal giornalista Matteo Lauria, sono intervenuti: Walter Pulignano ; Leonardo Filippucci ; Francesco Spingola ; Paolo Guzzanti ; Giuseppe Graziano. «Il tema di oggi – ha affermato Walter Pulignano – s’inquadra in una battaglia di civiltà, di garantismo, di stato di diritto. Sui rifiuti è calata una coltre di pregiudizio che a volte trova conferma in attività d’indagine della magistratura, altre volte rimane tale. Quindi solo ed esclusivamente un “pregiudizio”. E le conseguenze rischiano di essere irreversibili. “Si crea – ha proseguito il presidente di Ricicl’Art – un clima di avversione che paralizza le attività e ognuno tende a guardarsi le spalle. La politica teme il giudizio dell’opinione pubblica, la burocrazia tentenna e gli imprenditori sono spesso costretti a rinunciare ad idee e progetti sulla base di prese di posizioni false e tendenziose. Gli scenari devono cambiare. Soprattutto in questa fase in cui l’economia è ferma. Altro momento non meno importante – ha concluso – è la pessima abitudine di ricorrere a forme di “ecoterrorismo” utilizzando la tematica dei “rifiuti” al fine di costruirsi una carriera politica. I casi sono tanti, anche da queste nostre parti, e poco importa se si mette in discussione il prestigio di un’azienda, la dignità delle persone, la tutela dei posti di lavoro». «La prevenzione – ha scritto l’on. Patriciello – è la moneta buona che scaccia quella cattiva: è necessario creare lavoro, filoni di sviluppo economico e produttivo nei territori più a rischio, sostenere le centinaia e centinaia di cooperative e di imprese, che anche nel sud stanno cercando di invertire la rotta, puntando su qualità ambientale e legalità. E nel prevenire le ecomafie, oltre all’impegno dei territori e dei singoli cittadini, è importante una presenza costante dello Stato che deve essere credibile e dare risposte sempre più ferme, perché quando lo Stato è assente la criminalità organizzata avanza con facilità invadendo i territori, l’ambiente e le comunità locali. È importante pertanto contribuire anche mediante questi eventi a un vero e proprio cambio di paradigma economico: l’economia ecocriminale si combatte promuovendo un’economia civile, fondata sul pieno rispetto della legalità, sui principi della sostenibilità ambientale e della solidarietà, capace di creare lavoro, soprattutto per le giovani generazioni, e crescita pulita; contribuire alla custodia dei patrimoni del nostro Paese, a cominciare dalle sue ricchezze naturali e paesaggistiche, e alla valorizzazione dei suoi straordinari talenti».

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