“Tutto quello che sto per dirvi è falso”, informazione a teatro contro la contraffazione

COSENZA – Racket, usura, corruzione sono solo alcune delle temibili piaghe sociali che minacciano quotidianamente il nostro tessuto economico e danneggiano gravemente il lavoro delle tante imprese sane ed oneste.
Di questo problema se ne è parlato al Teatro Rendano di Cosenza, durante lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, l’iniziativa di Confcommercio finalizzata alla sensibilizzazione e all’informazione su tutti i fenomeni illegali che alterano il mercato e la concorrenza. A dare avvio alla manifestazione il Presidente di Confcommercio, Klaus Algieri, insieme ad Anna Lapini, componente di Giunta di Confcommercio Nazionale incaricata alla Legalità e Sicurezza.

Numerose le autorità intervenute: il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il Capitano dei carabinieri, Jacopo Passaquieti, il Tenente della Guardia di Finanza, Dario Foraci, il Comandante della polizia municipale di Cosenza, Giampiero Scaramuzzo, il Presidente del Consiglio comunale, Pierluigi Caputo. Presenti anche i rappresentanti del mondo delle imprese, dei consumatori e numerosi studenti degli istituti superiori della provincia.  

Nel suo saluto di benvenuto, Algieri ha da subito rivolto ai giovani un accorato invito alla riflessione: «Sappiamo bene quanto fenomeni come l’abusivismo e la contraffazione, negli ultimi anni, abbiano segnato negativamente i nostri settori e quanto, complice la forte crisi economica, se ne siano addirittura acuiti gli effetti. È davvero difficile per un imprenditore fronteggiare quotidianamente la concorrenza sleale di operatori che agiscono all’ombra dell’illegalità e spesso lucrano sull’inconsapevolezza degli stessi consumatori.»

«Il tema del contrasto ad ogni forma di criminalità – ha dichiarato la presidente Anna Lapini – è una delle priorità di Confcommercio, poiché l’illegalità, in tutte le sue declinazioni, ha un effetto diretto e negativo sulla competitività delle imprese. Per aumentare la consapevolezza di quali possano essere le conseguenze dell’acquisto di merci contraffatte, abbiamo quindi deciso di puntare su una comunicazione più immediata, quella del linguaggio teatrale. Lo spettacolo è stato portato da noi in Calabria a giugno a Trame, il Festival dei libri contro le mafie. Al Teatro Rendano si replica, ma con un’attenzione particolare ai ragazzi, gli studenti delle scuole superiori della provincia che avranno modo di confrontarsi con i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, rivolgendo direttamente a loro le domande che scaturiranno dalla visione dello spettacolo.»

Interessanti i dati emersi nel corso della manifestazione secondo cui la contraffazione sottrae oltre 100 mila posti di lavoro regolari all’anno con circa 50 clan coinvolti nel business del falso e delle frodi alimentari. Il fenomeno è tanto più allarmante se si pensa ai gravi danni arrecati ai prodotti del made in Italy: il nostro è infatti il Paese con il maggior numero di prodotti dop e igp che ammontano a 284.

Lo spettacolo teatrale, scritto da Andrea Guolo e interpretato da Tiziana Di Masi, rientra nel “Progetto nazionale di educazione all’acquisto legale e responsabile”, e rappresenta un esempio di teatro civile che affronta il tema della contraffazione in tutte le sue sfaccettature. L’iniziativa, organizzata in più tappe sull’intero territorio nazionale, è stata patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Comunità Europea. La tappa cosentina ha avuto il patrocinio della Camera di Commercio di Cosenza e del Comune di Cosenza riscuotendo un notevole successo tra i numerosi spettatori. Erano infatti più di 850 i presenti, con una vasta rappresentanza del mondo delle istituzioni, delle imprese e della scuola. Alla fine dello spettacolo è stato dato largo spazio agli studenti per un confronto istruttivo-costruttivo con le forze dell’ordine e le istituzioni, con la proposizione di domande, riflessioni e considerazioni sul tema.

 

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