Unical, navetta a pagamento, IDM Giovani, «Ennesimo scempio»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Per gli studenti dell’Unical il nuovo anno è iniziato con l’ennesima brutta notizia e con ulteriori disagi: a partire dal 7 gennaio 2019 le corse dalle navette interne al Campus che servono per raggiungere le aule saranno a pagamento.

«Questa – si legge in una nota a firma di Luigi Camillo Lupo, Segretario Regionale IdM Giovani è una misura ripugnante che penalizza fortemente gli studenti e che carica ancor di più il peso della formazione sui ragazzi e sulle proprie famiglie gravandoli di oneri economici esorbitanti, rendendo l’università inaccessibile per i più indigenti, causando così, sconforto, malcontento, desertificazione, sradicamento delle radici e impoverimento delle comunità territoriali. La questione è molto triste perché certifica, ancora una volta, la mancanza di volontà nel favorire lo sviluppo formativo e culturale dei giovani e di conseguenza del territorio».

«Ogni anno – prosegue-  in questo periodo, sui principali social network vengono pubblicate foto che ritraggono ondate di ragazzi che si imbarcano su autobus, treni o aerei per far ritorno nelle città più “virtuose” in cui si lavora o studia, la domanda sorge spontanea: “È con queste misure che si incentivano i ragazzi a rimanere in Calabria? È così che si garantisce il diritto allo studio?” I cittadini calabresi hanno il diritto e meritano di poter vivere, studiare e lavorare nella propria Terra con dignità e senza incappare in disservizi o disagi di qualsiasi genere. La Calabria per troppo tempo è stata vessata da una politica ottusa e distante dalle reali esigenze del territorio e del popolo, è arrivato il tempo di dare voce a quest’ultimo e soddisfare le sue richieste. Agevolazione allo studio e formazione, garantire sbocchi occupazionali e defiscalizzazione del costo del lavoro per i giovani sono solo alcune delle misure da attivare immediatamente per far sì che questo territorio possa rinascere. La Calabria ha bisogno dei giovani e da loro si deve ripartire».

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