Unical, Roberto Poli e la visione sulla Persona

RENDE (CS) – La Filosofia della Scienza è il suo pane quotidiano. Il docente dell’Università di Trento Roberto Poli, intervistato in esclusiva per ottoetrenta.it, ha raccontato il suo percorso di studi e le ricerche condotte in ambito filosofico. Il professore ha partecipato al Convegno Internazionale sulla Persona che ha luogo presso l’Università della Calabria e che si concluderà domani mattina.

In cosa consiste il suo lavoro e quale obiettivo si pone quotidianamente?

Il tema fondamentale della mia ricerca è la riattivazione del senso del futuro. È decisivo comprendere quale strategia adottare nel quotidiano e come porsi nei suoi confronti. Una persona che non faccia progetti per il domani viene a mancare sulle componenti fondamentali per il suo futuro. Mi occupo in maniera specifica di strategie a lungo termine.

La Persona come elemento chiave della Conferenza Internazionale svolta in questi quattro giorni all’Unical. Dal suo punto vista come si fa a lavorare in un progetto ad ampio raggio per ciò che concerne l’aspetto della vita futura?

La situazione attuale è dettata da un profondo principio di incertezza. C’è la necessità di capire cosa stia realmente accadendo. Tante informazioni che arrivano da fonti disparate le quali sono spesso e volentieri contraddittorie. Nelle Persone e negli individui in genere vige una forma di quasi spaesamento. Proiettarsi verso il futuro rivolgendosi ai trend di lungo corso. Nelle Scuole Medie e Superiori facciamo dei laboratori con ragazzi di varie età. Abituare i ragazzi a pensare al loro futuro abbassa il livello di ansia e disorientamento e li aiuta a prendere posizione. Ciò è decisivo anche per costruire un ipotetico piano alternativo.

Il processo di formazione della Persona, in un contesto come quello attuale, pone in essere diversi spunti di riflessione. Partire con il piede giusto può essere un punto di partenza fondamentale anche se non decisivo?

Uno dei passaggi iniziali del pensare al futuro è il “mental reframing” cioè cambiare i modelli mentali dei decisori. Il modo in cui i decisori prendono le loro scelte è molto vincolato da diversi fattori tra cui le tradizioni e le esperienze. I problemi del domani, in ogni caso, saranno completamente diversi rispetto a quelli del passato. È importante far capire che i problemi in arrivo siano diversi da quelli a cui ci si è abituati. Servono strumenti e metodi diversi per poterli affrontare.

L’informazione odierna, dedita al clickbaiting, ovvero il guadagno dei siti online tramite il semplice clic sull’articolo/post sui social/riviste e tanto altro, cozza con il processo del futuro e con le nuove generazioni. Le donne e gli uomini del futuro che rapporto potranno avere avendo questi esempi nel percorso di vita?

È fondamentale far capire ai giovani che la loro vita sui social network viene vista anche da altri e non solo dai loro “peers” (che tradotto significa coetanei). Oggigiorno chiunque vede la vita social delle persone. I social network di fatto sono il nuovo curriculum della vita di ognuno di noi. L’età in questo senso è decisiva poiché determina, e in alcuni casi pregiudica, il futuro del singolo individuo. È decisivo rendere consapevoli i giovani che l’informazione resta in Rete, non sparisce e può essere rintracciata. Ciò è conseguenza di un utilizzo consapevole dello strumento con il quale si ha a che fare.

Le generazioni future come si pongono nei confronti di una notizia, scientifica o di altro tipo che sia, e se c’è bisogno di una formazione che parta da quando si è piccoli. Un percorso difficile ma allo stesso tempo percorribile.

Ciò che possiamo fare è provare ad inculcare un processo di selezione e di capacità di comprensione in merito al valore qualitativo di una notizia rispetto ad un’altra meno rilevante. Non c’è comunque una ricetta magica, sarebbe troppo facile. Imparare ad approfondire sarebbe un passo in avanti degno di nota.

Essendo docente di Filosofia della Scienza come inserisce il contesto informativo con la materia da lei trattata nel percorso di studi della sua vita?

La Filosofia della Scienza è fondamentalmente una riflessione critica sulla Scienza. Essa ci aiuta ad acquisire gli strumenti della nostra epoca in modo tale da riuscire a sfruttare le tecnologie. Pensiamo un attimo ai messaggi, quelli che si indicano con la sigla SMS. Il loro utilizzo è stato determinato da chi effettivamente ne ha fatto uso. I messaggi progettati dalla Nokia sono profondamente diversi rispetto a quelli utilizzati quest’oggi. Nelle mani dei ragazzi tutto questo cambia. Non è solo il lavoro degli ingegneri ad essere decisivo. L’uso sociale delle persone è una componente decisiva per il futuro di ognuno.

Alessandro Artuso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *