Unindustria, Mazzuca: «Sulle interdittive antimafia serve una riflessione»

REGGIO CALABRIA – «Abbiamo ritenuto doveroso ed opportuno testimoniare il nostro sostegno alla territoriale reggina che, in particolare sotto la guida del collega Cuzzocrea, ha saputo implementare un coraggioso e proficuo percorso di crescita e consolidamento del proprio ruolo di rappresentanza sul territorio, improntando senza infingimenti la propria azione ai temi della legalità e del rigoroso rispetto della legge». E’ quanto afferma il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca che ha presieduto l’incontro a cui hanno preso parte tutti i presidenti delle sedi territoriali di Unindustria, Daniele Rossi (Catanzaro), Michele Lucente (Crotone), Rocco Colacchio (Vibo Valentia) e Filippo Arecchi (vicepresidente Reggio Calabria). «Per i dirigenti di Unindustria Calabria – riporta un comunicato dell’organizzazione – la vicenda personale che ha riguardato l’imprenditore Cuzzocrea, impone una nuova e più approfondita riflessione su un tema che sta diventando di stringente attualità, quello delle interdittive antimafia. Come Associazione degli Industriali – prosegue Mazzuca – non intendiamo in alcun modo mettere in discussione la validità di questo strumento in chiave di prevenzione e contrasto verso i molteplici tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto produttivo e nei conseguenti rapporti con la pubblica amministrazione, nella stessa misura, riteniamo indispensabile che si avvii con assoluta urgenza un momento di confronto su possibili correttivi che, alla luce delle esperienze fin qui maturate, si rendono necessari per evitare di attenuare l’efficacia della stessa. In questa ottica, un primo aspetto che ci sentiamo di porre in evidenza riguarda il carattere della misura che, a nostro avviso, non può che rivestire natura giurisdizionale. Tenuto conto della valenza nazionale dello strumento, del contesto normativo nel quale trova naturale collocazione e di quanto ad esso connesso, nei prossimi giorni investiremo della questione il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia perché possa intraprendere una tempestiva iniziativa di confronto con il Ministro dell’Interno ai fini di affrontare con efficacia e visione globale le questioni aperte. Come Unindustria Calabria intendiamo, inoltre – sostiene ancora Mazzuca – rilanciare la necessita’ di rafforzare e rendere più efficienti i sistemi di verifica propedeutici alle “white list” e le procedure per il rilascio delle certificazioni antimafia. Qualunque sistema economico vive e prospera se c’è certezza del diritto, è quello che chiediamo come imprenditori: poter operare in un mercato sano, regolato dalle norme e privo di qualsiasi condizionamento».

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