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Ferisce compagna con coltello, arrestato

REGGIO CALABRIA – Un giovaneindiano di 26 anni, di nazionalità indiana,dopo un litigio per motivi sentimenti, ha aggredito la compagna, connazionale di 22 anni, colpendola con un coltello. Gli agenti delle volanti della questura di Reggio Calabria sono intervenuti ed hanno arrestato il giovane. L’arresto è stato convalidato ed è stata disposta all’ uomo la misura del divieto  di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua compagna a Reggio Calabria.

BEACH SOCCER / Lamezia sfiora impresa con Milano, domani c’è il Livorno

Prova d’orgoglio del Lamezia Beach Soccer che nella penultima giornata del girone A sfiora l’impresa contro i campioni d’Italia in carica di Milano. Per poco, dunque, sulla sabbia del Betclic Beach Stadium “Matteo Valenti” di Viareggio, Davide non è riuscito a sconfiggere Golia. Stavolta una battuta d’arresto onorevole, insomma, anche se alla fine ugualmente molto amara visto che sancisce la matematica retrocessione in B, con un turno d’anticipo, della compagine lametina unitamente a Livorno. Biancoverdi ed amaranto sono ancora fermi a zero e quindi, ad una giornata dal termine, non possono più sperare di agganciare la terzultima posizione distante ben 8 punti.

Rispetto al match con Viareggio, mister Saladino può contare su due elementi in più: i difensori Notaris e Cerminara.

Milano, che ha l’obbligo di vincere per non perdere il treno che porta alle finali scudetto in programma a Catania per i primi di agosto, parte col piede pigiato sull’acceleratore ed impiega appena due giri di lancette per sbloccare la parità iniziale con il brasiliano Leo, lesto a ribattere in rete una corta respinta di Lanzo. Sempre il numero undici rossonero è protagonista al 5′ con un missile terra-aria che scheggia la traversa della porta calabrese. Al 10′ i rossoneri raddoppiano  capitalizzando al massimo la punizione dal limite di Zambelli. Prima del riposo Lamezia prova a reagire con un calcio da fermo, di destro a giro, di Notaris che si alza e poi si abbassa repentinamente sbattendo sulla faccia interna del montante della porta milanese.

La seconda frazione si apre con il Lamezia determinato a riaprire i giochi. E per i lombardi si fa subito dura, soprattutto nel cercare di arginare uno scatenato Mascaro che in appena 4’ capovolge addirittura il risultato. Il difensore-goleador dapprima accorcia le distanze con un guizzo di rapina a centro area, quindi pareggia con una giocata straordinaria che fa spellare le mani al pubblico viareggino (stop al volo e staffilata sotto il set più lontano), ed infine aziona il sorpasso trasformando un calcio piazzato complice pure un falso rimbalzo del pallone sulla sabbia. La formazione allenata da Panizza, pur accusando il colpo, prova a scuotersi ma D’Augello è bravo nel doppio intervento su Maiorano. Nulla può, tuttavia, al 10’ sulla conclusione ravvicinata dello stesso beacher rossonero, imbeccato da un assist dalla destra di Eudin.

Nella terza ed ultima frazione, Milano si riversa dalle parti di Lanzo ma i calabresi oppongono una strenua resistenza provando, al contempo, a colpire in contropiede. E ci vanno vicini col solito Mascaro che non inquadra di poco lo specchio. Gol sbagliato-gol subito, recita la nota legge non scritta del pallone, ed infatti dopo neanche un minuto i lombardi siglano quella che sarà la rete decisiva. Azione da manuale di Leo che attraversa tutto il fronte d’attacco, si allarga sulla destra e mette al centro un pallone invitante per Maiorano al quale basta spingere in rete la sfera. Lamezia non si arrende e lotta fino all’ultimo secondo. Le speranze di riagguantare i campioni d’Italia in carica e portarli al tempo supplementare, svaniscono sul bolide al volo scagliato dalla distanza da Notaris e che esce di un soffio facendo la barba al palo. Nota di merito anche per i soliti quattro coraggiosi sostenitori di Muraca e compagni, presenti in tribuna con tanto di striscione “Lamezia Terme presente”.

Domani, domenica 20 luglio, alle 17:15 ultima fatica stagionale per i lametini che affronteranno l’altro fanalino di coda Livorno. Vincere per conquistare la prima vittoria in campionato e lasciare proprio ai labronici la maglia nera solitaria del girone.

MILANO-LAMEZIA BS 4-3 (2-0, 1-3, 1-0)

MILANO: Ceriani, Campolongo, Grassi, Maiorano, Eudin, Leo, Mancuso, Casiraghi, Souza, Zambelli, Mantegazza, Chiodi. Allenatore: Panizza
LAMEZIA TERME BEACH SOCCER: D’Augello, Morelli, Grandinetti, Notaris, Mascaro, Muraca, Coscarelli, Lanzo, Cerminara, Chirumbolo, Perciamontani, Gallo. Allenatore: Saladino
ARBITRI: Gordenons di Pordenone e Taverna di Gorizia
RETI: 2′ pt Leo (M), 10′ pt Zambelli (M); 2′ st Mascaro (L), 3′ st Mascaro (L), 5’st Mascaro (L), 10′ st Maiorano (M); 7′ tt Maiorano (M)
NOTE: Ammoniti: Morelli (L)

 CLASSIFICA PROVVISORIA GIRONE A (CON DUE GIORNATE ANCORA DA DISPUTARE): Viareggio 15; Anxur Trenza 12; Barletta 12; Sambenedettese 11; Milano 11; Barletta 9; Pisa 8; Lamezia e Livorno 0

 

 

IL PROGRAMMA GARE DELLA TAPPA DI VIAREGGIO

VENERDI’ 18 LUGLIO 2014                                              
Milano-Happy Car Sambenedettese 4-0
Barletta-Livorno 3-2
Viareggio-Lamezia Terme 11-4
Anxur Trenza-Pisa 7-3

SABATO 19 LUGLIO 2014
Happy Car Sambenedettese-Anxur Trenza 4-3
Barletta-Pisa 4-2
Milano-Lamezia Terme 4-3
Viareggio-Livorno  6-0

DOMENICA 20 LUGLIO 2014
Ore 14.45 Pisa-Milano
Ore 16.00 Barletta-Anxur Trenza
Ore 17.15 Lamezia Terme-Livorno
Ore 18.30 Viareggio-Happy Car Sambenedettese

 

Insediamento Mons. Oliva a Locri, il saluto del sindaco Calabrese

LOCRI (RC) – Diffondiamo di seguito il discorso del Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in occasione della Veglia per l’insediamento di Mons. Oliva a Locri:

“Eccellenza Reverendissima, Monsignor Francesco Oliva, caro don Franco come affettuosamente gradisce essere chiamato,
l’Amministrazione Comunale, tutta la Città di Locri e l’intera Locride con i Sindaci qui presenti, che mi hanno oggi conferito il nobile mandato di rappresentarLi, Le danno il benvenuto e con grande affetto e calore umano La accolgono quale nuovo pastore della Diocesi.
E’ stata una estenuante e lunga attesa, che ha accomunato tutti i fedeli desiderosi di ritrovare una guida forte e salda al vertice della Chiesa locale, dopo l’improvviso ed inaspettato trasferimento di Monsignor Fiorini Morosini al quale rivolgo un caloroso saluto ed abbraccio da
parte di tutti noi; saluto che rivolgo anche a don Cornelio Femia, che, in attesa della nomina, ha ricoperto il ruolo di Amministratore Diocesano, ringraziandolo per come ha operato e opera per la nostra comunità.
Il nostro amato territorio ritrova, quindi, con il suo pastore, una nuova e qualificata guida spirituale; ed il popolo della Locride è oggi soddisfatto anche perché la scelta è ricaduta su una persona di elevato spessore morale e culturale.
La soddisfazione del nostro popolo è dettata da diversi motivi: innanzitutto dal fatto che il Suo modo di pensare e vivere la Chiesa è molto vicino proprio all’idea di Papa Francesco, in particolar modo sui temi di una maggiore sobrietà (per non dire povertà) da parte della Chiesa
stessa, della sussidiarietà, della vera riscoperta delle origini, del rapporto diretto con la gente.

In secondo luogo perché Lei è un calabrese, un calabrese che conosce molto bene la nostra terra ed il nostro popolo.
Per questi motivi, contrariamente alle frettolose previsioni di qualche autorevole rappresentante della stampa, esternate l’altra sera nel corso di una importante e prestigiosa manifestazione culturale, sono fermamente ed intimamente convinto che riuscirà ad operare bene
e che sarà molto apprezzato dai cittadini di Locri e della Locride.Eccellenza Reverendissima, l’Amministrazione Comunale, che da circa un anno mi onoro di presiedere, rinnova, in modo sincero, la propria disponibilità nell’intraprendere fin da subito un percorso comune di collaborazione e di sviluppo, di sinergie protese verso i nostri giovani, i nostri anziani, i nostri malati, verso tutte le persone bisognose che oggi purtroppo rappresentano una percentuale elevata della popolazione2
Sono sicuro che da oggi avremo un nuovo e forte alleato. Sono certo che affronterà questo nuovo, importante ed impegnativo compito con dedizione e passione, dando aiuto e sostegno umano e spirituale alla nostra Terra per poter superare tutte le difficoltà presenti.
Purtroppo non posso nasconderLe che le difficoltà presenti sono tante, che la situazione di questo territorio è critica, forse per certi versi compromessa.
Il testamento “politico” redatto dal suo predecessore ed inviato al Signor Presidente della Repubblica rappresenta, purtroppo, uno spaccato fin troppo reale della drammatica situazione in cui versa il territorio.
Voglio ricordare un tratto significativo di quel documento importante. Con grande tristezza Monsignor Morosini scrive:
Lascio la Locride in una situazione peggiore di come l’ho trovata sia dal punto di vista economico che sociale. La crisi economica, che ha piegato l’Italia, ha distrutto completamente ogni velleità di rinascita economica della Locride. In questi anni abbiamo perso scuole, presidi sanitari, treni, uffici postali e di altra natura, ospedali. Agli abitanti dei piccoli centri, emarginati già per l’impraticabilità delle strade, non resta che chiudere casa e bottega e aumentare la povertà dei centri costieri, ove ormai neanche le Caritas parrocchiali e diocesana riescono più a tenere dietro alle richieste di cibi, medicine, viaggi e di altri aiuti sociali…
Purtroppo, caro don Franco, tutto ciò rappresenta la drammatica realtà del nostro territorio, un territorio difficile, sicuramente ben presidiato dalle Forze dell’Ordine, che saluto e ringrazio per la presenza e per il grande impegno finalizzato alla tutela dei nostri cittadini, ma un territorio con diverse difficoltà, un territorio stuprato negli anni dalla politica e dai potenti, un territorio alle volte abbandonato da tutte le forze positive che dovrebbero insistere proprio sullo stesso, per migliorarlo, per aiutarlo, con una forma di quella cristiana sussidiarietà alla quale anche Papa Francesco spesso si rivolge.
Sappiamo bene che quello della Locride è un territorio molto spesso “guidato” da logiche e da giochi di ‘ndrangheta, ma siamo consapevoli che la maggior parte delle persone che lo popolano sono persone oneste, laboriose, positive. Ma queste stesse persone vivono la quotidianità, che, però, molto spesso è complicata, tra mille difficoltà, quali quelle economiche, strutturali, ambientali. È proprio in questo che il ruolo delle Istituzioni, nonché della Chiesa, deve essere sempre presente ed avere un ruolo determinante a difesa del più debole, in aiuto di tutti;una sorta di “stella cometa” che conduca verso la luce.
Un territorio che si sta spegnendo, che ha perso speranza e fiducia, tagliato fuori a causa della mancanza di vie di comunicazione idonee ed adeguate; ci stanno togliendo anche i beni primari su cui deve basarsi una società civile, come quello della Salute.
Sono diversi mesi che i Sindaci della Locride, con e, contro tutti e contro tutto, stanno combattendo una battaglia per evitare lo smantellamento dell’Ospedale della Locride, uno degli ultimi baluardi rimasti ancora presenti sul territorio; territorio che negli ultimi anni è stato spogliato di tanti importanti servizi.

Siamo certi che l’avremo al nostro fianco e che combatterà con noi e con il popolo libero della locride questa annosa battaglia ed insieme raggiungeremo il rispetto dei diritti.
Questa è la Locride, Eccellenza. Ma noi siamo qui, e siamo qui oggi!! E siamo qui oggi ancora più forti e gratificati per il Suo
arrivo e per il Suo certo sostegno al riscatto di questo territorio.Ma oggi, in ogni caso, è una giornata di festa, e non è giusto continuare a parlare delle negatività, perché è indubbio che ce ne siano, ma le conosciamo già tutti quanti.
Voglio parlare di speranza, di bellezza, di energia positiva, tutte caratteristiche che si sono risvegliate nei cuori di noi tutti, anche grazie alla Sua nomina, arrivata dopo lungo e, probabilmente, travagliato percorso.
Noi tutti, insieme a Lei, vogliamo ricominciare a sperare in un futuro e in un qualcosa di nuovo e di bello. Locri, la Città sede della curia vescovile, che io cerco di governare nel migliore dei modi da circa un anno, si sta svegliando da un lungo e lento torpore. Sta ricominciando a vivere, si sta allontanando dalle logiche basate sull’illegalità, sta rifiorendo, come al tempo della Magna Grecia, come al tempo della sua fondazione, come sul finire degli anni ’60, quando era fiore all’occhiello ed importante riferimento economico e culturale per tutto il terrritorio.

Noi vogliamo ritornare ad essere come allora. E vogliamo sviluppo per tutta la Locride e per i suoi cittadini.
Bisogna andare incontro alle necessità dei giovani, molti, moltissimi disoccupati o inoccupati; qui sarà importante lavorare bene con la Pastorale giovanile, come con le tante realtà cristiane e associazioni cattoliche.
Bisogna aiutare le famiglie ad arrivare alla fine mese, con opere di sussistenza.
Bisogna contribuire allo sviluppo e alla rinascita di questo territorio.
Dal mio punto di vista, il vero successo sta nel ricominciare a parlare con i cittadini, con i parrocchiani; essere presenti sul territorio, a stretto contatto con i problemi reali e quotidiani; istituendo iniziative di sinergie tra le Istituzioni presenti sul territorio.
Per questo, sarà mia intenzione proporre all’Associazione dei Sindaci della Locride l’istituzione del “tavolo permanente -Sosteniamo la Locride”, una sorta di laboratorio sulle problematiche sociali ed economiche del territorio, auspicandone sin da subito una Sua partecipazione con un ruolo di primo piano. Il tavolo permanente aperto alle Associazioni di categoria, ai Sindacati, al mondo del “Terzo settore”, alle Agenzie educative ed Associazioni di volontariato, dovrà avere il compito di un confronto sulle reali e drammatiche condizioni del territorio, individuando e proponendo le probabili soluzioni da prospettare nelle sedi competenti.

Solo attraverso un impegno sincero e sinergico avremo qualche speranza di regalare ai nostri figli
un futuro diverso.
Noi saremo sempre disponibili al colloquio e al confronto, cercando di essere sempre pronti ad accogliere le richieste che perverranno. Ecco, solo così si possono combattere e diminuire tutte le problematiche che attanagliano questo territorio.
Inutile dirLe quanto la nostra comunità è lieta di aver in Lei, Monsignor Oliva, il nuovo pastore spirituale. La stessa comunità ha bisogno di ripartire e di aver una persona di sicuro e certo riferimento. E siamo convinti che il Santo Padre, che sta risvegliando in tutti noi l’orgoglio di essere cattolici, anche in questo caso, con la Sua nomina a nostro pastore e nostra saggia guida, ha fatto una grande scelta.
Benvenuto nella Locride e grazie già da ora per la missione pastorale che andrà a compiere nei prossimi anni per la Diocesi di Locri – Gerace, speranzosi di poter costruire insieme a Lei un progetto cristiano per la Nostra comunità.
Rispettando il Suo annunciato desiderio di non ricevere doni e regali siamo qui oggi ad accoglierLa e ad offrirLe il nostro affetto e la nostra amicizia e per auguraLe buon lavoro speranzosi di una sua lunga permanenza nella Locride”.

Giovanni Calabrese

A Reggio il primo Gay Pride della Calabria

REGGIO CALABRIA – Per la prima volta in Calabria si è svolto il Gay Pride a sostegno dei diritti dei gay.

Il corteo a Reggio Calabria e le altre iniziative culturali svoltesi nei giorni scorsi sono state organizzate dai comitati Arcigay di tutta la Calabria.
“Noi ci siamo, ora i diritti” è lo slogan scelto dagli organizzatori che campeggiava in testa al corteo. All’iniziativa di oggi, che si è concentrata soprattutto nei pressi della Villa comunale,   hanno partecipato, secondo gli organizzatori, circa cinquemila persone secondo l’Ansa, tremila secondo l’Agi.

Nel corteo che si e’ concluso senza incidenti nel clima gioioso con cui era cominciato, a sventolare  anche una grande bandiera con i colori dell’arcobaleno.

 “Ringrazio tutti questi giovani – ha detto un gay di mezza eta’ all’Agi – perche’ da oggi in poi i gay in Calabria non dovranno mai piu’ nascondere la faccia”.

Isola, terminati lavori su illuminazione e percorsi per disabili

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Con l’arrivo dell’estate sono tanti i lavori che quotidianamente l’amministrazione comunale sta svolgendo su tutto il vasto territorio costiero del comune di Isola Capo Rizzuto: interventi urgenti, pulizie straordinarie, sistemazione di scale ed accessi al mare. Tra questi l’amministrazione comunale ha comunicato di aver terminato i lavori per la pedana di accesso ai disabili nella località di Le Cannella, un lavoro meticoloso e non facile che si è riusciti a portare a terminare per l’avvio della stagione estiva. Questo per consentire, a chi impossibilitato, di accedere al mare con più facilità e godersi serenamente l’estate sulle nostre coste, che siano locali o turisti. Inoltre, sempre su Le Cannella sono quasi terminati i lavori su tutte le staccionate del lungo mare e di tutte le scalinate che portano in spiaggia.  Ancora una volta l’amministrazione Bruno si conferma vigile sul territorio, un territorio costiero molto vasto e sicuramente non facile da controllare tutto, però grazie all’impegno di assessori e consiglieri, che lavorano in perfetta sintonia, si stanno ottenendo importanti risultati su tutta la costa.

Lavori completati l riguardanti l’illuminazione anche in  Via A. Moravia nella frazione di Le Castella.  Una via sempre più trafficata e popolata per la presenza della banca e di molte abitazioni, per tanto si è ritenuto utile illuminare questa stradina, tra le poche al buio di Le Castella, per consentire a chi ci abita una maggiore tranquillità.  Ha seguito il progetto passo dopo passo il consigliere di maggioranza Carmine Timpa coadiuvato dallo stesso sindaco Gianluca Bruno, ciò a conferma di quanto quest’amministrazione sia attiva in pieno sul territorio a contatto con la gente per cercare di risolvere i problemi più urgenti.

Pedicini e Ferrara (M5S): “Pericolosa la distruzione delle armi chimiche siriane nel Mediterraneo. I cittadini del Sud non sono delle cavie”

L’ appello degli eurodeputati del Movimento 5 Stelle Pedicini e Ferrara in concomitanza con la manifestazione di protesta italo-greca che si svolge oggi e domani sull’isola di Creta:

“La distruzione di circa 800 tonnellate di armi chimiche siriane che verrà fatta, nei prossimi giorni, nelle acque del Mediterraneo con il metodo dell’idrolisi rischia di colpire e danneggiare le coste e il mare dell’Italia meridionale e della Grecia con gravi e imprevedibili ripercussioni sulle popolazioni di quelle aree. Considerato che il metodo dell’idrolisi non è mai stato sperimentato prima in mare, e che non c’è nessuna garanzia che tutto proceda con sicurezza, i cittadini delle regioni che si affacciano nel Mediterraneo, già martoriati da numerose emergenze ambientali, verranno usati come cavie e abbandonati a se stessi nell’ambito di un’operazione militare internazionale che non ha visto le comunità locali coinvolte ed informate sulle conseguenze”.

L’allarme lo lanciano gli europarlamentari del M5S Piernicola Pedicini e Laura Ferrara in riferimento alla manifestazione di protesta organizzata oggi e domani da varie associazioni ambientaliste itallo-greche a Souda sull’isola di Creta nei pressi della base militare Nato Natoica.

La grave vicenda è stata già posta all’attenzione del Parlamento Europeo dal M5S, durante la sessione plenaria del 15 luglio scorso. Con un intervento in aula, l’eurodeputato Pedicini ha evidenziato che sono a rischio la salute dei cittadini, l’ecosistema marino, la pesca,  il turismo e una serie di attività produttive che interessano l’intero Mediterraneo e le regioni circostanti, in più ha chiesto di sapere quali siano le procedure e i piani di evacuazione in caso di emergenza ambientale. Non vorrei – ha aggiunto – che diventi un modello continuare a utilizzare le aree più povere dell’Italia e dell’Europa del Sud per smaltire e trafficare rifiuti nocivi leciti e illeciti senza considerare i disastri ambientali che potrebbero essere prodotti”.

“Ora, – hanno evidenziato i portavoce europei del M5S Piernicola Pedicini e Laura Ferrara – grazie alla mobilitazione dei cittadini di Creta, bisogna fare in modo che la questione abbia un’attenzione internazionale e spinga l’Onu, che sta gestendo le operazioni in accordo con Stati Uniti, Russia e Unione Europea, a rivedere il piano di distruzione delle bombe chimiche siriane nel mar Mediterraneo”.

“Solitamente – spiega Pedicini, che è un ricercatore fisico-medico – le sostanze chimiche vengono distrutte tramite combustione in impianti specifici dotati di opportune infrastrutture. Questi impianti esistono da tempo e svolgono questo tipo di operazioni negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Russia, Cina ed altri Paesi. In questo caso, però, trattandosi di un problema politico-militare, nessuno si è voluto assumere la responsabilità di effettuare la distruzione delle bombe chimiche siriane, così si è ricorso al metodo di idrolisi in mare aperto, nonostante, per ammissione indiretta degli americani, questo metodo potrebbe essere rischioso: infatti, il mar Mediterraneo sarebbe stato scelto proprio perché è chiuso. Negli oceani la dissoluzione delle sostanze sarebbe stata agevolata dalla più grande quantità d’acqua, ma, in un mare aperto, la possibilità di onde marine di grande altezza e quindi di incidenti è sostanzialmente maggiore. Il luogo scelto per questa operazione di idrolisi è nel triangolo del Mediterraneo che si estende a sud del mar Jonio tra Malta e isole greche”.

“Ci auguriamo – concludono Piernicola Pedicini e Laura Ferrara – che la messa in atto dell’ idrolisi  in mare non rappresenti un precedente per avallare future operazioni di tale pericolosa portata, instaurando un allarmante modus operandi”.

19 luglio 2014

Piernicola Pedicini e Laura Ferrara

Europarlamentari Portavoce

del Movimento 5 Stelle

Assessore Trematerra presenterà nuovi bandi destinati alle aziende agricole e forestali

CATANZARO – L’’ assessore all’agricoltura Michele Trematerra, assieme al Dirigente generale del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti e dell’Autorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro Zanfino, lunedì 21 luglio alle 10.30, terrà una conferenza stampa nella sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale, a Reggio Calabria, per presentare i bandi destinati alle aziende agricole e forestali, alle amministrazioni comunali ed agli enti pubblici dei territori della locride, ricadenti nel comprensorio delimitato dal Gal Locride.

Il Dipartimento Agricoltura, infatti, per salvaguardare e favorire lo sviluppo economico dell’area, dopo aver dovuto revocare la convenzione con il Gal Locride per il PSL, a causa di procedure amministrative non corrette condotte dal medesimo Gal e di basilari inadempienze a prescrizioni dettate dai regolamenti comunitari, ha redatto un bando multimisura di imminente pubblicazione.

“Attraverso tale bando – afferma Trematerra – della portata economica di oltre 4,5 milioni di euro, sarà consentito ad aziende ed enti pubblici della locride, di poter realizzare o portare a compimento progetti importanti di sviluppo rurale. Solo così – continua L’assessore- possono essere preservate tali ingenti risorse economiche destinate a questa importante area della nostra regione, e messe al sicuro dal rischio di disimpegno derivante da scorrette condotte amministrative, palesemente non attribuibili alla Regione Calabria. Alle sterili e talvolta calunniose polemiche sollevate negli ultimi mesi riguardo a tale questione, probabilmente paravento di chissà quali interessi, il Dipartimento Agricoltura risponde con una concreta azione amministrativa, tesa a sbloccare la pesante situazione di stallo venutasi a creare nell’intera area sottesa dal Gal Locride, per consentire al territorio l’intero utilizzo delle risorse ad esso destinate. Quest’ultimo – conclude l’esponente della Giunta – è il vero ed unico obiettivo della Regione Calabria”.

Comitati ambientalisti e i precari Lsu-Lpu in presidio a Palazzo Campanella

CATANZARO – Lunedì 21 luglio i comitati ambientalisti e i precari Lsu-Lpu presidieranno insieme Palazzo Campanella

Un Consiglio regionale decaduto, a seguito delle famose dimissioni del Presidente Scopelliti successive alla condanna in primo grado per il caso Fallara, continua in maniera spudorata ed arrogante le sue attività, riunendosi e legiferando come se nulla fosse. Certo la giustificazione è data dalla necessità di dover assolvere agli atti indifferibili e urgenti, pena ulteriori danni per i calabresi: ma chi è che stabilisce quali siano gli atti veramente indifferibili e urgenti?

Non ci sembra questo, ad esempio, il caso della legge di riordino del settore rifiuti la cui mancata approvazione,nonostante le minacce apocalittiche dell’assessore Pugliano, a nostro modo di vedere creerebbe più danni ai privati che non vedono l’ora di rientrare a pieno titolo nella gestione del servizio, che ai calabresi che continuano a subire quotidianamente i danni di anni e anni di mala gestione. Una legge piena di belle parole e di grandi proclami, ma che si deve “armonizzare” con delle linee guida che guardano solo ai grandi impianti e a mantenere l’inceneritore di Gioia Tauro, piuttosto che ad un’inversione di rotta radicale che punti alla massimizzazione della raccolta differenziata.

All’incapacità, o mancata volontà, di proporre scelte strutturali, si continua avanzando soluzioni tampone, giustificate dalla necessità di togliere i rifiuti dalle nostre strade, soluzioni che però rappresentano comunque dei gravi costi per le casse ormai vuote del Dipartimento Ambiente. Così ecco la novità degli ultimi giorni:la richiesta di bloccare tutti i pagamenti da parte della Regione nei confronti dei Comuni morosi, che sono la quasi totalità.

Quello che questa eventuale scelta potrà causare ai Comuni calabresi è facilmente immaginare, ma ancor di più è legittimo prevedere cosa succederà per i cittadini e i lavoratori di quei Comuni, venendo a mancare i flussi di denaro dalla Regione.

Ed è una preoccupazione che contribuisce ad allarmare sempre più chi, come i lavoratori Lsu-Lpu , riceve le proprie spettanze con sempre più ritardo, grazie alla concertazione con quelle organizzazioni sindacali che hanno istituzionalizzato la precarietà nel nostro paese.
Lontani da quella contrapposizione ambientalisti-lavoratori, che tanto è stata utile a chi ha voluto devastare i nostri territori in cambio di qualche spicciolo, i comitati che si stanno opponendo alle scelte scellerate della Regione in materia di rifiuti, i lavoratori Lsu-Lpu, i lavoratori in mobilità, lunedì 21 luglio, in occasione dell’annunciata seduta del Consiglio regionale, presidieranno Palazzo Campanella per chiedere che non venga discussa la legge di riordino, che venga ritirato il provvedimento per la compensazione debiti-crediti, che venga garantita la copertura dei fondi per gli stipendi dei lavoratori Lsu-Lpu e, soprattutto, il rispetto degli impegni assunti sulla stabilizzazione.

Facciamo appello ai Sindaci dei Comuni calabresi e ai calabresi stessi a stare al nostro fianco per quella che non è una battaglia di parte, ma che segnerà il futuro della nostra regione.

L’Assessore Caligiuri in visita ai tesori nascosti della Calabria

CATANZARO – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, partendo da Palmi, dove in questi giorni sta svolgendo la sua attività istituzionale, si e’ recato nei comuni della Piana di Gioia Tauro in modo da mettere in evidenza alcuni tesori nascosti della Calabria per farli conoscere e valorizzare. Caligiuri – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è’ stato accompagnato dal Direttore dei Beni Culturali Ecclesiastici della Calabria Paolo Martino, dal Presidente della Pro-Loco di Seminara Santo Gioffre’ e dagli esperti d’arte Giuseppe Mantella e Sante Guido che da anni stanno recuperando e promuovendo i beni culturali italiani. Caligiuri a Seminara ha visitato la Chiesa di San Marco, che verrà presto inaugurata poichè i lavori di restauro si sono da poco completati. La Chiesa, il cui impianto originario risale al Cinquecento, e’ uno scrigno di opere d’arte: dalle sculture della Madonna degli angeli di Antonello Gagini (considerata uno dei suoi capolavori assoluti) al dossale dell’Epifania di Giovanbattista Mazzolo, che riprende in scultura la pala oggi custodita al Museo di Capodimonte realizzata da Cesare da Sesto, allievo di Leonardo da Vinci. Inoltre, si può ammirare un bassorilievo di Giovanangelo Montorsoli, discepolo di Michelangelo. Dopo di che si e’ recato a Terranova Sappo Minulio per ammirare il famoso Crocefisso nero del Cinquecento. Nel 2013 sono trascorsi i quattrocentottanta anni dal celeberrimo miracolo del Crocifisso nero che, trasportato in pellegrinaggio dalla Madonna del Soccorso di Palmi, sanguino’ copiosamente, come all’epoca venne documentato da un notaio. In occasione della ricorrenza, l’anno passato la Madonna del Soccorso di Palmi e’ stata trasportata nella Chiesa del Santissimo crocifisso, che a sua volta e’ ritornato in visita a Palmi dopo quasi cinque secoli. Sempre a Terranova Sappo Minulio, nella Chiesa di Maria Santissima dell’Assunta, si possono ammirare, oltre al   sarcofago di Roberto Sanseverino del 1391, frammenti dell’altare di Correale da Terranova, morto nel 1499, opera di Benedetto da Maiano, maestro di Michelangelo. Tra le opere superstiti spiccano una superba Madonna della neve, che diventa il modello di Antonello Gagini che introduce il Rinascimento nel Mezzogiorno, e la statua di Santa Caterina di Alessandria, che costituisce l’espressione più alta della scultura rinascimentale in Calabria. Della stessa opera, c’e’ anche una bellissima statua di San Sebastiano. Quest’ultimo e’ custodito attualmente presso il Museo Diocesano di Oppido Mamertina, dove rappresenta l’attrazione centrale e dove l’Assessore regionale si e’ recato, guidato da Paolo Martino, che e’ anche il direttore del Museo. Caligiuri ha commentato dicendo che “la Calabria e’ tutta da scoprire e conferma l’esistenza di una grande storia e di una grande cultura da riportare alla luce con impegno, convinzione e continuità”. L’itinerario e’ stato documentato con una serie di servizi televisivi. L’Assessore ha comunicato che martedì 22 luglio alle ore 11 ci sara’ una conferenza stampa a Catanzaro presso la sede della Giunta Regionale di Palazzo “Alemanni” in cui comunicherà le graduatorie del bando sulla valorizzazione dei beni culturali, unitamente alla sua immediata riproposizione per consentire ulteriori possibilità di partecipazione.

Anche Francesca Pascale al Calabria Pride

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di adesione di Francesca Pascale al Calabria Pride:

“Al Coordinamento

Del Calabria Pride

Care amiche e cari amici,

Intendo confermare pubblicamente la mia adesione al Calabria Pride che oggi chiude l’Onda Pride che nel nostro Paese ha reso più urgente il riconoscimento dei diritti civili delle persone gay, lesbiche e trans. Come sapete, ho organizzato a Napoli un incontro aperto con la popolazione LGBT partenopea, nel corso del quale ho ricevuto quale iscritta effettiva le tessere dell’Arcigay e di Gaylib sottoscrivendo i valori dello Statuto.

La mia intenzione, che spero sia stata recepita e gradita, era e resta quella di contribuire a rimettere al centro del dibattito politico e istituzionale la questione del mancato riconoscimento giuridico degli amori fra gay e fra lesbiche, per mettere fine al ritardo dell’Italia nella regolamentazione delle coppie di fatto, rispetto a tutti gli altri paesi a democrazia liberale. In linea con quanto ufficialmente dichiarato nello scorso giugno dal Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, anch’io sono convinta che non si tratti di una battaglia di parte, ma di una richiesta trasversale di buon senso, di giustizia e di affermazione di imprescindibili diritti umani e civili. Anche per questo ho riconosciuto gli errori commessi in passato da molti esponenti del centrodestra, che invece mi auguro si ispirino da qui in avanti ai principi liberali di rispetto assoluto di ogni singolo individuo, contro ogni discriminazione di genere, orientamento sessuale, identità di genere, etnia, fede religiosa. Con in aggiunta la mia profonda simpatia femminile e umana per le difficoltà che ancora la vita riserva a gay, lesbiche e transessuali nel nostro Paese. Ero pronta a ribadire tutto questo di persona oggi a Reggio Calabria ma ragioni strettamente personali mi impediscono di essere con voi come avrei voluto.

Stiamo facendo un passo avanti molto importante. Si sta costituendo in Forza Italia un DIPARTIMENTO LIBERTA’ CIVILI E DIRITTI UMANI, una novità per la politica nazionale che ufficializzerà l’intenzione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia di dare segnali forti e chiari in favore delle nostre concittadine e i nostri concittadini LGBT, le loro famiglie, i loro amici, i loro colleghi, e in generale coloro che credono nel diritto di tutti, nessuno escluso, della ricerca della felicità.

Il responsabile politico del Dipartimento coordinerà il lavoro di esperti per costruire rapidamente un nuovo autorevole punto sia di ascolto che operativo per tutte le associazioni di settore, i gruppi, i singoli che da troppo tempo chiedono senza successo udienza e soddisfazione alle istituzioni pubbliche.

Uno dei primi compiti del DIPARTIMENTO sarà la stesura del Disegno di legge di Forza Italia sulle Unioni Civili. Vi invito a condividere e a sostenere con la vostra collaborazione questo progetto che può diventare realtà nell’interesse di un’intera collettività nazionale, che, sono sicura, si scoprirà commossa e fiera per aver saputo integrare una parte importante dei suoi componenti finora ingiustamente discriminati, nel rispetto delle diverse sensibilità che la società italiana esprime a proposito dei modelli di famiglia.

Augurandovi un gioioso Calabria Pride, Vi auguro buon lavoro”.

Cordialmente

Francesca Pascale