Tutti gli articoli di Emanuele Mongiardo

Catanzaro fuori dalla Coppa Italia: il Trapani vince 1-0

TRAPANI – CATANZARO 1 -0

TRAPANI (4-3-3): Ferrara; Lomolino, Pagliarulo (1’st Scognamillo), Da Silva, Scrugli (22′ Corapi); Costa Ferreira, Toscano, Aloi (13’st Taugourdeau); Fedato, Evacuo (13’st Tulli), Dambros (24’st Mastaj). In panchina: Dini, Ingrassia, Cavalli, Ferretti, Valenti, Franco. All.: V. Italiano.

CATANZARO (3-4-3): Elezaj; Pambianchi (24’st Maita), Riggio, Nicoletti; Posocco (35’st Lame), Eklu (35’st Nikolopoulos), Iuliano, De Risio; Ciccone, Giannone, Favalli. In panchina: Furlan; Maita, D’Ursi, Mittica. All.: G. Auteri.

ARBITRO: Zingarelli di Siena

NOTE: Ammoniti Riggio (C), De Risio (C), Taugourdeau (T)

MARCATORI: 3′ pt Costa Ferreira

 

TRAPANI – Termina a Trapani il cammino del Catanzaro in Coppa Italia. Decide una punizione nei primi minuti di Costa Ferreira. I giallorossi ora potranno concentrare tutte le forze sul campionato.

L’episodio decisivo ha luogo già al 3′, quando un fallo su Dambros offre ai siciliani una punizione quasi dal limite dell’area. Costa Ferreira calcia sul palo del portiere; il pallone batte sul palo e si insacca. Da lì ha inizio un primo tempo in cui il Catanzaro ha il predominio territoriale e il Trapani prova a ripartire. Nonostante il possesso palla i giallorossi, infoltiti di seconde linee, non riescono ad incidere. In più, gli uomini di Auteri non riescono neanche a pressare in maniera efficace gli avversari, che per questo, nelle occasioni in cui hanno il pallone, provano a stanare i giallorossi col possesso palla. Sulla destra Posocco è preoccupato da Fedato e resta basso, senza accompagnare la pressione dei compagni in costante inferiorità numerica. Così il Trapani si avvicina al raddoppio: prima con un gol annullato ad Evacuo per un controllo di mano, poi sempre con l’attaccante campano che di poco non riesce a girare in porta un cross di Dambros. Per il Catanzaro da segnalare un rasoterra mancino dalla distanza di Giannone, di poco fuori.

Nel secondo tempo il copione non cambia. Dambros al 47′ calcia a lato dopo aver sorpreso la distratta retroguardia calabrese. Poi Giannone ci prova ancora da fuori, ma calcia tra le mani di Ferrara. Il Catanzaro non riesce a penetrare perchè il Trapani mantiene le distanze serrate. Eklu è poco preciso, così spesso sono i padroni di casa a rendersi pericolosi in contropiede. Sull’asse Corapi-Fedato nasce un’occasione per l’ex Bari che di piatto colpisce la traversa; l’assistente però ferma tutto per fuorigioco. Così, senza troppa ispirazione offensiva, la palla del pari capita sulla testa di Nikolopoulos. Il greco sugli sviluppi di un corner però manda sul palo. Non basta la buona volontà di Giannone, il più ispirato dei suoi. Il Catanzaro esce dalla Coppa Italia.

La Reggina esonera Cevoli

REGGIO CALABRIA – Non è bastata la reazione d’orgoglio nel secondo tempo. Roberto Cevoli non è più l’allenatore della Reggina. La squadra è in zona playoff ma forse la dirigenza non era soddisfatta dell’impronta tattica data agli amaranto. Continua dunque la rottamazione col nuovo presidente Luca Gallo, che vuole affidare la rosa potenziata dal mercato di gennaio a un altro allenatore. Nel comunicato della società, si legge, vengono sollevati dall’incarico anche il secondo di Cevoli, Cancelli e il preparatore atletico Torelli.

Reggina-Catanzaro da pazzi: vincono i giallorossi per 3-4

REGGINA-CATANZARO 3-4

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Pogliano, Solini (Doumbia 1′ st); Kirwan, De Falco (43′ pt Salandria), Zibert, Procopio; Bellomo (35′ st Sandomenico), Strambelli (35′ st Tassi); Baclet (29′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Gasparetto, Redolfi, Seminara, Franchini, Marino, Martiniello. All.: Cevoli

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Figliomeni, Celiento; Statella, Iuliano, Maita, Favalli; Kanouté (32′ pt Giannone, 17′ st De Risio), Bianchimano (13’pt Fischnaller), D’Ursi (17′ st Casoli). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, De Risio, Eklu, Nikolopoulos, Lame, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza

NOTE: Ammoniti: Furlan (C), Figliomeni (C), Maita (C), Strambelli (R). Recupero: 3′ pt, 4 st

MARCATORI: 2′ pt D’Ursi (C), 5′ pt Bianchimano (C), 34′ pt Celiento (C), 37′ pt D’Ursi (C), 5′ st Bellomo (R), 12′ st Doumbia (R), 43′ st Tassi (R)

 

 

REGGIO CALABRIA – Per il Catanzaro l’auspicio, dopo la vittoria affannosa di domenica scorsa contro la Casertana, era quello di aver appreso dai propri errori e di aver imparato come congelare le partite. Una lezione che la squadra di Auteri forse non ha ancora imparato, visto che, anche contro la Reggina, ha rischiato di dilapidare il vantaggio del primo tempo. Anche stavolta però il Catanzaro esce vincitore, mentre alla Reggina resta il rimpianto di aver trovato solo negli ultimi minuti il terzo gol.

In ogni caso, la differenza tra le due squadre è stata abissale. Il Catanzaro, forte dei suoi principi di gioco, ha da subito imposto il suo dominio. La Reggina si è affidata unicamente alla classe di un giocatore fuori categoria come Nicola Bellomo, alla velocità di Doumbia e a qualche lancio lungo dalla trequarti. Alla fine gli amaranto hanno raccolto molto più di quanto seminato, dato che su due gol su tre aleggia il dubbio del fuorigioco.

Nel primo tempo comunque non c’è stata storia. Il Catanzaro nel giro di cinque minuti si ritrova sullo 0-2. Ancora una volta la Reggina subisce gol da un calcio d’angolo a proprio favore, senza alcuna marcatura preventiva a presidio della propria metà campo. La squadra di Cevoli continua a perseverare in un errore sinceramente improponibile per qualunque squadra professionistica. Così, al 2′ Bianchimano in contropiede rifinisce per D’Ursi che appoggia in rete da dentro l’area. Poi al 5′ Statella dalla destra mette in mezzo dove Bianchimano, dall’alto del suo metro e novantacinque, svetta e mette in porta, col pallone che prima di entrare batte sotto la traversa. Così, dopo un contropiede sprecato da De Falco dal limite, il Catanzaro inizia a giocare un altro sport rispetto agli avversari che, infastiditi dalla superiorità giallorossa, commettono qualche fallo di troppo. Per Auteri potrebbe mettersi male dato che sia Kanouté che Bianchimano sono costretti a uscire per infortuni muscolari, ma i sostituti non li fanno rimpiangere e anzi confezionano altri due gol e almeno altre tre occasioni nitide davanti alla porta. Il 3-0 lo segna Celiento che sorprende di testa la retroguardia amaranto su un calcio d’angolo. Il quarto porta la firma di D’Ursi che, ancora una volta dopo un contropiede sulla destra, riceve nell’area piccola e punisce Confente. Fischnaller e Giannone intanto, soli davanti al portiere, non riescono a chiudere la partita.

Insomma, se il primo tempo fosse finito 0-7, nessuno avrebbe potuto dire niente. Il Catanzaro ha il demerito di sprecare troppo mentre la Reggina, grazie al talento di Nicola Bellomo, raccoglie il massimo risultato col minimo sforzo. L’ex Bari a inizio ripresa prima fulmina Furlan di destro dal limite, poi ispira la corsa di Baclet, in posizione dubbia secondo la retroguardia giallorossa, che mette in mezzo dove Doumbià firma il 4-2. Il Catanzaro, a differenza di quanto fatto con la Casertana, non si chiude e inizia a far girare il pallone nel tentativo di addormentare la gara. Nel mezzo, una buona occasione per Iuliano che, dopo un’incursione di Maita in area riceve all’altezza del dischetto ma calcia altissimo. Il brasiliano è impreciso ma il terreno di gioco  non aiuta. Il manto del granillo sembra brucato dalle pecore, è impossibile dare rimbalzi normali al pallone. Da segnalare l’ingresso di Casoli, che riceve qualche lancio dalla difesa e aiuta il Catanzaro ad alleggerire la pressione degli uomini di Cevoli. I padroni di casa, come detto, provano ad impensierire i giallorossi solo con i palloni alti e i recuperi delle seconde palle. Così nasce la punizione che porta al gol di Tassi all’89’, con Doumbia forse in fuorigioco quando parte il lancio verso di lui. Da fermo Tulissi prende il palo e la palla arriva sui piedi di Tassi che accorcia le distanze. Non basta, al di là di qualche imprecisione di Iuliano che rischia di esporre la difesa a situazioni pericolose. Fischnaller e Casoli tengono bene palla e fanno scorrere il cronometro.

Finisce 3-4 un derby palpitante, chiuso tra gli applausi del Granillo soddisfatto della reazione dei propri beniamini. Erano state settimane turbolente, anche a causa di uscite maldestre da parte di qualche politico. Il Catanzaro è entrato in campo determinato e dimostrare che si, la Reggina avrà anche campioni come Bellomo, Baclet e Strambelli, ma i giallorossi hanno un sistema di gioco e delle conoscenze che alla Reggina mancano totalmente. Difatti i gol degli amaranto sono nati da casualità e dal talento dei singoli. E siccome nel calcio il collettivo è molto più della somma di undici individualità, il Catanzaro oggi ha vinto con pieno merito.

Catanzaro agli ottavi di Coppa Italia: Catania sconfitto 1-2

CATANIA – CATANZARO 1-2

CATANIA (4-3-3): Pulidori; Aya, Lovric, Silvestri, Marchese; Bucolo (26′ st Carriero), Angiulli, Lodi; Sarno (19′ st Barisic), Curiale (19′ st Di Piazza), Brodic (32′ st Manneh). In panchina: Fabiani; Calapai, Bonaccorsi, Escu, Baraye Biagianti Mujkic. All.: Sottil

CATANZARO (3-4-3): Elezaj; Riggio, Signorini, Pambianchi (19′ st Statella); Posocco(19′ st Favalli), Eklu (39′ st Maita), De Risio, Nicoletti; Giannone (32′ st Iuliano), Ciccone, D’Ursi (19′ st Bianchimano). In panchina: Furlan, Mittica; Lame, Nikolopoulos, Fischnaller. All.: Auteri

ARBITRO: Carella di Bari

NOTE: Ammoniti Signorini (CZ), Statella (CZ). Recupero: 1′ pt, 5′ st

MARCATORI: 41′ pt Eklu (CZ), 7′ st Curiale (CT), 29′ st Bianchimano (CZ)

 

CATANIA – Catania è terra di conquista. Dopo il successo in campionato, il Catanzaro sbanca ancora una volta il Massimino e conquista gli ottavi di finale di Coppa Italia. Un successo meritato, coi giallorossi pericolosi nonostante il turnover che strappano il passaggio del turno grazie a un errore di Pulidori che regala un gol a Bianchimano, alla terza marcatura in tre presenze.

Il calendario è fitto e Auteri, ragionevolmente, ruota gli uomini. Per fortuna la rosa sembra essere all’altezza e il Catanzaro non risente dei cambi. In difesa accanto a Signorini e Pambianchi c’è Riggio, squalificato in campionato per due giornate per via di uno schiaffo rifilato a Zito al termine del match con la Casertana. In mezzo riposano Maita e Favalli, quindi Eklu e De Risio si impossessano della mediana, con Posocco e Nicoletti ai loro fianchi. In avanti Giannone e D’Ursi supportano Ciccone.

Inizia meglio il Catania, col neo acquisto Sarno che serve l’inserimento di Bucolo. Il cross del centrocampista trova la testa di Brodic che però non centra la porta. Al 13′ invece la palla del vantaggio capita sui piedi di Curiale dopo che Signorini buca l’intervento su un cross di Brodic. L’ex Lecce però è scoordinato e calcia alto. Il Catanzaro inizia a prendere confidenza col giro palla e tra i più attivi c’è Eklu che ci prova dal limite prima di destro e poi di sinistro, col pallone che supera la traversa, prove generali del gol dell’1-0. Dopo un paio di conclusioni velenose di Marchese e Angiulli infatti il centrocampista scuola Spal centra finalmente la porta: al 41′ raccoglie sul lato destro della trequarti un appoggio di Giannone e alza una palombella di destro che si infila sotto l’incrocio del secondo palo.

Il Catania deve reagire e dopo sette minuti dall’inizio della ripresa agguanta il pari. Marchese mette in mezzo dalla sinistra e Sarno invece di calciare apre col destro verso il secondo palo per Curiale che non sbaglia. Il Catanzaro sembra subire il colpo. A parte un contropiede sprecato da Ciccone su suggerimento di Giannone comunque non ci sono grandi occasioni. Così, sono le sliding doors a decidere la contesa. Perché quando al 59′ Elezaj perde il pallone su intervento Curiale, l’attaccante etneo non riesce a centrare la porta. Mentre Bianchimano quando a un quarto d’ora dal termine ruba palla a Pulidori ben lontano dall’area di rigore resta freddo, mira alla porta e insacca agevolmente di piatto destro. Il Catania è in bambola. Ciccone spreca ancora su incursione del neo entrato Statella. I siciliani protestano però per un presunto calcio di rigore poco prima del 90′. Manneh viene steso da Signorini, in area secondo i giocatori, ma i replay sembrano dare ragione al direttore di gara che concede solo punizione. Per fortuna del Catanzaro, uno specialista come Ciccio Lodi stavolta non centra la porta dalla stessa posizione in cui aveva castigato il Lecce al suo esordio col Catania nel 2011.

Così, dopo cinque minuti di recupero con pochissime sofferenze il Catanzaro conquista gli ottavi di finale. Ancora una volta si giocherà in Sicilia, contro il Trapani. C’è da vendicare l’ingiusta sconfitta di campionato. Auteri senz’altro saprà motivare i suoi.

Il Monopoli blocca la Reggina sull’1-1

MONOPOLI (3-5-2): Pissardo; Ferrara, De Franco, Mercadante; Rota, Zampa, Scoppa (10′ st Paolucci), Sounas (37′ st Maimone), Donnarumma; Mangni (37′ st Gerardi), Salvemini (10′ st Mendicino). In panchina: Guido, Gatti, Mavretic, Mangione, Bei, Berardi, Montinaro, Fabris. All.: Scienza

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Redolfi, Pogliano; Kirwan (59′ Franchini), De Falco, Salandria, Sandomenico (33′ st Tulissi); Strambelli (14′ st Baclet), Bellomo (41′ st Ungaro); Doumbia (33′ st Zibert). In panchina: Vidovsek, Licastro, Seminara, Zibert, Viola, Martino, Martiniello, Ungaro. All.: Cevoli

ARBITRO: Perenzoni di Rovereto

NOTE: Ammoniti: Doumbia (R), Bellomo (R), Salvemini (M), Mercadante (M), Donnarumma (M). Recupero: 4′ st

MARCATORI: 19′ st Paolucci, 21′ st Baclet

 

MONOPOLI – La Reggina non riesce a centrare la terza vittoria consecutiva. Il Monopoli infatti blocca la squadra di Cevoli che dovrà capire come assemblare al meglio i grandi nomi del mercato di gennaio.

La partita inizia con poche emozioni. Doumbia non gestisce bene un contropiede nei primi minuti, mentre la barriera al 7′ devia una punizione insidiosa di Strambelli. Da segnalare la presenza tra i titolari di Nicola Bellomo, evidentemente destinato a diventare leader tecnico della squadra. L’unica vera occasione arriva alla mezz’ora ed è dei biancoverdi. Rota salta Sandomenico e Redolfi a destra e mette in mezzo sul primo palo, dove il tiro di Sounas viene deviato prima da Conson e poi da Confente. Sul finale di tempo Doumbia spreca ancora una volta un contropiede: il suo tentativo di cross viene chiuso da De Franco.

Il secondo tempo si apre con una grande palla gol per gli amaranto. Bellomo mette in mezzo da sinistra e Doumbia con una sponda innesca il tiro di Strambelli che fallisce un rigore in movimento. Il Monopoli però non si fa intimorire e alza il baricentro nella metà campo avversaria. Il gol però arriva per una distrazione della Reggina, che al 64′, come a Viterbo, dimentica le marcature preventive su un calcio d’angolo a favore e regala una ripartenza tre contro due orchestrata da Mangni e Paolucci. L’ex Catania non perdona e porta in vantaggio i suoi. Una gioia effimera, dato che un paio di minuti dopo il neo entrato Baclet bagna l’esordio col gol: su cross di Sandomenico l’attaccante francese sorprende tutti sul primo palo e di testa batte Pissardo.

Finisce dunque con il pareggio un match tra due squadre non troppo brillanti dal punto di vista offensivo.

 

Il Catanzaro rischia ma vince: 3-2 sulla Casertana

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Riggio, Figliomeni (1′ st Eklu), Nicoletti; Statella, Maita, Iuliano (11′ st Ciccone), Favalli; Fischnaller (11′ st De Risio), Bianchimano (11′ st D’Ursi), Giannone (30′ st Posocco). In panchina: Elezaj, Pambianchi, Signorini, Kanoute, Nikoloupulos, Lame, Mittica. All.: Auteri

CASERTANA (4-3-3): Adamonis; Blondett, Rainone, Lorenzini, Meola; Romano (1′ st Santoro), Vacca, De Marco; Padovan, Castaldo, Zito (31′ pt Mancino). In panchina: Zivkovic, Matese, Longobardo, Moccia All.: Esposito

ARBITRO: Francesco Meraviglia di Pistoia (Assistenti: Abruzzese, Gregorio)

NOTE: Ammoniti: Blondett (CE), Maita (CZ), Statella (CZ), Eklu (CZ). Recupero: 4′ st

MARCATORI: 15′ pt Figliomeni (CZ), 25′ pt e 45′ pt Bianchimano (CZ), 15′ st e 22 st Castaldo (CE).

 

CATANZARO – Auteri l’aveva detto: nei novanta minuti si giocano più partite. Il Catanzaro lo ha imparato sulla sua pelle. Avrebbe potuto scottarsi, ma per fortuna Furlan e le poche idee della Casertana hanno impedito al fuoco rossoblu di propagarsi. Un peccato dover passare il secondo tempo in apnea dopo aver regalato al pubblico 45′ sinceramente di un’altra categoria rispetto al resto della Serie C, in cui Catanzaro e Casertana non sembravano giocare neanche allo stesso sport.

Le gerarchie sono chiare sin dai primi minuti. Il Catanzaro, con gli occhi iniettati di veleno per vendicare la sconfitta dell’andata, si impadronisce del campo e soffoca nella propria metà campo il 4-5-1 della Casertana. I giallorossi sfondano soprattutto a destra, dove Giannone e Statella triangolano con continuità e guadagnano sistematicamente il fondo. Da una combinazione tra i due nasce l’angolo del primo gol. Giannone stesso calcia a rientrare verso il secondo palo dove la svirgolata di Fischnaller favorisce la deviazione di Figliomeni. Il vantaggio accende stadio e squadra. Fioccano le combinazioni palla a terra, col Catanzaro bravo a far girare palla da un lato all’altro, soprattutto da sinistra verso destra, per colpire la Casertana sul lato debole. Così nasce il secondo gol di Bianchimano, figlio di un tiro di Favalli deviato da Adamonis sui piedi dell’attaccante giallorosso. Il terzo invece è un contropiede che nasce da un angolo battuto male dalla Casertana negli ultimi minuti del primo tempo. Giannone scappa verso l’area e giunto al limite serve l’ex Reggina che supera agilmente il portiere.

Ma al netto del gioco e delle grandi individualità, il Catanzaro domina il primo tempo a partire dal pressing alto. I padroni di casa aggrediscono il giro palla casertano già nella sua fase germinale. Un’attitudine evidente anche dopo aver perso il pallone: il Catanzaro non scappa all’indietro ma accorcia in avanti, provando a riconquistare il possesso nei secondi immediatamente successivi alla perdita, con almeno un paio di uomini in zona palla. Nel secondo tempo però, improvvisamente l’atteggiamento difensivo muta. Figliomeni si fa male e si passa al 4-3-3, con Eklu inserito da mezzala destra, Nicoletti e Riggio centrali e Statella e Favalli terzini. Un po’ per la volontà di Auteri di sfruttare il contropiede e un po’ per il nuovo sistema che non offre i soliti riferimenti per il pressing il Catanzaro smette di pressare. Il giro palla della Casertana ora è al sicuro e i rossoblu alzano il baricentro. Così, un gran pallonetto di Castaldo che sorprende Furlan su cross di Mancino toglie improvvisamente la terra da sotto i piedi del Catanzaro. Dopo il 3-1 i giallorossi sono bassi e confusi, Eklu sente troppo la pressione e gestisce male il pallone, mentre i terzini ospiti stazionano stabilmente nella trequarti avversaria. Così, i difensori si distraggono su un’innocua punizione da metà campo e Castaldo si ricava lo spazio per il tiro da fuori e batte il portiere sul secondo palo. Per fortuna Furlan è super reattivo al 75′, quando dopo un corner Blondett si ritrova il pallone sui piedi ma non riesce a superare l’estremo difensore giallorosso.

Il Catanzaro, in modalità sopravvivenza, resiste e sfiora anche il 4-2 con Maita che dopo una serpentina entra in area e calcia sopra la traversa. Finisce così una partita che il Catanzaro avrebbe dovuto chiudere totalmente in un altro modo. Bisognerà fare tesoro di questa partita perché bisogna sempre interpretare al meglio i momenti della partita. La crescita passa anche da qui.

Auteri alla vigilia di Catanzaro-Casertana: «Gara di andata indigesta. Riprendiamoci i tre punti»

CATANZARO – Prosegue il tour de force del Catanzaro. Domani al Ceravolo arriva la Casertana di Raffaele Esposito, reduce da tre vittorie consecutive. Una squadra in salute, che ha recuperato terreno dopo un avvio rispetto a un inizio tribolato. Unica nota negativa, la brutta vicenda che ha coinvolto Antonio Vacca, ex giallorosso e vittima di un tentativo di rapina con tanto di colpi di pistola verso la sua auto.

I rossoblu hanno una rosa di qualità, sulla carta quella con più giocatori fuori categoria per la Serie C. Ragionevole attendersi un avversario più propositivo, che non penserà solo a disturbare le iniziative del Catanzaro. Tuttavia Auteri è cauto, e invita a non schematizzare in maniera troppo banale il tipo di partita di domani. «All’interno di una stessa partita se ne giocano quattro o cinque diverse dal punto di vista tattico. Non mi aspetto che ci sia un match uniforme. Non so che atteggiamento avranno loro, dobbiamo concentrarci solo sulla nostra gara».

Auteri dovrà fare a meno dello squalificato Celiento, titolare indiscusso sul centro destra della difesa a tre. Un giocatore attento non solo dal punto di vista difensivo, ma dotato anche di buone soluzioni palla al piede. Tuttavia il tecnico non è preoccupato e si dice sicuro di non soffrire troppo l’assenza del napoletano classe ’94: «Rientra Figliomeni e Riggio può giocare benissimo nella posizione di Celiento. Hanno caratteristiche fisiche diverse ma tecnico tattiche simili: sono reattivi, d’impatto, pronti a giocare sulle seconde palle e sull’anticipo».

Per quanto riguarda l’undici titolare, da escludere un impiego di Kanouté, mentre potrebbe entrare nelle rotazioni Bianchimano, ancora non del tutto inserito in un sistema dai sincronismi così definiti come quello del Catanzaro. «Kanouté non ha niente di particolare. E’ un problema in via di risoluzione e nei prossimi due tre giorni sarà risolto. Quindi preferisco preparare un programma di lavoro per la prossima partita per evitare rischi che sarebbe da stupidi correre visto che la stagione è ancora lunga. C’è Bianchimano che potrebbe fare parte della gara. A mio parere ha grandi qualità. Sta bene, dev’essere inserito in un contesto, purtroppo non l’abbiamo ancora fatto perché è arrivato da sei giorni e abbiamo giocato». Di sicuro, al netto di chi scenderà in campo nello spogliatoio c’è sete di rivincita per la sconfitta dell’andata, in un periodo in cui il Catanzaro raccoglieva meno di quanto seminato. «Conta il contesto. La gara di andata è stata indigesta. Noi questi tre punti ce li vogliamo prendere».

 

In giornata è uscita la lista dei convocati.

Furlan, Ciccone, Pambianchi, Maita, Nicoletti, D’Ursi, Iuliano, Bianchimano, Giannone, Statella, Elezaj, Favalli, Riggio, Signorini, Eklu, Kanoute, Nikolopoulos,          De Risio, Lame, Fischnaller, Mittica, Figliomeni, Posocco.

 

Reggina formato playoff: Viterbese battuta 3-1

REGGINA (3-4-1-2): Confente; Conson, Redolfi, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert, Sandomenico (41′ st Franchini); Strambelli (25′ st Salandria); Tulissi (13′ st Bellomo), Doumbia (41′ st Tassi). In panchina: Vidovsek, Licastro, Seminara, Viola, Marino, Pogliano, Ungaro. All.: Cevoli

VITERBESE (3-5-2): Forte; Rinaldi, Atanasov, Sini; Pacilli (1′ st Palermo), Damiani (24′ st Vandeputte), Baldassin, Cenciarelli, Mignanelli (29′ st Zerbin); Bismarck (1′ st Sraniti), Polidori. In panchina: Demba, Vandeputte, Milillo, Messina, Svidercoschi, Artioli, Molinaro, De Vito, Tsonev. All.: Calabro

ARBITRO: Fontani di Siena

NOTE: Ammoniti: Forte (V), Mignanelli (V), Pacilli (V), Sini (V), Baldassin (V), Tassi (R), Bellomo (R)

MARCATORI: 12′ pt Tulissi (R), 26′ pt Doumbia (R), 5′ st Magnanelli (V), 45′ st Tassi (R)

 

REGGIO CALABRIA – La Reggina continua a sognare. Gli uomini di Cevoli si regalano un mercoledì da leoni nella sera della presentazione di Baclet, giunto dal Cosenza con un contratto fino al 2021 per certificare le ambizioni del club amaranto. Chi lo avrebbe pensato dopo le tribolate vicende di inizio stagione.

Al solito, la Reggina sembra subire già dall’inizio le offensive avversarie. Dopo neanche cinque minuti un colpo di testa di Atanasov sugli sviluppi di un corner sibila non lontano dal palo. Al 12′ però i padroni di casa passano con un gol fantasma. Doumbia riceve palla sul fondo e mette in mezzo dove Tulissi di testa anticipa tutti. Forte sembra salvare sulla linea, ma il guardalinee indica il centro del campo tra le proteste degli ospiti. Il vantaggio certifica la serenità con cui la squadra di Cevoli affronta le partite, accettando anche di subire, ma sempre fiduciosa di raggiungere la porta avversaria. Così, dopo un tiro pericoloso di Baldassin arriva anche il raddoppio. Una bella combinazione tecnica tra Strambelli e Doumbia libera il francese al tiro. Forte non può niente e il primo tempo si conclude con un secco 2-0.

Nella ripresa dopo un paio di sostituzioni – fuori Pacilli e Bismarck per Palermo e Saraniti – la Viterbese rientra in campo più convinta e dopo cinque minuti dimezza lo svantaggio. Mignanelli sulla sinistra supera in velocità Conson, si aggiusta il pallone e col mancino fulmina Confente. Gli ospiti quindi provano ad alzare i ritmi ma Saraniti spreca un bel contropiede tre contro due. Nel frattempo, c’è spazio anche per Nicola Bellomo. Ma è un altro neo entrato, Tassi, a chiudere definitivamente il match al 90′. L’ex Bari propizia il gol con una bella apertura, che Tassi, davanti a Forte, non spreca.

La Reggina consolida così il proprio posto in zona playoff. Gli acquisti di Strambelli e Baclet e quello di un giocatore tecnicamente fuori categoria come Bellomo certificano che la volontà di Reggina è quella di rimanere in alta quota.

 

Auteri alla vigilia di Vibonese-Catanzaro: «Nessun caso Giannone»

CATANZARO – Dopo la netta vittoria nel derby col Rende, il Catanzaro si prepara a riprendere il suo percorso. Il turno infrasettimanale con la Vibonese potrebbe mettere a dura prova la resistenza degli uomini di Auteri, attesi da due settimane in cui giocheranno una volta ogni tre giorni. Se già è difficile recuperare la forma migliore al rientro dalle vacanze, lo è ancora di più con ritmi così serrati. Lo sa bene Auteri, che per questo prevede larghe rotazioni in vista degli impegni con Catania, Casertana e Reggina, oltre che con la squadra di Nevio Orlandi. «Qualche cambio ci dovrà essere. Figliomeni è squalificato. Kanouté non ha niente di particolare, nel frattempo Bianchimano è a disposizione. Maita rientra da squalifica e proprio perché ha riposato è l’unico sicuro di giocare. Che sia dall’inizio o durante la gara ci saranno dei cambi, perché con un ciclo di tre partite in sette giorni dobbiamo sfruttare al massimo le risorse a disposizione».

A distanza di un girone sorge inevitabile la domanda sulle differenze tra il Catanzaro di inizio stagione, sconfitto 1-0 a Rende, e quello attuale, capace di domare i biancorossi con tre gol nel primo tempo. La risposta di Auteri, al solito, prescinde dal mero risultato settimanale. E’ un’analisi più profonda, di una squadra che ha accettato di assimilare le idee di un allenatore con principi di gioco così forti e riconoscibili e che non può solo accontentarsi del risultato. Ecco perché al tecnico «i primi venticinque minuti dell’andata sono piaciuti molto di più di alcune fasi della partita di domenica». Di certo, i singoli sono migliorati all’interno del sistema di gioco. «Abbiamo molti giocatori che sono in piena evoluzione e alcuni hanno qualità per poter giocare in categorie superiori. Dal punto di vista individuale tanti stanno crescendo perché sono alla prima esperienza vera, in un campionato importante e in una piazza con delle aspettative».

Puntuale, arriva anche la domanda sul calciomercato, con il pensiero del tecnico sul possibile ingaggio di Casoli dal Gubbio. «Se a gennaio si rincorrono operazioni di mercato, si è sbagliato tanto prima. Ci stiamo muovendo nel modo giusto, faremo qualcosa per completare la rosa. Poi avremo la Coppa col Catania e se passiamo ci saranno turni infrasettimanali e diventa impensabile schierare sempre gli stessi giocatori. Casoli o chi per lui, abbiamo bisogno di un giocatore polivalente che completi l’organico».

Auteri insomma commenta la situazione col solito acume, lontano dagli umori di una piazza calda come non succedeva da anni. Un po’ di emotività traspare quando parla di Luca Giannone, entrato col Rende nel secondo tempo e sostituito prima della fine del match. Un giocatore a cui Auteri tiene particolarmente, suggerito da lui stesso in sede di mercato. Un problema di fiducia e di continuità nel lavoro quotidiano. «Ho parlato ieri con Giannone. E’ un giocatore che io ho anche scelto, ha grandi qualità, rispetto ad altri è partito su una corsia preferenziale. Poi si è un po’ appiattito. Lui qualche pecca ce l’ha, abbiamo parlato. E’ un ragazzo che merita. A volte alcuni giocatori non capiscono dei criteri, allora non basta il dialogo in allenamento per far comprendere alcune cose che non vanno. Lui lo sa, se fossi stato in panchina dopo la gara alla domanda avrei risposto: è una punizione. Detto questo, mi auguro che abbia capito perché è un giocatore importante per noi e mi auguro possa esprimere le sue qualità con una serenità d’animo e d’equilibri che lui deve trovare. Ma non c’è un caso Giannone. Non è solo stato bastonato. C’è un rapporto ottimo e ieri mattina gli ho parlato come un fratello maggiore. In quel ruolo è uno dei più forti, ci può dare tanto, a patto che nel quotidiano dia sempre il 100%».

 

In giornata Auteri ha diramato la lista dei convocati per il derby di domani. Assente Figliomeni per squalifica ed Eklu. Presente invece Kanouté, sostituito preventivamente con il Rende per alcuni problemi muscolari.

Furlan, Ciccone, Pambianchi, Maita, Celiento, Nicoletti, D’Ursi, Iuliano, Bianchimano, Giannone, Statella, Elezaj, Favalli, Riggio, Signorini, Kanoute,  Nikolopoulos, De Risio,Lame, Fischnaller, Mittica, Posocco, Repossi

 

Calciomercato Catanzaro: Infantino passa al Teramo

CATANZARO – Termina ufficialmente oggi l’avventura a Catanzaro di Saveriano Infantino. Con un comunicato sul sito delle aquile, si concretizza così il suo passaggio al Teramo. In Abruzzo ritroverà Agenore Maurizi, suo mentore ai tempi di Ischia, dove nel 2014/15 segnò 11 gol in 17 partite. La scorsa stagione Infantino era stato titolare con tutti e tre gli allenatori giallorossi, Erra, Dionigi e Pancaro. Una punta centrale con pochi gol, ma con tanta attitudine per le sponde e i duelli aerei. Con l’avvento di Auteri, allenatore abituato a imporre sofisticate trame palla a terra, la punta materana ha pagato, oltre ad alcuni problemi fisici, il gap tecnico col resto del parco attaccanti. I centimetri di Infantino sono stati già rimpiazzati con quelli di Bianchimano. In ogni caso i tifosi del Ceravolo ricorderanno con piacere la sua grande prestazione nel derby d’andata col Cosenza della scorsa stagione.