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Cassia nel post-partita: «Accontentarci non è nostra prerogativa»

CATANZARO – E’ visibilmente soddisfatto Cassia in conferenza stampa. il vice di Auteri ha assistito a una prova autoritaria dei suoi, con la partita chiusa già nel primo tempo. Nonostante la tripletta di Fischnaller il Catanzaro non ha mai mollato e anzi nel secondo tempo ha regalato dettagli di qualità davvero notevoli: «Anche quando sembriamo accontentarci, come nella ripresa, in realtà abbiamo sempre voglia di continuare a giocare. Abbiamo parecchi attaccanti, mettiamo sempre gente che ha voglia di fare gol, accontentarci non è una nostra prerogativa».

C’è spazio per una precisazione su Giannone, entrato nel secondo tempo e sostituito prima della fine del match. «In quel momento ho avuto l’impressione che potessimo perdere qualche centimetro a centrocampo. Forse però non lo rifarei». Nessuna preoccupazione per Kanouté, costretto a uscire per un affaticamento muscolare. «Il ragazzo nello spogliatoio camminava bene».

Le luci della ribalta però sono tutte per Fischnaller, ormai idolo della tifoseria. L’ex Reggina ha imboccato la strada giusta e sembra inserito alla perfezione negli schemi di Auteri. «Ho la sensazione di essere più pericoloso sotto porta, ho più occasioni rispetto alle prime partite. Il secondo gol è proprio quello che ci chiede il mister». L’atavico problema del finalizzatore sembra essere risolto.

Il Catanzaro demolisce il Rende 3-0

CATANZARO – RENDE 3-0

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Riggio, Figliomeni, Celiento; Favalli, Iuliano, De Risio (30′ st Posocco), Statella; Fischnaller (8′ st Giannone, 30′ st Nicoletti), D’Ursi, Kanouté (8′ st Ciccone). In panchina: Elezaj, Mittica, Pambianchi, Repossi, Nicoletti, Infantino, Nikolopoulos, Lame. All.: Auteri

RENDE (3-4-3): Savelloni; Maddaloni (1′ Godano, 40′ st Sanzone), Minelli, Germinio; Blaze, Awua (1′ Cipolla), Franco, Viteritti; Borello, Vivacqua, Gigliotti (1′ Rossini). In panchina Borsellini, Calvanese, Laaribi, Palermo, Rossini. All.: Modesto

ARBITRO: Colombo di Como

NOTE: Ammoniti: Ciccone (C), Iuliano (C), Figliomeni (C), Favalli (C), Riggio (C), Vivacqua (R), Awua (R). Angoli: 3 Catanzaro, 4 Rende. Recupero: 1′ pt, 4′ st

MARCATORI: 1′ pt, 36′ pt, 44′ pt Fischnaller (C)

 

 

 

CATANZARO – Ricomincia nel segno di Fischnaller il campionato del Catanzaro. L’attaccante di Bolzano chiude la pratica con una tripletta nel primo tempo, nonostante l’intensità del Rende, e si porta il pallone a casa.

E’ già la prima azione ad annunciare quale sarà il copione del primo tempo. Rende iper aggressivo, con le solite marcature a uomo a tutto campo, Catanzaro più in difficoltà del solito nel palleggio ma estremamente pericoloso e concreto con tanto campo da attaccare. Così, dopo neanche un minuto una pressione alta degli ospiti spinge costringe il Catanzaro a mandare il pallone dalle parri di Germinio. Il difensore, totalmente scoordinato, sbaglia il controllo e praticamente lancia Fischnaller in campo aperto. Impossibile per Germinio colmare il mismatch in velocità, così Fischnaller arriva in area e di piatto supera Savelloni. Il gol incendia il Ceravolo, ma il Rende non ha timori reverenziali. Nonostante il passivo dei primi quarantacinque minuti infatti gli uomini di Modesto giocano un’ottima partita. Duelli individuali della miglior tradizione gasperiniana, a cui Modesto appartiene, favoriti dagli schieramenti speculari delle due squadre, attacchi in fascia con partecipazione attiva dei difensori e tanta intensità. Sulla sinistra De Risio e Favalli non reggono l’atletismo degli ospiti che più di una volta trovano l’imbucata alle spalle della difesa. Al 6′ Viteritti scappa dietro De Risio, raggiunge il fondo e mette in mezzo, dove Celiento salva con una bella diagonale. Al 28′ Vivacqua, in sospetta posizione di fuorigioco, detta il filtrante alle spalle di De Risio, ma una volta in area invece di servire Gigliotti in ottima posizione calcia in bocca a Furlan. Lo stesso tipo d’azione un paio di minuti dopo fa sospendere il fiato del Ceravolo. Vivacqua lanciato a rete viene sbilanciato da capitan Figliomeni. Il pubblico sembra rassegnarsi all’idea del rigore, ma l’arbitro estrae il giallo e ammonisce l’attaccante per simulazione.

Il Catanzaro è in difficoltà. Tutti i giocatori ricevono con l’uomo addosso, non ci sono linee di passaggio pulite. Contro le marcature a uomo però la differenza possono farla i movimenti e il talento. Così al 36′ i movimenti delle punte dilatano le distanze tra i difensori durante una transizione. D’ursi riceve di spalle e, da vero regista offensivo, apre per Kanouté che di piatto mette in mezzo. Fischnaller in spaccata firma il 2-0. Il gol demoralizza il Rende, meno convinto in fase offensiva. Così, al 44′ Kanouté fa valere tutta la propria superiorità tecnica e atletica sulla destra, salta un paio di uomini in slalom e incrocia di destro. Savelloni respinge sui piedi di Fischnaller che sigla la tripletta.

I colpi di Fischnaller sembrano stordire il Rende anche nel secondo tempo. Nel giro di pochi minuti il Catanzaro abbandona il cinismo del primo tempo e torna a sprecare come spesso ha fatto in questa stagione. Al 3′ Kanouté spacca il centrocampo biancorosso in conduzione e crea un tre contro tre a ridosso dell’area; l’ex attaccante del Benevento appoggia a sinistra su Fischnaller che invece di cercare il poker apre su D’Ursi. Il numero sette controlla di petto ma cicca il pallone di destro proprio davanti al portiere. Un minuto dopo il Rende perde un pallone sanguinoso a centrocampo ed è ancora Kanouté a guidare la transizione. Il suo passaggio sulla corsa di D’Ursi però è troppo lungo e Savelloni si salva in uscita. E’ l’ultima azione del diciassette giallorosso, costretto a uscire per problemi muscolari. Per gli ospiti la sveglia suona con una bella punizione di Franco dal centro destra. Furlan però è superlativo e la toglie in estensione da sotto la traversa. Un episodio che non cambia l’inerzia del match, anche perché Iuliano sale in cattedra e inizia a creare triangoli con tutti i suoi compagni.

Al 27′  Ciccone riceve al limite dell’area un appoggio da destra di Giannone. Di prima con una giocata controintuitiva serve un filtrante verso il fondo per Iuliano che riesce a chiudere il triangolo. Ciccone arriva a rimorchio e calcia sull’esterno della rete da dentro l’area. Poi al 38′ Iuliano cuce pareti con gli attaccanti e fa spostare il pallone da sinistra verso destra. Un’azione spettacolare, alla mano, con il cambio gioco per Statella che però, invece di calciare dal limite rientra sul sinistro e crossa, male, verso il secondo palo. Lo stesso Statella negli ultimi secondi, dopo aver macinato kilometri, dal vertice destro dell’area davanti al portiere non riesce a segnare il 4-0.

Poco male. I giallorossi rispondono alle altre big e iniziano come meglio non potrebbero il 2019. Il Rende dal canto suo aveva impostato bene la partita, fedele ai propri principi di gioco, ma i due gol subiti nel finale di tempo erano pallettoni che avrebbero steso un elefante. Difatti nel secondo tempo gli uomini di Modesto non sono mai sembrati in partita. Ci vorrà più presa mentale per affrontare un campionato davvero competitivo.

Il Catanzaro riparte dal derby col Rende

CATANZARO – Finalmente si ricomincia. Dopo la lunga paura riprende anche il campionato del Catanzaro. I giallorossi ripartono dal derby col Rende. All’andata, in una partita sporca e caratterizzata da molti errori tecnici, gli uomini di Modesto avevano punito le aquile con un gol di Gigliotti negli ultimi minuti.

In conferenza stampa, data la squalifica di Auteri, si presenta il suo vice Cassia, certo che la partita sarà diversa rispetto a quella di settembre. «Avevamo incontrato il Rende in un momento in cui non conoscevamo ancora bene le loro potenzialità e un po’ ci hanno sorpreso. Non che avessimo giocato male, ma loro si sono dimostrati aggressivi e ordinati».

 

Il Rende in effetti era una squadra difficile da decifrare, dato il cambio di tecnico. Stavolta però sarà più facile prendere le misure all’avversario. Soprattutto però è il Catanzaro ad essere migliorato rispetto a un girone fa. Gli automatismi offensivi tanto cari ad Auteri sono stati introiettati e permettono alla squadra di eseguire sempre la propria proposta di gioco, al netto di ogni assenza. «Rispetto alla partita d’andata i sincronismi sono migliorati. Manca qualcuno a centrocampo (Maita ed Eklu, ndr), ma parliamo di chi è presente. Iuliano si è sempre fatto trovare pronto, De Risio viene dalla convalescenza ma ha recuperato bene».

Non mancano infine delle considerazioni su Bianchimano. Il Catanzaro nel girone d’andata sembrava non aver alternative alla costruzione palla a terra. Infantino, destinato al Teramo, non si è inserito per via degli infortuni e dei limiti tecnici, così l’assenza di una punta di peso è stata colmata con l’acquisto di Bianchimano dal Perugia. Il centravanti scuola Milan potrà offrire soluzioni alternative in fase offensiva, riempiendo l’area già solo con i suoi 196 centimetri. Contributo che, sia chiaro, non potrà prescindere dall’assimilazione dei principi di Auteri. «Bianchimano è disponibile già da domenica. Rispetto agli altri però conosce meno i movimenti a cui sono abituati i compagni».

Domani il Catanzaro inizierà un periodo davvero fitto d’impegni, complice anche la Coppa Italia. Come ha sottolineato Cassia, dopo la vittoria dilagante col Potenza sarebbe stato meglio continuare, ma bisogna accettare i ritmi del campionato. Inizia ora la fase decisiva della stagione.

 

I convocati per la partita di domani:

Furlan, Ciccone, Pambianchi, Celiento, Nicoletti, D’Ursi, Iuliano, Infantino, Giannone, Statella, Elezaj, Favalli, Riggio, Kanoute, Nikolopoulos, De Risio, Lame, Fischnaller, Mittica, Figliomeni, Posocco, Repossi, Bianchimano

Pareggio nel finale per la Reggina contro la Viterbese

VITERBESE – REGGINA 1-1

VITERBESE (4-3-1-2): Forte; De Giorgi, Rinaldi, Sini, De Vito; Baldassin (25′ st Tsonev), Damiani, Palermo; Pacilli (17′ st Bismarck); Vandeputte, Saraniti (17′ st Zerbin). In panchina: Thiam, Schaeper, Atanasov, Perri, Milillo, Messina, Polidori, Artioli, Molinaro. All.: Sottili

REGGINA (3-4-1-2): Confente; Conson, Redolfi (31′ pt Pogliano), Solini (23′ st Viola); Kirwan, Zibert, Salandria, Franchini; Marino (1′ st Ungaro); Tulissi, Sandomenico. In panchina: Vidovsek, Licastro, Seminara, Ciavattini, Tassi, Bonetto, Mastrippolito. All.: Cevoli

ARBITRO: Cudini di Fermo

NOTE: Ammoniti: Saraniti (V), Diamani (V)

MARCATORI: 33′ pt Vandeputte (V), 36′ st Viola (R)

 

VITERBO – Continua la serie positiva della Reggina. A Viterbo ci pensa Viola a salvare i suoi e a non far spegnere la fiamma dell’entusiasmo.

Nei primi minuti il ritmo è basso e nessuna delle due squadre sembra imporsi. Poco prima del 10′ però la Viterbese prova a volgere l’inerzia del match dalla propria parte. Il primo tiro degno di nota arriva al 7′, con Saraniti che da posizione piuttosto angolata cerca di impegnare Confente. Un paio di minuti più tardi, sempre sulla destra, Vandeputte saggia i riflessi del portiere amaranto, ancora reattivo. L’occasione più grande però capita a Sini all’11’. Sugli sviluppi di un corner Palermo mette la testa per la sponda verso il secondo palo, dove l’ex Lecce spara alle stelle. I padroni di casa attaccano in maniera convinta e la Reggina sembra intimorita. Al 20′ una gomitata di Saraniti compromette la partita di Redolfi. Solo cartellino giallo per l’ex Lecce, ma alla mezz’ora il difensore scuola Atalanta è costretto a uscire dal campo. La situazione precipita al 33′ quando, nel pieno rispetto della legge di Murphy, la Viterbese passa. La Reggina spreca un corner e le cattive marcature preventive permettono ai laziali di ripartire in superiorità numerica a campo aperto. Vandeputte non spreca e firma l’1-0. La Reggina è in bambola e ci deve pensare ancora Confente a salvare sul diagonale di Saraniti.

La sinfonia non cambia nel secondo tempo. Al 51′ Pacilli sul fondo nasconde il pallone a Franchini, cerca un buon angolo di tiro ma calcia troppo alto. La risposta degli ospiti è timida, col tiro di Ungaro che muore lontano dalla porta. Per fortuna di Cevoli c’è Confente: Solini è impreciso nell’uscita del pallone, Vandeputte riconquista il possesso e punta la porta; sul suo tiro incrociato l’estremo difensore calabrese mette in corner. La Viterbese però ha la grande colpa di non mettere in ghiaccio la partita. Qualche insicurezza inizia ad affiorare anche nei padroni di casa, perché la Reggina inizia a farsi vedere più spesso in avanti, pur senza grandi idee su come attaccare. Ovviamente il più pericoloso è Sandomenico che all’80’ salta l’uomo e calcia verso il primo palo, dove però trova Forte. E’ il prologo del gol, che giunge un minuto dopo quando lo stesso Forte respinge un tiro di Tulissi e involontariamente innesca Viola che da due passi agguanta il pari. La Viterbese non è più lucida e non riesce a costruire alcun pericolo.

Finisce così, con un pareggio immeritato e per questo ancora più prezioso. Di certo però Cevoli dovrà lavorare per migliorare la fase offensiva.

Reggina beffata sul finale: solo 1-1 col Trapani

REGGINA – TRAPANI 1-1

REGGINA (3-4-3): Confente; Conson, Solini, Redolfi; Kirwan, Franchini, Zibert (35′ st Petermann), Salandria; Tulissi (44′ st Tassi), Viola (13′ st Marino), Sandomenico. In panchina: Licastro, Vidvosek, Ciavattini, Mastrippolito, Pogliano, Seminara, Zivkov, Bonetto, Ungaro. All.: Cevoli.

TRAPANI (4-3-3): Dini; Garufo (27′ st Da Silva), Mulé (1′ st Scognamillo), Pagliarulo, Costa Ferreira; Aloi (27′ st Toscano), Taugourdeau, Corapi; Tulli, Evacuo, Nzola. In panchina: Kucich, Ingrassia, Scrugli, Tolomello, D’Angelo, Dambros, Valenti. All.: Italiano.

ARBITRO: Natilla di Molfetta

NOTE: Ammoniti: Garufo (T), Nzola (T), Taugourdeau (T), Zibert, Petermann (R)

MARCATORI: 7′ pt Redolfi (R), 46′ st Corapi (T)

 

REGGIO CALABRIA – Davanti alla nuova dirigenza, la Reggina quasi riesce nel colpaccio. Il Trapani pareggia solo nel recupero del secondo tempo grazie a un rigore di Corapi.

I siciliani, forti di un maggiore tasso tecnico, provano già al 3′ a dare una svolta alla partita, con una botta di Costa Ferreira che supera di poco la traversa. Al 7′ però sono gli amaranto a passare in vantaggio. Redolfi raccoglie sul primo palo un cross dalla sinistra di Sandomenico e batte Dini. Il Trapani ovviamente alza il baricentro e costringe la Reggina nella sua metà campo. Evacuo ci prova di testa ma Confente para in due tempi. La Reggina potrebbe colpire in contropiede alla mezz’ora, ma Sandomenico è troppo egoista e invece di servire Tulissi porta palla; la difesa del Trapani recupera.

Anche nel secondo tempo è il Trapani a gestire il pallone, con i calabresi preoccupati di non lasciare spazio nella propria trequarti. Al 50′ ci prova Tulli con un tiro alto, cinque minuti dopo invece Corapi su punizione colpisce solo l’esterno della rete. La Reggina è alle corde, non riesce a prendere aria e il Trapani al 64′ sfiora il pari: Nzola in area libera di tacco Tsugordeau che manda di pochissimo a lato sul secondo palo. Qualche minuto dopo ci prova da fermo il solito Sandomenico, ma Dini devia in corner. Il Trapani col passare dei minuti perde lucidità e per la Reggina si aprono spazi invitanti. Al 78′ Sandomenico orchestra la transizione, poi apre su Franchini che crossa in mezzo, dove Marino di testa non è preciso. All’89’, proprio quando i tre punti sono così vicini, un tocco di braccio di Solini costringe l’arbitro a indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Corapi che sigla il pari.

Alla fine l’atteggiamento troppo attendista non ha pagato i suoi dividendi. Il Trapani tutto sommato ha meritato il pari. Di buono c’è che continua la serie positiva degli amaranto, imbattuti da quattro gare.

Prova di forza del Catanzaro: netto 5-1 a Potenza

POTENZA (4-3-3) : Ioime; Sales (42’st Matino), Di Somma, Emerson, Giron (1’st Giron); Dettori (20’st Piccinni), Coccia, Coppola (20’st Matera); Guaita, França, Strambelli (29’st Genchi). A disp: Breza, Mazzoleni, Panico, Caiazza, Pepe, Giosa, Leveque. Allenatore: Raffaele

CATANZARO (3-4-3) : Furlan; Celiento, Figliomeni, Nicoletti; Statella, Maita, Eklu, Favalli (40′ Nikopoulos); D’Ursi (44’st Lame), Kanoute (26’st Giannone), Fischnaller (26’st Repossi) A disp: Mittica, Elezaj, Ciccone, Signorini. Allenatore: Aprile (Auteri squalificato)

ARBITRO: Miele di Nola

NOTE: Ammoniti: Maita (C), Sales (P), Nikoulopulos (C), Figliomeni (C), Ioime (P), D’Ursi (C), Matera (P). Espulso Eklu (C). Recupero: 5′ pt, 4′ st

MARCATORI: 9′ pt Eklu (C), 12′ pt Maita (C), 44′ pt Fischnaller (C), 16′ st D’Ursi (C), 22′ st D’Ursi (C), 24′ st Di Somma (P)

 

POTENZA – Dimostrazione di forza del Catanzaro. Dopo la sconfitta interlocutoria di Trapani, i giallorossi sfoderano gli artigli e stendono il Potenza con un netto 5-1. Una vittoria ancora più perentoria se si considera che il Catanzaro ha giocato in dieci uomini dalla fine del primo tempo.

Partono forte gli ospiti che già all’8′ passano in vantaggio. Eklu, oggi titolare nella coppia di mediani del 3-4-3 di Auteri, riceve sul centro sinistra al limite dell’area. Il centrocampista scuola SPAL ha il tempo di alzare la testa mirare e calciare di piattone sotto l’incrocio del secondo palo. Davvero una gran rete, indicativo del talento del ghanese classe ’98, seguito un paio di minuti dopo da un gol se possibile ancora più bello. Maita raccoglie un pallone vagante vicino al vertice destro dell’area, controlla di petto e con il collo del destro fulmina Ioime sotto la traversa. Un inizio maestoso dei giallorossi, a cui fa da cornice la bella iniziativa del presidente del Potenza che, in seguito a quanto accaduto durante Inter-Napoli, ha deciso di invitare allo stadio i migranti di tre centri d’accoglienza. La partita sembra procedere sul velluto per il Catanzaro, ma al 36′ Eklu decide di metterci un po’ di pepe. Il brutto fallo commesso dal ghanese ai danni di Coppola costringe l’arbitro a estrarre il rosso. In inferiorità il 2-0 potrebbe non essere più molto rassicurante, ma il Catanzaro è di un altro livello rispetto al Potenza e al 45′ cala il tris. D’Ursi gestisce la ripartenza e serve Fischnaller che entra in area e con uno scavetto supera il portiere.

Il secondo tempo a questo punto diventa una formalità. Il Potenza non sa come attaccare e al quarto d’ora il Catanzaro guadagna anche un calcio di rigore. Ioime stende D’Ursi lanciato a rete ed è lo stesso attaccante a spiazzare il portiere dal dischetto. Dopo il poker arriva anche la scala reale. D’Ursi e Fischnaller combinano a centrocampo e l’ex Reggina lancia il compagno in campo aperto. Il numero sette batte Ioime con un tiro piuttosto centrale. Al 69′ arriva il gol della bandiera di Di Somma, che di testa devia in rete una punizione a rientrare di Emerson.

Il Catanzaro sfoga così la frustrazione per la sconfitta di Trapani. Una vera prova di forza, con lo squalificato Auteri che ha avuto le risposte che si attendeva. Una vittoria così netta in dieci uomini dà la misura del valore della squadra.

 

Reggina a valanga sul Matera

MATERA – REGGINA 0-6

MATERA (4-4-2): Fortunato; Fiore, Zumpano, Sarcinella, D’Andrea, Ripanto, Mascioli (27′ st Colasurdo), Papa (41′ st Gorghini), Ahmetaj (41′ st Creanza), Basta (34′ st Errico), De Marco. In panchina: Marcangelo, Telesca. All.: Danza

REGGINA (3-4-3) – Confente; Solini (21′ st Kirwan), Pogliano, Mastrippolito, Ciavattini, Bonetto, Petermann (28′ st Marino), Seminara (1′ st Franchini)); Ungaro, Tassi (1′ st Viola), Sandomenico (1′ st Tulissi). In panchina: Licastro, Conson, Salandria, Zibert, Redolfi, Kirwan. All.: Cevoli.

ARBITRO: Zingarelli di Siena

MARCATORI: 35’ Ungaro (R), 49’ e 65’ Viola (R), 81’ Bonetto (R), 90’ Tulissi (R), 92’ Viola (R)

MATERA – Come da copione, termina con una valanga di reti il match tra l Reggina e un Matera pieno zeppo di ragazzi della Beretti per via dello sciopero indetto dalla prima squadra.

Una partita a senso unico in cui il Matera nel primo tempo riesce a limitare i danni e a rimanere sotto di un solo gol. I padroni di casa ovviamente si preoccupano soprattutto di difendere e la Reggina può occupare in massa la metà campo avversaria. La prima vera occasione nasce all’8′ con un tiro di Seminara che termina di poco fuori. Il terreno di gioco sicuramente non aiuta la squadra di Cevoli che ha difficoltà a far girare il pallone con velocità, fondamentale per provare a stanare la difesa del Matera. La Reggina passa solo al 35′ con Ungaro che con l’esterno sinistro converte in rete un assist di Sandomenico.

Nel secondo tempo la diga materana cede. Nel giro di pochi minuti Viola segna due gol; prima in tap-in dopo che il tiro gli era stato ribattuto da Fortunato. Poi con un tiro a porta vuota su assist di Ciavattini. Il quarto gol invece porta la firma di Bonetto che dopo un calcio d’angolo segna sul secondo palo. Nei minuti finali Viola prima ispira il gol di Tulissi poi si mette in proprio per la tripletta, ancora dopo respinta di Fortunato.

 

Rocambolesca sconfitta per il Catanzaro contro il Trapani

TRAPANI – CATANZARO 2-1

TRAPANI (4-3-3): Dini; Scrugli, Pagliarulo, Toscano (13’stScognamillo) Costa Ferreira; Corapi, Taugourdeau, Aloi; Tulli (13’st Nzola), Evacuo, Dambros (40’st Garufo). In panchina: Kucich, Ferrara, Da Silva, Mulè, Tolomello, D’Angelo, Valenti. All.: Italiano

CATANZARO (3-4-3) : Furlan; Celiento, Riggio, Lame (34’pt Nicoletti); Statella, Maita (26’st Eklu), Iuliano, Favalli; D’Ursi (12’st Ciccone), Kanoute (26’st Repossi, Fischnaller (12’st Giannone). In panchina: Elezaj, Nicoulopolulos, Mittica. All.: Auteri

ARBITRO: Sozza di Seregno

NOTE: Ammoniti Maita (C), Pagliarulo (T), Nicoletti (C), Riggio (C), Iuliano (C), Taugourdeau (T), Statella (C)

MARCATORI: 8′ pt Kanoute (C), 20′ st Taugourdeau (T), 28′ st Pagliarulo (T)

 

TRAPANI – Termina a Trapani la serie positiva del Catanzaro. Dopo dieci partite arriva una sconfitta ambigua, in una partita decisa soprattutto dagli episodi.

E’ una partita di cartello quella del “Provinciale”, tra due delle principali inseguitrici della Juve Stabia. C’è tensione, che si traduce in qualche imprecisione tecnica di troppo nei minuti iniziali. All’8′ inizia la lunga serie di estemporaneità che decideranno il match. D’Ursi appoggia di petto a Kanoutè che viene travolto da Costa Ferreira. Per l’arbitro è rigore, trasformato dallo stesso attaccante ex Benevento. Il Trapani non ci sta e risponde al 13′ con Evacuo che controlla in area in mezzo a due difensori e spedisce di poco a lato. Due minuti dopo il guardalinee nega la doppietta a Kanouté; sugli sviluppi di un contropiede infatti la punta giallorossa viene pescata in fuorigioco. E’ il segnale di un pomeriggio poco fortunato. Alla mezz’ora infatti Pagliarulo viene steso da Riggio e Celiento. Anche qui l’arbitro indica il dischetto, ma Furlan riesce a neutralizzare il tiro di Evacuo. Termina così un primo tempo davvero vivace.

I rimpianti del Catanzaro aumentano dopo cinque minuti dal rientro in campo, quando Pagliarulo abbatte Kanouté e regala il secondo penalty del match ai giallorossi. Stavolta però Kanouté calcia in bocca a Dini. Inesorabile giunge il pareggio del Trapani, grazie a una punizione potente e precisa di Taugourdeau. L’inerzia della partita cambia e così arriva anche il raddoppio, molto sospetto, dei siciliani. Su un corner Pagliarula devia verso la porta, ma Furlan con un colpo di reni riesce a intervenire. Sulla ribattuta arriva lo stesso Pagliarulo che, secondo l’arbitro, manda il pallone oltre la linea della porta. Restano dubbi su un gol fantasma che difatti decide la partita. Il Catanzaro accusa il colpo e non riesce a creare occasioni.

E’ difficile interpretare la partita di oggi. Troppe sliding doors per provare a ricercare una sola motivazione per l’esito finale. Purtroppo peraltro, senza strumenti come la Goal Line Technology è impossibile esprimere giudizi su situazioni come quella del secondo gol. Si spera che gli episodi negativi restino circoscritti a questa partita.

 

La Reggina si aggiudica il derby con la Vibonese

REGGINA (3-4-3): Confente; Pogliano, Conson, Redolfi; Kirwan, Marino (1′ st Franchini), Zibert, Salandria (35′ st Bonetto); Tulissi (39′ st Ungaro), Viola (20′ st Petermann), Sandomenico (35′ st Tassi). In panchina: Licastro, Seminara, Emmausso, Ciavattini, Navas, Tassi, Solini, Mastrippolito. All.: Cevoli.

VIBONESE: Mengoni; Finizio (26′ st Silvestri),Camilleri, Malberti, Tito; Prezioso (10′ st Ciotti), Obodo, Scaccabarozzi (26′ st De Carolis); Taurino, Allegretti (10′ st Melillo); Bubas (42′ pt Cani). A disposizione: Viscovo, Franchino, Collodel, Donnarumma, Altobello, Carrozza, Maciucca. All.: Orlandi.

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido

NOTE: Ammoniti: Finizio (V), Ciotti (V), Ungaro (R). Espulso: Allegretti (V)

MARCATORI: 20′ st Sandomenico (R), 30′ st Sandomenico (R)

 

REGGIO CALABRIA – Altra vittoria per la Reggina di Cevoli che mette radici sempre più profonde in zona playoff. Con una doppietta di Sandomenico gli amaranto si aggiudicano il derby con la Vibonese.

Nonostante il risultato finale, è la Vibonese a partire meglio e a mettere in difficoltà la Reggina. All’11 Taurino entra in area e da sinistro impegna Confente. I rossoblu provano ad attaccare soprattutto in contropiede. La Reggina mantiene il possesso ma non sembra avere idee molto chiare su come attaccare. Il primo tiro insidioso dei padroni di casa parte dal piede di Sandomenico che al 22′ ci prova dal limite. Al 28′ accade l’inaspettato: un black out costringe momentaneamente l’arbitro a sospendere la partita. SI riprende dopo circa tre minuti. Al 36′ ancora Sandomenico ci prova su punizione ma il portiere devia in corner.

Nel secondo tempo la Reggina sembra più convinta ma fatica a creare occasioni. Serve un’episodio, che arriva al 62′, quando l’arbitro assegna un rigore per fallo su Franchini. Dal dischetto Sandomenico è freddo e timbra il vantaggio. La Vibonese inevitabilmente si scopre e la Reggina ne approfitta in contropiede. Al 77′ i rossoblu perdono un pallone sanguinoso sulla trequarti. Sandomenico si ritrova così davanti a Mengoni e firma il 2-0.

Finisce così, con la Reggina che pur senza brillare in fase offensiva riesce a portare a casa tre punti d’oro.

Catanzaro sul velluto contro il Siracusa

CATANZARO – SIRACUSA 3-1

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Riggio, Signorini (40’st Lame); Statella, Maita (23’st Eklu), Iuliano, Favalli, Giannone (24’st Repossi), D’Ursi (23’st Ciccone) Fischnaller (23’st Kanoute). In panchina: Elezaj, Nicoletti, Nikolopoulos, Lame, Mittica, Repossi. All.: Auteri

SIRACUSA (3-5-2): Messina; Bruno, Turati, Di Sabatino (36’st Fricano Gia); Daffara, Del Col (36’st’st Fricano gio), Palermo (36’st Rizzo), Tuninetti, Franco (18’st Russini); Tiscione, Catania. In panchina: Gomis, Boncaldo, Bertolo, Mustacciolo, Ott Vale, Diop, Leotta. All.: Raciti.

ARBITRO: Maranesi di Ciampino

NOTE: Ammoniti Giannone (C), Signorini (C), Eklu (C), Statella (C), Del Col (S), Palermo (S). Recupero 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 18′ pt Giannone (C), 40′ pt Fischnaller (C), 7′ st Fischnaller (C), 14′ st Tiscione (S)

 

CATANZARO – Il Catanzaro saluta il “Ceravolo” come meglio non poteva. Nell’ultimo match casalingo dell’anno i giallorossi sconfiggono il Siracusa per 3-1 e, approfittando del pareggio del Rende, salgono al terzo posto.

Partita controllata dai padroni di casa che spingono da subito. AL 7′ Maita trova trova D’Ursi con un bel filtrante. L’attaccante però. davanti a Messina si allunga il pallone e non riesce a calciare in porta. Il Siracusa si chiude sperando in qualche ripartenza e nella vena di Catania, ma poco prima del 20′ il Catanzaro passa. Messina non trattiene un tiro di D’Ursi su cui si avventa Giannone di testa; palla in porta e vantaggio giallorosso. La partita diventa ancora più agevole per gli uomini di Auteri. Non ci sono da segnalare grosse occasioni ma è evidente il controllo da parte delle aquile. Così al 40′ arriva il raddoppio. Maita e Iuliano combinano, il pallone arriva in mezzo per Fischnaller che in diagonale trafigge Messina.

Nessun plot twist nel secondo tempo, dove è ancora il Catanzaro a togliere il respiro all’avversario. Al 50′ il guardalinee strozza l’urlo del “Ceravolo” annullando per fuorigioco un gol a Celiento, ma tre minuti dopo ci pensa ancora Fischnaller a far esplodere di gioia i suoi tifosi. Il gol è davvero pregevole. L’ex Reggina vince il duello con Di Sabatino, smorza il pallone di petto e calcia verso l’angolino basso. Il resto della partita diventa una formalità. Maita prova a incrociare ma Messina è attento, poi Giannone disegna un tiro cross insidioso che finisce in corner. Al 59′ il 3-1 di Tiscione fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi giallorossi. Il numero diciannove siciliano entra in area muovendosi alle spalle di Celiento, salta Furlan e firma il gol della bandiera. Il Catanzaro da lì in poi mantiene la concentrazione, proprio come predica sempre Auteri, e controlla senza patemi, sfiorando anche il gol con Repossi sul finale.

Così, dopo cinque minuti di recupero il Catanzaro si congeda dal suo pubblico. L’inizio migliore di una settimana da brividi, che vedrà i giallorossi ospiti di Trapani e Potenza.