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I convocati della Reggina per il match con la Vibonese

REGGIO CALABRIA – In giornata Roberto Cevoli, tecnico della Reggina, ha diramato la lista dei convocati per il derby con la Vibonese. Gli amaranto vogliono continuare la loro serie positiva per restare aggrappati al treno playoff. Sono in tutto ventisei gli uomini a disposizione per il match del “Granillo”.

Portieri: Confente, Licastro, Vidovsek

Difensori: Ciavattini, Conson, Curto, Kirwan, Pogliano, Mastrippolito, Redolfi, Seminara, Solini, Zivkov

Centrocampisti: Bonetto, Franchini, Marino, Navas, Petermann, Salandria, Zibert

Attaccanti: Emmausso, Sandomenico, Tassi, Tulissi, Ungaro, Viola

Settimana di fuoco per il Catanzaro. Si inizia domani col Siracusa

CATANZARO – Non sembra preoccupato Gaetano Auteri dal tour de force che attende il Catanzaro. Nel giro di una settimana i giallorossi affronteranno ben tre partite. Si comincia domani col Siracusa. Un match in cui bisognerà evitare i cali di concentrazione visti a Matera. «Lunedì nei primi quindici minuti siamo stati morbidi, abbiamo preso un gol stupido perché siamo stati poco attenti. Domani non sarà semplice». Il rispetto dell’avversario è un topos delle conferenze stampa di Auteri. Qualcosa di cui il mister è fermamente convinto, data la sua lunga militanza nella categoria. «Per fare campionati d’élite in Serie C non puoi mai pensare di essere superiore all’avversario prima della partita. Questa non è la Serie A. Qui ci sono delle variabili come i terreni di gioco, le condotte ostruzionistiche o le terne arbitrali che vedono con un occhio solo», commenta Auteri, con una stoccata nei confronti della classe arbitrale. A Matera il Catanzaro avrebbe meritato almeno un rigore. Auteri fa bene a tutelare gli interessi della squadra, ma proprio per non avere nessun rimpianto già da domani ci si dovrà concentrare solo sulle proprie forze. Il Catanzaro quest’anno ha già dimostrato di poter dipendere solo da se stesso.

 

 

 

Ricci e D’Ursi firmano l’1-1 tra Matera e Catanzaro

MATERA – CATANZARO 1-1

MATERA: Farroni, Risaliti, Stendardo, Auriletto, Sepe, Triarico, Bangu (20′ st Grieco), Corso, Ricci (30′ st Garufi), Scaringella (20′ st Orlando), Corado. In panchina: Fortunato, Sgambati, Milizia, Lorefice, Hysaj, Galdean, El Hilali, Casiello, Dammaco, Dellino All.: Imbimbo

CATANZARO: Celiento, Figliomeni (35′ pt Signorini), Riggio, Statella. Iuliano (30′ st Giannone), Maita, Favalli, Kanoute (9′ st Fischnaller), Ciccone (30′ st Eklu), D’Ursi. In panchina: Elezaj, Mittica,, Lame, Nikoulopulos, Nicoletti, Infantino, Repossi All.: Auteri

ARBITRO: Paterna di Teramo

NOTE: AmmonitI: Figliomeni (C), Furlan (C), Corado (M). Recupero 1′ pt,  5′ st

MARCATORI: 17′ pt Ricci (M), 23′ pt D’Ursi (C)

 

 

MATERA – Finisce 1-1 il posticipo tra Matera e Catanzaro. Auteri non riesce a vincere contro la sua ex squadra e il Catanzaro non approfitta delle battute d’arresto di Catania e Juve Stabia.

Nonostante un campo ai limiti del praticabile, il primo tempo tra Matera e Catanzaro non lesina emozioni. La pioggia battente peggiora le condizioni del manto erboso, se così si può chiamare, eliminando difatti il gap tecnico tra le due squadre. Così i padroni di casa, complici il campo fangoso e l’atteggiamento a volte un po’ pigro del Catanzaro, iniziano meglio. I giallorossi faticano a costruire e il giro palla è troppo lento. Gli errori tecnici si sprecano e il Matera prova ad approfittarne in contropiede, soprattutto con Bangu. Proprio da un errore in prima costruzione delle aquile nasce il vantaggio dei lucani. Su una rimessa laterale da destra il Catanzaro è poco reattivo; Ricci è libero di ricevere e di convergere sul destro. Il suo tiro verso il primo palo fulmina Furlan. Al 21′ il Matera sfiora il raddoppio. Transizione difensiva gestita malissimo dal Catanzaro, con Maita che quasi si disinteressa all’azione. La palla arriva sul secondo palo, dove il tiro di Ricci viene respinto sul filo di lana in calcio d’angolo. Due minuti dopo il Catanzaro imbastisce la prima vera azione della sua partita. Una manovra quasi rugbistica, alla mano, da sinistra verso destra, che libera Statella per il cross. Sul secondo palo chiude l’esterno opposto, D’Ursi, che di testa segna il pareggio.

I giallorossi adesso sono in fiducia e attaccano con continuità, anche se non mancano i brividi, ancora per via dei problemi in transizione difensiva, col Triarico che spreca un clamoroso quattro contro uno. Il Catanzaro ovviamente è superiore e le sue qualità vengono fuori nell’ultimo quarto d’ora: prima con uno scorpione di Celiento, con l’incrocio che nega al difensore uno dei gol più spettacolari dell’anno, poi con un tiro alla Del Piero di D’Ursi che Farroni smanaccia in corner. Al 40′ poi, l’arbitro annulla per una spinta un gol a Riggio: un’azione simile a quella del pareggio, rifinita su un lato e conclusa su quello opposto. Si va a riposo in parità, col Catanzaro che sembra aver imboccato la strada giusta.

L’inizio è promettente, con Farroni che salva il tiro incrociato di D’Ursi lanciato a rete. Dopodiché però l’intensità di gioco si abbassa, le condizioni del terreno peggiorano e la partita diventa una guerriglia nel fango. L’arbitro peraltro non riesce a tenere in pugno la partita, più cattiva di minuto in minuto, con tanti falli a volte evitabili. Anche sugli episodi decisivi la prestazione del fischietto Paterna non è delle migliori: prima il Matera protesta per una trattenuta in area su Stendardo, poi il Catanzaro si lamenta per un fallo da rigore davvero evidente su Maita. Di calcio giocato ce n’é poco: da segnalare una respinta di piedi di Farroni su Fischnaller e una scivolata di Celiento che salva Furlan.

Finisce così una partita che difatti nel secondo tempo non è stata giocata. Al Catanzaro si può rimproverare poco. Bisognerebbe invece riflettere sullo stato della Serie C. Se il livello è così basso e le partite a volte sono poco attraenti è anche perché terreni di gioco come quello del “XXI Settembre” di Matera impediscono alle squadre più propositive di giocare palla a terra. Così vengono premiati i sistemi di gioco reattivi, facilitati a difendere data l’impossibilità di giocare a calcio. Non sono dettagli. E se si vuole far crescere il livello del campionato è impensabile accettare un manto erboso come quello di stasera.

Reggina vittoriosa con la Casertana. Decide Sandomenico

CASERTANA – REGGINA 0-1

CASERTANA (3-5-2): Adamonis; Meola, Lorenzini, Pinna; Romano, D’Angelo, Cigliano (30′ st Moccia), Mancino, Zito; Chiacchio, Padovan. In panchina: Zivkovic, Longobardo, Matese, Muscariello. All.: Esposito

REGGINA (3-4-3): Confente; Redolfi (30′ st Pogliano), Conson, Solini; Salandria, Zibert, Marino, Seminara (1′ st Franchini); Tulissi (36′ st Tassi), Viola (18′ st Ungaro), Sandomenico (30′ st Petermann). In panchina: Licastro, Ciavattini, Bonetto, Mastrippolito, Kirwan. Allenatore: Cevoli

ARBITRO: Gariglio di Pinerolo

NOTE: Ammoniti: Seminara (R), Solini (R), Conson (R), D’Angelo (C). Espulsi: Zito (C)

MARCATORI: 20′ st Sandomenico

 

CASERTA – Altra vittoria in trasferta per la Reggina che ormai ci sta prendendo gusto. Ancora una volta è Sandomenico a regalare i tre punti ai suoi. Cevoli stavolta cambia e, invece del solito 4-3-3, preferisce disegnare un 3-4-3 che gli permetta di sfruttare meglio le fasce. E’ un modulo sulla carta più offensivo, eppure è la Casertana a partire meglio. Al 3′ sugli sviluppi di un corner D’Angelo salta più in alto di tutti e costringe Confente agli straordinari. La Reggina risponde con un tentativo di pallonetto poco preciso di Sandomenico. I ritmi non sono altissimi e, in generale, la Casertana sembra più a suo agio. Da segnalare un colpo di testa di Zito che sfiora il palo, tra le poche occasioni del primo tempo.

Un copione che si ripete nella ripresa. Rossoblu in controllo del pallone ma senza avere molte idee su come colpire la squadra di Cevoli. Così al 65′ la pazienza e l’attenzione difensiva premiano gli amaranto, che passano con Sandomenico. Lorenzini, in caduta dopo un contrasto con Viola, manda involontariamente il petto sul pallone dell’attaccante reggino che in questo modo spiazza Adamonis. Il colpo inaspettato risveglia la vena offensiva dei campani, con Confente salva una bella punizione di Pinna. Il nervosismo per i padroni di casa e così Zito, dopo una brutta tacchettata su Marino, si becca il rosso. Finisce così con una vittoria che allunga la striscia positiva della Reggina

Reggina ancora vincente. Sicula Leonzio battuta 1-2

SICULA LEONZIO – REGGINA 1-2

SICULA LEONZIO (4-3-2-1): Narciso; Aquilanti (20′ st Ripa), Laezza, Ferrini, M. Esposito (27′ st Squillace); Marano (20′ st G. Esposito), Cozza (20′ st Talarico), D’Angelo; Gammone (27′ st Russo), Sainz-Maza; Gomez. In panchina: Polverino, La Cagnina, Petta, Palermo, Giunta, Vitale. All.: Bianco.

REGGINA (4-3-2-1): Confente; Kirwan, Solini, Conson, Seminara; Salandria, Marino (36′ st Ciavattini), Zibert; Ungaro (21′ st Franchini), Sandomenico (36′ st Viola); Tassi (31′ st Emmausso). In panchina: Vidovsek, Licastro, Mastrippolito, Redolfi, Pogliano, Bonetto, Navas, Petermann. All.: Cevoli.

ARBITRO: Pashuku di Albano

NOTE: Ammoniti Cozza (S), Zibert (R), M. Esposito (S). Recupero 1′ pt, 6′ st

MARCATORI:61′ Sandomenico (R), 71′ Solini (R), 95′ Russo (S)

 

 

LENTINI – Seconda vittoria consecutiva per la Reggina che nel secondo tempo domina la partita e agguanta i tre punti.

Primo tempo che parte con la Sicula in controllo, ma gli amaranto si fanno vedere al 12′ con un bel tiro di Marino bloccato da Narciso. Col passare dei minuti gli ospiti danno l’impressione di poter essere più pericolosi. Al 24′ Sandomenico si accentra e calcia, ma il tiro è impreciso. Al 38′ traversone insidioso di Seminara; la difesa ospite va in confusione ma riesce a sbrogliare.

Nella ripresa però la prima occasione è per la Sicula. Maza crossa in mezzo e Conson, per anticipare l’avversario, rischia l’autorete in spaccata. La Reggina risponde con una doppia occasione al 56′: prima tiro respinto di Sandomenico, poi ribattuta di Ungaro con Cozza che salva sulla linea. Tre minuti dopo, un fallo di Esposito su Ungaro manda gli ospiti sul dischetto. Sandomenico dagli undici metri spiazza Narciso e porta in vantaggio i suoi. Dieci minuti dopo Solini firma il 2-0 grazie a uno stacco imperioso. La Sicula, troppo sterile oggi, riesce a dimezzare le distanze solo negli ultimi istanti del recupero con Russo.

Vittoria netta per gli amaranto che hanno giocato meglio degli avversari. La Reggina forse ha trovato la strada giusta.

Statella decide Virtus Francavilla-Catanzaro

VIRTUS FRANCAVILLA – CATANZARO 0-1

VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-2): Nordi; Cason (37’st Pastore), Marino, Sirri; Pino (28’st Pino), Albertini, Martinez (31’st Sparacello), Vrdoljak; Caporale, Partipilo, Sarao. In panchina: Turrin, Tarolli, Anastasi, Arfaoui, Vukmanic, Folorunsho, Tchetchoua. All.: Trocini

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Figliomeni, Riggio; Statella, Maita, Iuliano, Favalli; Ciccone (40’st Eklu), Kanoute (16’st Infantino), D’Ursi (25’st Fischnaller). In panchina: Elezaj, Mittica, Nicoletti, Giannone, Signorini, Nikolopoulos, Repossi. All.: Auteri

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido

NOTE: Ammoniti: Sirri (VF), Figliomeni (C), Riggio (C), Statella (C). Recupero: 4′ st

MARCATORI: 19′ st Statella (C)

FRANCAVILLA – Il Catanzaro passa anche in Puglia, con un gran gol di Statella nel secondo tempo.

Inizio un po’ bloccato, anche a causa del terreno di gioco non proprio in buone condizioni. Gli ospiti ci provano al 12′ con un cross dalla trequarti di Statella; Favalli, libero a centro area, di testa spedisce fuori. Il Catanzaro ha in mano le redini del gioco, soprattutto sul lato di Statella, mentre la Virtus si difende e prova a ripartire con lanci lunghi. Le occasioni per le aquile non sono troppo nitide: al 24′ un colpo di testa di Maita bloccato facilmente da Nordi, poi un mancino di D’Ursi che costringe l’ex portiere giallorosso a deviare in corner. Sul finire del primo tempo ottima occasione per la Virtus, con Furlan che pressato da Partipilo regala palla a Sarao; l’eroe dei playout 2017 calcia di sinistro ma non inquadra la porta.

Nel secondo tempo è ancora il Catanzaro ad attaccare. Al 48′ un bel cross di Statella viene respinto da Vrdoljak appena prima che Ciccone possa avventarsi sulla palla. I giallorossi insistono e al 64′ arriva il vantaggio: Statella, il più vivace tra gli ospiti, si accentra e dal limite col sinistro batte Nordi. Guadagnato l’1-0 il Catanzaro prova ad abbassare i ritmi attraverso il possesso palla. Al 69′ Caporale cerca il pareggio con un tiro dal limite che però termina alto. Fischnaller al 76′ prova a raddoppiare ma il suo diagonale sibila di poco fuori. Inevitabilmente la Virtus si alza e lascia spazi nella propria metà campo. Il Catanzaro prova ad approfittarne nei minuti di recupero con Fischnaller che dal limite dell’area calcia fuori col destro.

Finisce dunque 0-1, vittoria meritata per il Catanzaro che prosegue il proprio filotto di risultati positivi.

Ungaro fa impazzire il “Granillo”: 3-2 della Reggina in rimonta sul Rieti

REGGINA – RIETI 3-2

REGGINA (4-3-3): Confente; Kirwan, Redolfi, Solini, Seminara (8’ st Mastrippolito); Zibert (28’ st Salandria), Petermann (14’ st Tassi), Franchini (14′ st Marino); Ungaro, Emmausso (1’ st Viola) , Sandomenico. In panchina: Licastro, Conson, Tulissi, Ciavattini, Pogliano, Navas, Bonetto. All.: Cevoli

RIETI (4-3-2-1): Chastre; Delli Carri, Gigli, Pepe, Dabo; Gallifuoco, Palma (35’ st Kean), Konate(21’ st Diarra); Maistro, Vasileiou (14’ st Cericola); Gondo. In panchina Costa, Venancio, Tommasone, Todorov, Gualtieri, Criscuolo. All.: Cheu

ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore

NOTE: Ammoniti: Solini (R), Seminara (R), Konate, MaistroRecupero: 0’pt, 6’st

MARCATORI: 4’ Gondo, 61’ Cericola, 72’ Sandomenico, 75’ Tassi, 96’ Ungaro

REGGIO CALABRIA – Rimonta spettacolare della Reggina che, sotto 0-2 a venti minuti dal termine, ribalta il risultato e infiamma il “Granillo”.

Inizia male la partita per i padroni di casa, che già al 4′ concedono un rigore per un fallo di Solini su Gondo. Lo stesso Gondo dal dischetto beffa Confente e sigla l’1-0. Il Rieti è padrone del campo e dopo il 20′, nel giro di dieci minuti, si vede annullare due gol per fuorigioco: prima con Maistro che appoggia in rete a pochi passi dalla porta, poi con Gondo che ribadisce in porta una ribattuta di Confente. Per la Reggina da segnalare solo un tentativo di Redolfi sugli sviluppi di un corner, salvato sulla linea da Dabo.

Il Rieti spinge anche nel secondo tempo e, dopo un gol divorato a tu per tu con Confente da Vasileiou, agguanta il raddoppio al 62′, con un tiro incrociato di Cericola che sbatte sul palo e va in porta. Pessima partita della Reggina fino a quel momento, senza alcun tipo di proposta di gioco. Al 72′ però Sandomenico batte Chastre e dimezza lo svantaggio. Un minuto più tardi Tassi firma il pari dopo un assist di Salandria. Il Rieti ora è alle corde e Viola, dopo una bella iniziativa di Sandomenico, ha la palla della rimonta, ma è troppo impreciso. E’ questione di minuti perché nel recupero, da un calcio d’angolo, Ungaro trova la traiettoria giusta e infila sul secondo palo.

Se gli ultimi minuti erano stati fatali con Catanzaro e Catania, stavolta regalano una gioia incommensurabile al pubblico amaranto. La squadra ha dimostrato carattere ed è un dato da cui ripartire con ottimismo verso il futuro.

Spettacolare 1-1 tra Catanzaro e Cavese

CATANZARO – CAVESE 1-1

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Riggio, Nicoletti, Iuliano (23′ st Repossi), De Risio (13′ st Kanoute) Favalli (14′ st Maita) Statella; Giannone (27′ st Eklu), Infantino, Fischnaller (14′ st Ciccone). In panchina: Elezaj, D’Ursi, Nikolopoulos, Mittica, Figliomeni. All.: Auteri

CAVESE (4-3-3): De Brasi; Palomqeue (23′ st Mincione) Inzoudine (15’st Licata), Manetta, Bruno (24′ st Silvestri); Lia, Migliorini, Favasuli; Rosafio (27′ st Bettini), Hatley, Tumbarello. In panchina: Bisogno, De Rosa, Fella, Buda, Logoluso,Agate, Dibari, Di Dato. All.: Modica

ARBITRO: Meleleo di Casarano

NOTE: Ammoniti: Palomeque (CV), Tumbarello (CV), Bettini (CV)

MARCATORI: 5′ st Heatley (CV), 22′ st Kanouté (CZ)

 

CATANZARO – Il Catanzaro non riesce a centrare la quinta vittoria consecutiva. La Cavese torna in Campania con un punto prezioso, guadagnato al termine di una partita vivace.

Gli ospiti infatti non si sono limitati a difendere, ma hanno provato a impensierire Furlan. La prima occasione difatti è degli ospiti, con Migliorini che, dopo una discesa sulla destra di Rosafio, sventaglia sul lato sinistro dell’area per Tumbarello. Il cross del numero quattordici sfila in area, dove Riggio riesce ad anticipare Rosafio pronto a deviare in rete. Al bell’intervento difensivo del centrale giallorosso risponde l’intercetto di Manetta, che al 10′ impedisce a Fischnaller di calciare da dentro l’area piccola. E’ una bella partita, giocata su ritmi piuttosto elevati. Al 16′ Lia libera in area Rosafio, il cui cross viene solo sfiorato da Heatley Flores a pochi passi dalla porta. Il Catanzaro risponde con una bell’incursione di Favalli che va via a Palomeque sulla sinistra e serve con un cross basso; Giannone però non riesce ad imprimere potenza al tiro e la difesa della Cavese spazza. Al 22′ grande occasione sull’asse Favasulli-Tumbarello, con quest’ultimo che entra in area palla al piede e calcia a botta sicura; Furlan salva il risultato.  Per il Catanzaro controbatte ancora Favalli, particolarmente incisivo. Bel filtrante di Fischnaller che lo manda in area a tu per tu col portiere. De Brasi si salva con una parata alla Garella, di tallone, negando la gioia del gol alle aquile.

Dopo un primo temo pirotecnico, la ripresa si apre col vantaggio ospite. Dialogo sulla destra tra Favasulli e Tumbarello, che crossa in mezzo per Rosafio; tiro ribattuto su cui si avventa Heatley che ribadisce in rete. Il Catanzaro si riversa in attacco, prima con un tiro forse deviato di braccio di Giannone, poi con un colpo di testa di Celiento. Al 57′ De Brasi salva ancora coi piedi su un tiro dal limite di Fischnaller. Il pareggio arriva dieci minuti più tardi, con una grande combinazione di catena sulla destra tra Maita, Ciccone e Statella. Quest’ultimo mette in mezzo nell’area piccola dove Kanouté appoggia in rete. Da segnalare sul finale un tiro pericoloso di piatto di Bettini, respinto con un colpo di reni da Furlan.

Al “Ceravolo” dunque termina 1-1. Un pareggio giusto, tra due squadre che non si sono risparmiate.

Cosenza all’ultimo respiro contro il Padova: decide Garritano al 94′

COSENZA – PADOVA 2-1

COSENZA (4-1-4-1): Perina; Corsi, Dermaku, Idda, Legittimo (8′ st D’Orazio); Mungo (8′ st Palmiero); Baez, Bruccini, Garritano, Tutino; Baclet (38′ st Perez). In panchina Cerofolini, Saracco, Di Piazza, Tiritiello, Schetino, Varone, Bearzotti, Anastasio, Pascali, Verna. All.: Braglia

PADOVA (4-3-1-2): Perisan; Cappelleti, Capelli, Trevisan, Zambataro; Mazzocco, Pinzi, Pulzetti; Belingheri; Chinellato (31′ st Guidone), Bonazzoli (42′ st Minesso). In panchina: Favaro, Merelli, Serena, Ceccaroni, Sarno, Marcandella, Cisco, Vogliacco, Della Rocca, Clemenza. All.: Foscarini

 

ARBITRO: Marini di Roma

NOTE: Ammoniti: Legittimo (C), Corsi (C), Capelli (P), Garritano (C). Espulso Mazzocco (P). Recupero: 1′ pt, 4′ st

MARCATORI: 27′ pt Bonazzoli (P), 14′ st Baclet (C), 49′ st Garritano (C)

 

COSENZA – E’ Luca Garritano l’uomo copertina del Cosenza contro il Padova. I veneti, in dieci per quasi tutto il secondo tempo, cadono vittime delle proprie amnesie difensive e lasciano per strada punti vitali per la salvezza.

Primi dieci minuti di studio tra le due squadre, col Padova che sembra più propenso a controllare il possesso, mentre il Cosenza crea densità al centro. La prima grande occasione però è per i lupi. All’ 11′ Baez sfonda a destra, guadagna il fondo, entra in area e disegna un bel pallonetto verso il centro. Il cross bacia la testa di Tutino che brucia Cappelletti ma la palla finisce di poco oltre la traversa. La partita non ha un padrone e il Padova ci prova solo con una punizione dal limite di Belingheri deviata in corner dalla barriera. Il vantaggio ospite difatti nasce da un episodio estemporaneo: al 26′ sugli sviluppi di un corner dalla sinistra Legittimo trattiene ingenuamente Cappelletti. Il movimento della maglia non mente: l’arbitro non può fare altro che assegnare il rigore. Dal dischetto Bonazzoli spiazza Perina e sigla il suo terzo gol stagionale. Da quel momento in poi il Cosenza si riversa nella metà campo avversaria. Al 32′ Baclet riceve in area un bel filtrante di Garritano e, in caduta, calcia sul primo palo. Perisan si distende e mette in angolo. Il Padova risponde con Mazzocco che passa in mezzo a due uomini sul limite destro dell’area ma si allunga troppo il pallone; Perina può intercettare. Al 36′ l’occasione più ghiotta della partita: Corsi pennella un bel cross dalla destra che cade nell’area piccola all’altezza del secondo palo; Garritano impatta di interno sinistro ma spara addosso a Perisan. Dopo un paio di tiri da fuori dello stesso Garritano e di Mungo si chiude un primo tempo in cui il Padova ha saputa capitalizzare un’ingenuità del Cosenza.

Il copione del secondo tempo non cambia. Troppo importante questo scontro diretto per il Cosenza che non può togliere il piede dall’acceleratore. Gli sforzi degli uomini di Braglia vengono premiati al 57′: Baez, forse il più attivo insieme a Garritano, converge da destra verso il limite dell’area. L’ex Fiorentina scarica su Bruccini che di prima imbuca in area per Baclet. Baez prosegue la corsa con un inserimento in area che Baclet prova a premiare con un colpo di tacco; l’intuizione è giusta, anche perché Mazzocco per impedire la triangolazione stende Baez in area. Rigore ed espulsione per il difensore biancorosso. Dagli undici metri si presenta Baclet che infila il pallone all’incrocio. Ovviamente il contesto favorisce il Cosenza, ancora più convinto nelle proprie intenzioni offensive. Il Padova si affida alla difesa e all’esperienza dei suoi uomini migliori. Proprio uno dei senatori però, Pulzetti, rischia di tradire Foscarini: su un cross di Baez dalla destra troppo alto per Baclet l’ex Livorno svirgola e restituisce il pallone al centravanti francese che, dal cuore dell’area, calcia di sinistro. Perisan ancora una volta è reattivo e alza sopra la traversa. Il Cosenza spinge e la pressione a dieci minuti dal termine quasi costringe Capelli all’autogol: Tutino da sinistra crossa per l’inserimento di Tutino e il difensore ospite per cercare l’anticipo quasi devia nella sua porta. Per sua fortuna la palla termina alta. All’84’ invece una palla rasoterra di Baez sfila pericolosamente dentro l’area senza che Perez e Tutino riescano ad arrivarci in tempo. L’occasione migliore però capita al 90′ sui piedi di Tutino. L’attaccante campano, inspiegabilmente smarcato all’altezza dell’area piccola, riceve un cross teso da destra di Palmiero. La sua girata sibila fuori a pochi centimetri dal palo. Sembra tutto finito per il Cosenza che però all’ultimo minuto di recupero sfrutta al meglio un angolo dalla destra. Anche stavolta la difesa del Padova è troppo distratta. Corner di Baez e Garritano, libero di colpire di testa, fa impazzire il “San Vito-Marulla”.

Vittoria meritata per il Cosenza che, pur con qualche imprecisione di troppo, ha sfruttato al meglio la superiorità numerica. I tre punti sono arrivati solo all’ultimo istante e per questo c’è bisogno di più lucidità sotto porta. In ogni caso vittoria vitale in uno scontro diretto per la salvezza.

 

 

 

Catanzaro padrone al “Ceravolo”: Reggina sconfitta 1-0

CATANZARO – REGGINA 1-0

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Figliomeni, Riggio; Statella (15′ st Nicoletti), Maita (22′ st De Risio), Iuliano, Favalli (16′ st Giannone); D’Ursi (14′ st Infantino), Ciccone (22′ st Fischnaller), Kanouté. In panchina: Elezaj, Mittica, Eklu, Nikolopoulos, Posocco, Repossi. All.: Auteri

REGGINA (4-2-4): Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito; Marino (41′ st Viola), Zibert; Tulissi (40′ st Tassi), Ungaro (13′ st Zivkov), Emmausso, Sandomenico (1′ st Franchini). In panchina: Licastro, Vidovsek, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Bonetto, Navas, Petermann. All.: Cevoli

ARBITRO: Annaloro di Collegno

NOTE: Ammoniti: Mastrippolito (R), Maita (C), Nicoletti (C), Kirwan (R). Recupero:

MARCATORI: 38′ st Infantino (C)

 

CATANZARO – Il Catanzaro mette la quarta. Proprio quando la partita sembrava stregata Saveriano Infantino, dalla panchina, decide il derby del “Ceravolo” e lancia i suoi nella corsa alla promozione.

Partita che inizia su buoni ritmi, entrambe le squadre non sembrano avere timori riverenziali. Per la Reggina ci prova Emmausso, con una conclusione dal limite bloccata da Furlan. Risponde Maita che però deve aggiustare ancora la mira e calcia fuori. Le squadre sembra vogliano correre, quindi i ritmi sono sostenuti nonostante il manto erboso non sia in perfette condizioni. Ovviamente, data la caratura tecnica superiore, il Catanzaro prova a mantenere di più il possesso, mentre la Reggina punta su attacchi più diretti e meno palleggiati. Al 20′ Celiento prova la sortita offensiva, ma Confente è attento e mette in angolo il suo tiro. Dal successivo corner nasce un tiro di D’Ursi che però finisce sul fondo. Qualche minuto più tardi annullato un gol a Kanouté: sulla transizione che lancia in porta l’ex Benevento Ciccone viene pescato in fuorigioco. Lo stesso Ciccone si rende pericoloso al 34′, ancora in contropiede, ma Confente, chiamato a riscattare l’errore contro il Catania, salva lo 0-0. Il portiere prende fiducia e al 40′ si esalta con una bella parata su Favalli.

Nel secondo tempo Catanzaro ancora più convinto alla ricerca del pari. Dopo due minuti conclusione deviata di Iuliana che bacia il montante. I giallorossi sono affamati, come dimostra la corsa sulla fascia di Kanouté, che al 53′ mette in mezzo per D’Ursi. Il suo tiro però viene deviato in corner. La Reggina si riaffaccia dalle parti di Furlan al 57′, con un tiro a giro di Ungaro che termina di poco alla destra del portiere. A mezz’ora dalla fine, in una situazione di stallo, Auteri gioca la carta vincente: Infatino ritorna in campo, per provare con la sua stazza a dare più presenza in area amaranto. Così, dopo una ventina di minuti senza troppe emozioni, ecco il vantaggio: cross dalla destra e gol di testa del bomber lucano. E’ la rete che decide la partita, dato che all’89’ Iuliano non riesce a superare Confente che copre bene la porta.

Quarta vittoria di fila per il Catanzaro e ultimi minuti ancora una volta fatali per la Reggina. Auteri in ogni conferenza stampa ha insistito sulla necessità di restare in partita per tutti i 90′ e, soprattutto, sull’importanza di Saveriano Infantino, che una volta tornato a pieno regime avrebbe garantito alla squadra doti fisiche che erano mancate in attacco. Così è stato e ora il Catanzaro può proseguire, sempre più convinto, il proprio percorso.