Tutti gli articoli di Emanuele Mongiardo

Il Catanzaro perde ancora, al Teramo basta Bombagi

CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro (39’pt Mittica); Celiento, Atanasov, Martinelli; Casoli (33′ st Tulli), Corapi (33’st Tascone), De Risio, Nicoletti (19’st Contessa); Giannone, Bianchimano, Statella (19′ st Fischnaller). In panchina: Riggio, Signorini, Novelli, Bayeye, Brugnano, Furina. All.: Grassadonia

TERAMO (4-3-1-2) : Tomei; Cancellotti, Cristini, Piacentini, Tentardini; Santoro, Arrigoni, Ilari (20’st Viero); Costa Ferreira; Berligea (6’st Magnaghi), Bombagi (34’st Soprano). All. Tedino. A disp: Valentini, Lewandowski, Florio, Soprano, Iotti, Cappa, Fiore

ARBITRO: Rutella di Enna

NOTE:  Ammoniti: Costa Ferreira (T), Tomei (T), Martinelli (C). Recupero 3′ pt, 4′ st

MARCATORI: 43′ pt Bombagi (T)

 

TERAMO – Ennesima prova incolore per il Catanzaro di Grassadonia, che perde con il Teramo e si fa scavalcare in classifica proprio dagli uomini di Tedino.

Nel primo tempo la squadra più ambiziosa e con le idee più chiare è quella locale. Il Teramo gira bene palla secondo i principi del proprio allenatore, cercando sempre il passaggio alle spalle delle linee avversarie. La difesa giallorossa fatica sia ad accorciare in avanti che a difendere la profondità. L’ex Ilari è il centrocampista più ispirato degli abruzzesi e imbuca in un paio di occasioni per Bombagi. La prima volta la punta dal centro sinistra spara alle stelle. Al secondo tentativo aggiusta la mira e punisce Posocco, entrato al posto di Di Gennaro per via di uno scontro di gioco. Il Teramo va negli spogliatoi in vantaggio, il Catanzaro termina il primo tempo senza nessun sussulto.

Anche la reazione del secondo tempo dei giallorossi è timida. Il Teramo progressivamente abbassa il baricentro e le aquile provano a costruire sulle catene laterali, ma raramentre riescono a liberarsi per il cross. Ancora più rari sono le conclusioni, interessante giusto quella di Corapi a metà ripresa. Sul finale entrano i nuovi acquisti Tulli e Contessa, probabilmente il migliore degli ospiti nonostante i pochi minuti giocati, che con un bel cross basso ispira un tiro dal cuore dell’area di Casoli – unica giallorossa – bloccato da Tomei. L’offensiva finale non sortisce effetti e anzi Magnaghi sfiora il 2-0 in contropiede. Termina così una delle peggiori partite stagionali del Catanzaro.

Il Catanzaro non decolla, il Monopoli vince in rimonta

CATANZARO – MONOPOLI 1-2

CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Celiento, Atanasov, Martinelli; Casoli, Corapi, De Risio, Nicoletti (8’st Statella); Giannone (9’st Bianchimano), Fischnaller (30’st Di Livio), Kanoute. In panchina: Mittica, Tascone, Riggio, Signorini, Novello, Bayeye, Mirarchi, Brugnano, Furina. All.: Grassadonia

MONOPOLI (3-5-2) : Antonino; Rota, De Franco, Maestrelli (27’st Tazzer); Hadziosmanovic (34’st Mariano), Carriero, Giorno, Piccinni, Donnarumma; Jefferson (43’st Cuppone), Fella. In panchina: Menegatti, Mercadante, Pecorini, Cuppone, Antonacci, Tuttisanti, Nina, Nanni. All.: Scienza

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido

MARCATORI:  33′ Fischnaller (C), 40’st Fella (M), 48′ st Cuppone (M)

 

CATANZARO – Non ce la fa a vincere con continuità il Catanzaro di Grassadonia. Il livello dell’avversario si alza e puntualmente la squadra del tecnico campano delude il pubblico giallorosso. Così, dopo una settimana ravvivata dagli acquisti di Atanasov e Corapi e dalle numerosi voci di mercato, arriva il campo a restituire l’immagina di una squadra svuotata di principi di gioco e contenuti tattici, quelli che l’avevano resa un’eccellenza della Serie C lo scorso anno senza bisogno di innesti sfarzosi.

Il Monopoli sembra avere un altro livello di organizzazione. Non è questione di mera intensità. I biancoverdi non corrono di più, semplicemente corrono meglio per via di un piano partita chiaro ed efficiente, con attacchi in ampiezza e inserimenti delle mezzali. Così al 10′ Hadziosmanovic riceve in corsa sulla fascia e mette in mezzo a rimorchio per l’inserimento di Piccini che colpisce un difensore da ottima posizione. Al 24′ un calcio d’angolo sibila in area e termina sul piede di Fella che costringe Di Gennaro al miracolo. L’azione si sviluppa e la palla arriva a Giorno che ci prova da fuori. Il suo tiro viene deviato e costringe Di Gennaro alla seconda parata prodigiosa in pochi secondi. Nonostante le occasioni, il primo gol è giallorosso, con Fischnaller che raccoglie una sponda aerea sulla destra e incrocia sul palo lontano.

Nel secondo tempo il Monopoli continua a provarci, fiducioso nella propria idea di gioco, ma non ci sono grandi occasioni. Entra Corapi e ci prova da fuori, ma la palla termina di poco a lato. Un minuto più tardi, all’80’, arriva il pareggio: Donnarumma pennella da sinistra un pallone che vola sulle teste della sfilacciata difesa catanzarese per terminare sul destro di Fella che di piattone supera Di Gennaro. Quando la partita sembra terminare con un altro mediocre pareggio, arriva la mazzata finale per Grassadonia: Corapi perde un contrasto a centrocampo e Fella lancia il neo entrato Cuppone che salta il portiere e appoggia in rete.

Una doccia di realtà, che premia la squadra con le idee più chiare.

La Reggina non muore mai, Bisceglie sconfitto al 98′

BISCEGLIE – REGGINA 1-2

BISCEGLIE (3-4-1-2) – Borghetto; Turi, Hristov, Diallo; Mastrippolito, Rafetraniana, Zibert (45’+1 st Abonckelet), Armeno; Romani; Ebagua (37′ st Montero), Gatto (21′ st Karkalis). In panchina: Casadei, Tarantino, Dellino, Camporeale, Longo, Murolo, Ferrante, Tessadri. All.: Mancini

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo (21′ ptRolando), Bianchi (1′ st Reginaldo), De Rose (12′ st Nielsen), Liotti (34′ st Bellomo); Sounas; Corazza, Sarao (12′ st Denis). In panchina: Farroni, Bresciani, Gasparetto, Rubin, De Francesco, Paolucci, Rivas. All.: Toscano

ARBITRO: Gualtieri di Asti

NOTE: Ammoniti: Zibert (R), Borghetto (B), Denis (R). Espulso Diallo (B)

MARCATORI: 14′ pt Ebagua (B), 43′ st Loiacono (R), 45’+5 Denis (R)

 

BISCEGLIE – Una vittoria frutto della perseveranza quella della Reggina, che piega il Bisceglie ben oltre il novantesimo e, come dice anche Toscano nel post gara, riattacca la spina dopo la brutta sconfitta di settimana scorsa.

Il terreno di gioco è a dir poco inadeguato per il calcio professionistico, più che in erba sembra un campo in terra battuta con qualche zolla verde qua e là. La tecnica della Reggina è limitata, così i padroni di casa partono meglio: colpiscono il palo con un colpo di testa di Ebagua e sfiorano il vantaggio con un tiro dal cuore dell’area di Romani. Il vantaggio dei pugliesi arriva al quarto d’ora. Ebagua raccoglie la sponda di Gatto e con un gran sinistro buca Guarna all’angolino basso.

Gli amaranto non riescono a creare e terminano il primo tempo senza occasioni significative. Così nella ripresa i ragazzi di Toscano provano ad aggirare la sterilità offensiva con i calci d’angolo. Da corner al 62′ nasce una situazione convulsa in area, con un tocco di mano da parte di un giocatore nerazzurro che spinge l’arbitro a indicare il dischetto. Corazza però non è freddo, si affida alla potenza e quasi spacca la traversa. I piazzati comunque restano l’arma migliore per i calabresi. Una punizione dalla trequarti all’87’ spiove sulla testa di Denis che serve Loiacono sul secondo palo. La ribattuta è piuttosto agevole e così la Reggina agguanta il pari. Ma non è finita. L’arbitro concede cinque minuti di recupero e all’ultimo istante, sempre da calcio d’angolo, un altro maldestro intervento di mani genera il secondo rigore per gli ospiti. Stavolta dagli undici metri si presenta Denis che non perdona.

Certe vittorie sembrano scritte nel destino e fanno parte di un piano più grande, che per la Reggina si chiama Serie A.

Il Catanzaro respira: Bisceglie sconfitto 2-1

CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Celiento, Riggio, Martinelli; Casoli, Maita, De Risio, Nicoletti; Giannone (17’st Mangni), Fischnaller (17’st Bianchimano), Kanoute. In panchina: Mittica, Tascone, Signorini, Novello, Di Livio, Bayeye, Mirarchi, Brugnano, Siracusa. All.: Grassadonia

BISCEGLIE (3-4-1-2) : Casadei; Turi, Hristov (39’st Romani), Piccinni; Mastrippolito, Zibert, Rafetraniana (39’st Abonckelet), Armeno; Gatto; Longo, Ebagua (30’st Montero). In panchina: Borghetto, Diallo, Tarantino, Zingrossi, Montero, Camporeale, Karkalis, Ferrante, Tessadri. All.: Mancini

ARBITRO: Maranesi di Ciampino

NOTE: Ammoniti: Rafetraniana (B), Riggio (C). Recupero 3′ st

MARCATORI: 43’pt Nicoletti (C), 6’st Giannone (C), 15’st Ebagua (B)

CATANZARO – Il Catanzaro rispetta i pronostici e si sbarazza del Bisceglie, sempre più lontano dalla salvezza diretta, mentre i giallorossi si mantengono saldi al sesto posto.

Il primo squillo è dei pugliesi, con un cross deviato che finisce sulla testa di Ebagua nel cuore dell’area. L’ex attaccante del Varese però è poco preciso e divora il vantaggio. Il Catanzaro risponde con un’incursione di De Risio che guadagna il fondo e serve a rimorchio Fischnaller che colpisce il lato esterno della rete. L’1-0 giallorosso arriva a pochi minuti dal termine del primo tempo. Fischnaller riceve un filtrante sulla destra e prova a servire sul lato opposto Kanouté. Il passaggio è fuori misura ma trova il sinistro di Nicoletti che calcia e grazie alla deviazione del difensore Turi trova il primo gol stagionale.

Nella ripresa il Catanzaro blinda il punteggio. Giannone si guadagna una punizione sul lato destro della trequarti. Lo stesso attaccante napoletano si incarica della battuta, colpisce l’ultimo uomo in barriera e infilza Casadei sul secondo palo. Quando la partita sembra tra le mani dei calabresi Ebagua si esibisce in una prova di dominio fisico: protegge palla in area, si gira in mezzo a due uomini e incrocia sul palo lontano per il 2-1. L’ultimo sussulto fa venire un brivido sulle spalle dei tifosi locali: Gatto batte una punizione dai venti metri, Di Gennaro respinge e Romani non è preciso sulla ribattuta. Termina secondo le aspettative una partita che il Catanzaro aveva l’obbligo di vincere.

Inizio d’anno infausto per la Reggina: la Cavese stravince 3-0

CAVESE (4-4-1-1): Kucich (15′ pt D’Andrea); Matino (34′ st Marzupio), Rocchi, Marzorati, Polito; Spaltro, Matera, Castagna (23′ st Bulevardi), Russotto; Sainz-Maza (34′ st De Rosa); Di Roberto (23′ st Favasuli). In panchina: Nunziata, D’Ignazio, Galfano, De Luca, Mirante. All.: Campilongo.

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Bertoncini, Rossi; Rolando (13′ st Sarao), Bianchi (21′ st Sounas), De Rose, Bresciani (1′ st Liotti); Rivas (1′ st Bellomo); Corazza, Reginaldo (1′ st Denis). In panchina: Farroni, Blondett, Gasparetto, Paolucci, Rubin, Mastour, Nielsen. All.: Toscano.

ARBITRO: Cudini di Fermo

NOTE: Ammoniti: Polito, De Rosa, Campilongo (C), Loiacono, Bertoncini, Bellomo (R). Recupero: 3′ pt, 4′ st

MARCATORI: 10′ pt Matera (C), 6′ st Di Roberto (C), 11′ st Spaltro (C)

 

CAVA DE’ TIRRENI – Rientro traumatico per la Reggina che all’esordio nel 2020 subisce la prima sconfitta stagionale ad opera della Cavese.

Il match inizia subito con i padroni di casa propositivi: al 9′ Russotto apparecchia per Matera che dal limite costringe Guarna a mettere in angolo. Sono le prove generali per l’1-0. Matera infatti dopo neanche un minuto riceve dai venticinque metri e scarica un missile terra aria che sbatte sulla traversa e si infila alle spalle del portiere. Un gol pazzesco che chiama la Reggina alla risposta: Corazza riceve un bel traversone a rientrare in area e di testa costringe Kucich al miracolo. Sulla ribattuta di un altro attaccante amaranto è Polito a salvare il vantaggio. Alla mezz’ora ancora Corazza riceve un bell’assist a giro oltre la linea ma la sua incornata termina di poco a lato.

L’inizio della ripresa però segue la stessa falsariga dei primi minuti di inizio gara. Russotto innesca Spaltro che, senza la possibilità di concludere verso lo specchio della porta, a tu per tu con Guarna conduce e si fa atterrare dal portiere. Dagli undici metri Di Roberto trasforma il 2-0. Cinque minuti dopo arriva il colpo del definitivo KO. Di Roberto va via a sinistra e calcia forte in mezzo. Guarna non è irreprensibile in uscita e la palla carambola su Spaltro che devia in rete. A poco valgono i tentativi di Bellomo e Sounas, che non inquadrano di poco la porta. La Reggina torna a casa con un 3-0 ma con tanti gol sbagliati, che possono dare comunque fiducia a Toscano per quanto riguarda la produzione offensiva.

Catanzaro poco ispirato, il Catania supera il turno di Coppa Italia

CATANZARO – CATANIA 0-1

 

CATANZARO (3-5-2) : Di Gennaro, Riggio, Martinelli, Nicoletti, Statella, Tascone, Maita, De Risio (17’st Giannone), Favalli, Kanoute (dal 17’st Bianchimano), Fischnaller (40’st Mangni). In panchina: Mittica, Urso, Elizalde, Novello, Di Livio, Figliomeni, Risolo, Casoli,, Bayeye. All.: Grassadonia

CATANIA (3-4-1-2) : Martinez; Silvestri, Esposito, Pinto; Biondi (18’st Sarno), Calapai, Rizzo, Dall’Oglio; Mazzarani (37’st Mazzarani); Curiale (17’st Catania), Di Molfetta (36’st Marchese). In panchina: Furlan, Noce, Bucolo, Saporetti, Marchese, Llama, Barisic, Fornito, Biagianti, Carboni. All.: Lucarelli

ARBITRO: Miele di Nola

NOTE: Ammoniti: Fischnaller (CZ), De Risio (CZ), Martinelli (CZ), Riggio (CZ)

MARCATORI: 31′ st Biagianti (C)

 

CATANZARO – Termina in casa col Catania il cammino in Coppa Italia del Catanzaro, in una stagione che diventa sempre più grigia partita dopo partita.

Il “Ceravolo” è quasi vuoto per via di una squadra e una proposta di gioco incapaci di generare entusiasmo e probabilmente ai siciliani non pesa il fattore campo. Al quarto d’ora Curiale imbeccato in profondità entra in area ma il suo tiro viene respinto da Di Gennaro sul primo palo. Verso la mezz’ora i giallorossi passano in vantaggio con un colpo di testa di Kanouté sugli sviluppi di una punizione, ma l’arbitro giustamente annulla per un fallo di Riggio.

La partita non si rallegra neanche nel secondo tempo. Fischnaller mette in mezzo un bel pallone che Tascone al volo spedisce fuori. Il Catania risponde con un colpo di testa dal cuore dell’area di Silvestri che termina alle stelle. A quindici dal 90′ arriva il gol che decide la contesa. In una partita dai pochi contenuti tecnici, in cui la manovra delle squadre è stata farraginosa, l’episodio decisivo non poteva che giungere da un calcio piazzato. Una punizione da destra genera confusione nell’area giallorossa. La palla, dopo un salvataggio di un difensore sulla linea, arriva sui piedi di Biagianti che firma l’1-0. Il Catanzaro termina il proprio percorso in Coppa con una prestazione coerente con la propria stagione.

Il Catanzaro sconfigge il Picerno al fotofinish

CATANZARO – PICERNO

CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Signorini (25’st Favalli), Riggio, Martinelli; Statella, Maita, Tascone (34’st Risolo), Nicoletti; Giannone (25′ st Di Livio), Fischnaller (34’st Mangni), Kanoute (12’st Bianchimano). In panchina: Mittica, Adamonis, Elizalde, Novello, Figliomen, Casoli, Bayeye. All.: Grassadonia

PICERNO (3-4-3) : Pane, Caidi, Fontana, Bertolo (21’st Priola); Melli (18’st Vanacore), Kosovan (39’st La Vigna), Vrdoljak, Calamai, Guerra; Santaniello, Nappello (18’st Calabrese). In panchina: Fusco, Esposito, Cavagnaro, Ruggieri, Donnarumma, Sparacello, Montagno. All.: Giacomarro

ARBITRO: Panettella di Gallarate

NOTE: Ammoniti: Kosavan (P), Fontana (P), Signorini (C). Espulso Vanacore (P)

MARCATORI: 45′ st Martinelli

 

CATANZARO – Ritorna alla vittoria il Catanzaro di Grassadonia, che grazie a un guizzo di Martinelli sconfigge il Picerno negli istanti finali della gara.

I giallorossi cambiano modulo e passano dal 3-5-2 al 3-4-3. Scelta offensiva che paga i suoi dividendi dopo due minuti, quando un colpo di testa di Giannone colpisce il braccio di un difensore e provoca rigore per le aquile. Lo stesso Giannone però è poco freddo dal dischetto e spara centrale addosso al portiere. Gran serata per Pane, l’estremo difensore, decisivo in un paio d’occasioni anche su Fischnaller.

L’attaccante altoatesino però ci mette del suo e dopo un bello scambio con Kanouté a inizio secondo tempo, dal cuore dell’area calcia piano e sul piede di Pane. Poco più tardi la mira migliora ma Pane si allunga e con uno straordinario colpo di reni mette in corner. Nei minuti finali Bianchimano di testa sfiora l’incrocio dei pali. I presenti al Ceravolo sembrano rassegnati al pareggio, ma al 91′ uno schema su palla da fermo permette a Favalli di condurre fino all’area. La difesa si aspettava il cross e rimane bassa e passiva. Favalli serve a rimorchio Martinelli che calcia sotto al sette. Termina quindi col risultato più giusto una partita dominata dai giallorossi.

La Reggina non muore mai, vittoria nel recupero sulla Sicula Leonzio

SICULA LEONZIO – REGGINA 1-2

SICULA LEONZIO (3-5-2): Nordi; Sosa, Petta, Tafa; Bariti, Palermo, Magelaitis, Maimone, Sabatino; Bollino (16′ st Vitale), Scardina (42′ st Lescano). In panchina: Polverino, De Rossi, Ferrini, Cozza, Esposito, Sicurella, Terranova, Grillo, Governali. All.: Bucaro.

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Blondett, Bertoncini (26′ st Reginaldo), Rossi; Garufo, De Rose, Bianchi (13′ st Sounas), Rubin (13′ st Rolando); Bellomo (13′ st Rivas); Corazza (34′ st Paolucci), Denis. In panchina: Farroni, Salandria, Mastour, Gasparetto. All.: Toscano.

ARBIRTRO: Colombo di Como

NOTE: Ammoniti: Petta (S), Nordi (S), Bucaro (S), Garufo (R), Rolando (R). Espulso Sosa (S). Recupero: 5′ st

MARCATORI: 18′ st Scardina (S), 20′ st Denis (R), 45’+4 st Reginaldo (R)

 

LENTINI – Quando ormai la striscia di vittorie della Reggina sembrava terminata, una zuccata di Reginaldo ridà i tre punti agli amaranto: l’epilogo di una partita mozzafiato per i tifosi calabresi, vinta quando ormai non ci credeva più nessuno.

Gli uomini di Toscano rispettano i pronostici e provano a imporsi da subito. Al 26′ Corazza sfiora un gol su un bel traversone di Garufo verso il secondo palo. I siciliani rispondono con un colpo di testa di Petta che Guarna blocca allungando il braccio destro. Sul finale di tempo Denis è poco preciso di testa e spedisce alto dal cuore dell’area.

La ripresa si apre con un pallone sanguinoso perso dagli ospiti a metà campo.

Palermo si invola in contropiede e impegna severamente Guarna. Poco dopo la mezz’ora accade l’imponderabile: Bariti si incunea in area e viene steso. Rigore ineccepibile che Scardina trasforma. Passano un paio di minuti e arriva il pari: Rivas pennella sul secondo palo dove German Denis si fa trovare puntuale per il colpo di testa vincente. La Reggina è famelica e prova a ribaltare la gara. Rivas ha una buona occasione all’80’, ma giunto in area cincischia col pallone. Al 90′ un’intervento quasi criminale su un contrasto aereo costa il rosso a Sosa e così i calabresi ci credono nonostante il poco tempo a disposizione: Denis si trasforma in rifinitore e innesca la capocciata di Reginaldo che manda in paradiso i tifosi e la Reggina a più dieci dalle inseguitrici-

Derby senza padrone: Vibonese e Catanzaro si fermano sullo 0-0

VIBONESE – CATANZARO 0-0

VIBONESE: Mengoni, Altobello, De Col (11’st Ciotti), Redolfi, Tito (11’st Mahrous), Pugliese, Prezioso, Tumbarello (34’pt Rezzi), Berardi, Bubas (11’st Petermann), Emmausso (11’st Malberti). A disposizione di mister Modica: Greco, Bernardotto, Prezzabile, Allegrett, Napolitani, Raso, Taurino.

CATANZARO: Di Gennaro, Martinelli, Riggio(40’st Statella), Signorini, Favalli (35′ Nicoletti), De Risio (8’st Maita), Tascone, Di Livio (8’st Nicastro), Giannone, Kanoute, Fischnaller. A diposizione del mister Grassadonia: Mittica, Adamonis, Urso, Elizalde, Bianchimano, Figliomeni, Risolo, Bayeye.

ARBITRO: Ricci di Firenze

NOTE: Ammoniti: Redolfi (V), Fischnaller (C), De Risio (C), Martinelli (C), Nicastro (C), Tascone (C). Espulso Prezioso (V)

 

VIBO VALENTIA – Al Catanzaro non basta neanche la superiorità numerica per piegare la Vibonese.

Termina così 0-0 il derby recuperato questa sera al “Luigi Razza” di Vibo Valentia.

Una partita in cui i rossoblu, sulla carta, sono la squadra più offensiva, mentre Grassadonia dovrebbe partire in maniera più accorta. I padroni di casa in effetti già dopo tre minuti hanno un’ottima occasione, con Tumbarello attivato da un rimpallo che calcia di poco a lato. I giallorossi creano densità e provano a ripartire soprattutto sul lato di Favalli e Kanouté. Le aquile intorno al 20′ partono in transizione e raggiungono l’area, Kanouté viene steso e chiede il rigore ma l’arbitro è impassibile. Alla mezz’ora però l’episodio che dovrebbe inclinare la partita verso gli ospiti: Prezioso colpisce Favalli a palla lontana e Ricci non può fare altro che estrarre il rosso.

Nel secondo tempo finalmente arriva la prima occasione per i ragazzi di Grassadonia, con Nicastro che non arriva di poco sul cross di Giannone.

Gli ospiti girano palla ma hanno difficoltà a generare. Kanouté raccoglie una palla respinta dalla difesa e calcia alto. Negli ultimi minuti Giannone calcia in porta, Nicastro ha la maldestra idea di mettere il piede su una palla destinata alla rete e difatti fa annullare il gol dei giallorossi. Termina così un derby senza particolari picchi, dove il Catanzaro ha avuto poco coraggio e poche idee, mentre la Vibonese ha saputo limitare i danni.

La Reggina vince senza sosta: cade anche la Viterbese

REGGINA – VITERBESE 1-0

REGGINA (3-5-2): Guarna; Loiacono, Bertoncini, Rossi; Garufo, De Rose, Bianchi (1′ st Sounas), Rolando (39′ st Paolucci); Bellomo (20′ st Rivas); Reginaldo (1′ st Denis), Corazza (20′ st Doumbia). In panchina: Farroni, Geria, Salandria, Blondett, Mastour, Gasparetto, Rubin. All.: Toscano

VITERBESE (3-5-2): Vitali; Markic, Atanasov, Baschirotto; De Giorgi, Besea, De Falco (25′ st Bensaja), Bezziccheri (25′ st Sibilia), Urso (11′ st Bianchi; (42′ st Molinaro); Pacilli (25′ st Culina), Volpe. In panchina: Pini, Antezza, Milillo, Simonelli. All.: Calabro

ARBITRO: Perenzoni di Rovereto

NOTE: Recupero: 5′ st. Ammoniti: Bezziccheri (V), Besea (V), De Falco (V), Atanasov (V), Volpe (V), Vitali (V), Garufo (R), Loiacono (R), Bertoncini (R), Sounas (R)

MARCATORI: 41′ st Denis (R)

 

REGGIO CALABRIA – Non finisce più il filotto di vittorie della Reggina di Toscano. Per la decima volta consecutiva gli amaranto si prendono l’intera posta, dopo aver piegato un avversario di livello come la Viterbese.

I padroni di casa partono senza remore alla ricerca dei tre punti. Reginaldo all’8′ conduce la transizione e arma il sinistro di Corazza, che però termina alto. La Viterbese regge l’impatto e non cede neanche quando Garufo ci prova con un bel tiro al volo da fuori area.

La difesa laziale sembra impermeabile. La Reggina continua a provarci con tiri da fuori. All’inizio della ripresa Denis tiene in scatto la retroguardia avversaria e appoggia a rimorchio a Bellomo che sfiora il palo. Per gli ospiti Volpe spreca un buon contropiede. Il risultato sembra destinato allo 0-0, ma a cinque minuti dalla fine Paolucci, innescato da un lancio, viene steso in area dal portiere. Rigore per i calabresi che “El Tanque” Denis non sbaglia. La Reggina porta a casa una delle vittorie più sofferte dell’anno.