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Cosenza, il pagellone finale

DSC_1874Ravaglia voto 8,5: inizia bene sbarrando la strada a Salernitana e Foggia, crolla a Barletta, si fa male, rientra prendendone tre a Reggio, si fa trovare impreparato sul tiro di Bombagi che regala i tre punti alla Juve Stabia e l’esonero a Cappellacci, arriva Roselli, sfodera una gran prestazione a Lecce, sbarra la strada a Corona inchiodando il risultato sullo 0 – 0 col Messina e da lì diventa uno dei migliori della squadra che si salva meritatamente. Da ricordare anche i due rigori parati con la Reggina in Coppa Italia.


DSC_0677Saracco voto 7,5: 
viene gettato tra i titolari per la prima volta contro la Lupa Roma e l’esordio non è dei migliori, con il gol preso da Perrulli che vale il 2 – 0 per i capitolini. Un’uscita a vuoto a Caserta, porta inviolata col Catanzaro e poi torna in panca, ma ricomincia a vedere il campo con la Coppa Italia, mantenendo inviolata la porta contro Juve Stabia e Pontedera con due grandi prestazioni. Ancora un’ottima partita nella semifinale di ritorno e poi la vittoria a Como, dove si supera sul tiro di Le Noci che avrebbe potuto riaprire la partita; ancora protagonista contro il Martina Franca, conclude la stagione subendo quattro gol a Melfi.

DSC_2019Ciancio voto 8,5: arriva con tutti i crismi del grande campione ma si fa buttare fuori all’esordio con la Salernitana, e tra Barletta e Lupa Roma non è che faccia meglio. Risorge con Roselli ma, paradossalmente, dà il meglio di sé quando, per l’emergenza difesa, viene spostato a sinistra e Corsi prende il suo posto sull’altra fascia, guadagnandosi la riconferma a suon di chilometri percorsi e sigillando la vittoria della Coppa Italia con il gol che decide la finale di ritorno.

Zanini voto 6,5: viene quasi scartato a priori da Cappellacci che chiede due terzini di livello, all’arrivo di Roselli viene lanciato titolare contro il Lecce a fare il quinto di centrocampo. Mostra buone doti anche quando viene schierato terzo d’attacco contro la Reggina in Coppa, ma bisognerebbe vederlo meglio per giudicarlo.

DSC_1600Tedeschi voto 9: stagione da incorniciare per un difensore che con questa categoria c’entra ben poco: tra i pochi a salvarsi nel disastroso inizio di stagione, prima con Magli e poi con Carrieri blinda la difesa e fa cambiare passo alla squadra dopo la sconfitta di Catanzaro.

Carrieri voto 8,5: dopo due anni passati prevalentemente in tribuna ed al passo d’addio durante il mercato di gennaio, viene riscoperto nel momento dell’emergenza, giocando uno
spezzone di gara a Castellamare in Coppa e prendendo così un buon ritmo partita; mostruoso contro il Pontedera, dopo l’infortunio di Magli è titolare con Tedeschi e diviene perno della difesa, centro di una squadra imbattuta per due mesi circa.

 

DSC_0586Blondett voto 7,5: inizia in coppia con Magli ma nelle prime partite non è proprio tra i migliori in campo, benché spesso abbia la fascia di capitano al braccio. Si accomoda in panchina spesse volte con Roselli, che lo schiera da terzino quando Sperotto è out e Zanini non offre le giuste garanzie; infortunatosi a Catanzaro, rientra per il finale di stagione, disputato su discreti livelli.

Magli voto 8: in coppia con Blondett nelle prime giornate non fa bene, meglio con Tedeschi, insieme al quale regge per un discreto numero di partite. Difensore goleador – 3 marcature in stagione, tutte nella prima parte – subisce un infortunio che lo costringe
a restare fuori per lungo tempo, ma al rientro trova un insostituibile Carrieri a sbarrargli la strada.

Serpieri voto 6: arriva a gennaio da capitano della Lazio, gioca qualche spezzone di gara causa recupero dall’infortunio al crociato, col Pontedera fa faville e poi si rompe di nuovo, restando out fino a fine stagione.

DSC_1766Corsi voto 9: l’emblema, l’immagine, la fotografia di questo Cosenza tutto cuore, grinta, sudore e muscoli: uno che lo stemma dei Lupi l’ha cucito nell’anima, che ha rinunciato ad offerte più allettanti perché questa maglia è per lui un’altra pelle: tra i migliori quando viene spostato quarto in difesa, è anche tra i pochi a dannarsi l’anima nel periodo più nero della stagione, quando solo lui, Calderini e Criaco salvavano una nave che rischiava di sprofondare da un momento all’altro.

Sperotto voto 6,5: visto troppo poco per essere giudicato in modo decente, ha mostrato – nelle poche partite giocate – una capacità offensiva fuori dalla categoria.

 

Criaco voto 8,5: inizia nel suo ruolo di mezzala con Cappellacci, messo a tre, DSC_0649e recupera palloni a servizio dei Lupi quando nessuno sembrava avesse voglia di correre e sudare. All’arrivo di Roselli si accomoda in panchina, tanto da meditare il trasferimento a Teramo: invece stringe i denti e sposa, ancora una volta, la causa della città che l’ha abbracciato, rilanciato, amato, e ringrazia con il gol della vittoria contro il Pontedera al San Vito e quello che apre le danze a Como: due magie firmate Ciri, il reggino adottato dai Bruzi.

Fornito voto 7: scartato da Cappellacci nelle prime partite, fa vedere DSC_0811sprazzi di bel calcio nella sconfitta patita a Caserta e nel pareggio col Catanzaro; tra i pochi a salvarsi nella debacle di Reggio, con la Paganese prova ad ingegnarsi ma sfiora soltanto il gol, che arriva con la Vigor, un cioccolatino su punizione da incorniciare: peccato che da lì, più o meno, inizi il calvario del giovane napoletano, difficile da incamerare nel 4 – 4 – 2 di Roselli e spesso lasciato in panchina, in quanto poco adatto al ruolo dell’esterno – ed anche a quello dell’interditore. Con un cambio modulo potrebbe tornare utile l’anno prossimo?

DSC_0516Arrigoni voto 8,5: ad inizio anno sembrava di vedere la fotocopia di Michele Castagnetti, mediano d’impostazione dai piedi fatati lasciato partire troppo presto la scorsa stagione: nel gioco di Cappellacci, che non prevedeva lanci lunghi, i piedi dell’ex Pavia non erano la materia prima: l’arrivo di Roselli ci ha fatto riscoprire un giocatore essenziale per il centrocampo rossoblu’, un metronomo che ha fatto faville in coppia con Caccetta e che sarà rossoblu’ ancora per lungo tempo – si spera.

Caccetta voto 9: arriva in sordina ad ottobre, scarto di Bovo che DSC_2035predilige il progetto Salernitana, e recuperato dall’infortunio al ginocchio: prende posto in mezzo al campo e lì dimostra la sua caratura da giocatore di altro livello, padrone del campo ed autore di giocate che qualunque allenatore vorrebbe. Durante il mercato di gennaio le sirene della Juve Stabia rischiano di farlo cedere, e gioca alcune partite sotto i suoi standard: dopo il Catanzaro risorge con le reti a Reggina e Matera che lo incoronano sovrano del cerchio di mezzeria del San Vito.

Statella voto 9: giunge a gennaio dalla Pro Vercelli e subito Roselli, che si fida più di lui che della sua ombra, lo getta in campo dimostrando DSC_1399all’intera città di aver fatto un acquisto che è un lusso per la Lega Pro: passo rapido e corsa illimitata, subisce il j’accuse dell’intera città per aver fallito il gol del vantaggio a Catanzaro, ma si fa perdonare con la terza marcatura a Como, impreziosita da un fallo di mano che l’arbitro non nota. Anche lui sarà rossoblu’ la prossima stagione e – si spera –  per molte altre a venire.

Tortolano voto 7,5: scartato a priori da Cappellacci, con Roselli vede il campo un po’ più spesso, fino ad arrivare al primo gol in stagione – un rimpallo rocambolesco contro l’Ischia all’andata – e ad una partita vinta DSC_0068quasi da solo, con una doppietta regalata al San Vito contro l’Aversa Normanna. Si accende però a luce alterna, e per questo subisce il contraccolpo al momento dell’arrivo di Statella, che lo rilega spesso in panchina; suda però la maglia e si scioglie in lacrime – così come Corsi – dopo la sconfitta a Catanzaro.

Calderini voto 8,5: inizia la stagione con quattro marcature in dieci partite, nelle uniche partite – derby e Salerno a parte – in cui il Cosenza riesce a portare a casa punti; arriva Roselli e lui rimane perno della DSC_0128squadra, poi le sirene salentine ed un momento di bassa forma che dura fino al Matera, squadra che soffre da morire i contropiedisti come Elio, che infatti si guadagna e trasfora il rigore dell’uno a zero; poi meraviglioso gol contro il Lecce e altre buone prestazioni, fino alle panchine finale e ad un addio che sembra ormai inevitabile e scontato, con tanti rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato: chiude la stagione a quota nove segnature, ad un passo dalla doppia cifra.

De Angelis voto 9: meriti, solo meriti per il Capitano, rientrato in DSC_1308campo col Catanzaro, accantonato da Roselli per lungo tempo e poi rilanciato con la Casertana, con tanto di fascia al braccio, transitata per Blondett e Caccetta prima di giungere – giustamente – sul braccio di chi questa maglia la onora fino all’ultimo, nonostante l’anagrafe non menta e nonostante un ginocchio distrutto lo scorso anno. Sigla quattro reti in Coppa e ne diventa il capocannoniere, alzandola al cielo nella magica notte del 22 Aprile.

DSCF2183Cori voto 8: un centravanti così è sempre stato il sogno di molti degli addetti ai lavori rossoblu’: sgomita, crea spazi e – qualche volta, molto raramente – la butta anche dentro: il punto è che il gioco di Cappellacci non fa per lui, ragion per cui – doppietta di Matera a parte –  trova solo fischi. Anche lui vive il suo momento migliore con Roselli, finché non si becca – forse per troppo attaccamento alla causa – le sei giornate di squalifica che mandano in campo Cesca, risultato spesso tra i migliori: al suo rientro non trova più il posto fisso e deve lottare per riprenderselo, ma gli errori contro Aversa e Benevento che costano – a conti fatti – il nono posto ai Lupi pesano.

Cesca voto 8,5: arriva in punta di piedi e bersagliato dal San Vito, che lo addita come causa DSC_0530della prossima partenza di Manolo Mosciaro: lui cerca di prendersi le opportunità date, ma sbaglia in continuazione – errori sottoporta con la Salernitana in Coppa ed in Campionato, errore a Castellamare in Coppa – finché non arriva la squalifica di Cori, trova il campo con più frequenza e diviene pupillo dello stesso pubblico che prima lo beccava: tre assist per lui in finale di andata, un delirio e riconferma guadagnatissima per una metà di stagione davvero positiva.

DSC_0531Roselli voto 9: quando giunge all’ombra del Castello si presenta senza chiedere acquisti e dicendo che “I miei giocatori sono i migliori del mondo, non sono un mago ma proverò a fare di tutto per salvare la squadra”. Il miracolo è riuscito, anche doppio, con la vittoria del primo – storico – trofeo nazionale per una squadra calabrese: meritatissima la riconferma, ma ora si punta più in alto, molto più alto.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo
Ph: Ludovica Scalzo

Cosenza, il primo tassello è Caccetta

DSC_2035Con una nota giunta in redazione nel pomeriggio, il Cosenza ha comunicato di aver raggiunto l’accordo per un biennale con il centrocampista ex Trapani Cristian Caccetta, classe ’87, giunto in Calabria nell’ottobre 2015, sotto l’egida di Cappellacci, e divenuto uno dei punti cardini della formazione capace di salvarsi e di portare a casa la Coppa Italia Lega Pro: il contratto siglato dalle parti lega il giocatore alla società di Guarascio sino a giugno 2017.

Ph: Ludovica Scalzo

Ottoetrenta premiato alla serata di fine anno del Cosenza Calcio

DSC_0492Ieri sera, al CineTeatro Tieri (ex Cinema Italia), si è ufficialmente chiusa la stagione del Cosenza Calcio, con la squadra quasi al completo – assente il solo Ravaglia – che ha salutato la città con la Coppa Italia Lega Pro conquistata quest’anno in bella mostra. Durante la serata è stato anche riservato un momento a tutti coloro che hanno seguito la squadra durante tutta questa stagione, fossero essi giornalisti od operatori fotografici, premiati con un omaggio della società: tra i premiati, anche il corrispondente di 8@30 Francesco La Luna e l’operatrice fotografica Maria Celeste Cupo.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Melfi – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Saracco voto 5,5: incolpevole sui quattro gol e preciso nelle occasioni in cui è chiamato in causa, rischia grosso sbagliando un’uscita su Caturano lanciato in porta.

DSC_0575Zanini s.v.: quando gioca lui dalle sue parti si vedono poco o niente. [Dal 38′ pt Chidichimo, voto 4,5: sarà stata l’emozione, ma la prestazione del giovane ragazzo rossoblu’ è stata pessima, con continui buchi lasciati agli avanti del Melfi ed una colossale dormita sulla rete del raddoppio casalingo]

Tedeschi voto 6: in una giornata in cui la difesa sbanda in toto, lui la salva in un paio di occasioni, chiudendo su Caturano che stava già per esultare dopo l’uscita a vuoto di Saracco.

Magli voto 5: sonnecchia clamorosamente sull’errato retropassaggio di Ciancio che dà il là al 3 a 1 dei padroni di casa, passeggiando mentre osserva Caturano andare in porta.

DSC_0606Ciancio voto 5: ottimo in fase offensiva, ha sul groppone la spada di Damocle dell’errore sul terzo gol lucano. Si riscatta segnando il gol che fissa il risultato sul 4 – 3

Criaco voto 6: ordinato e pulito, arriva in tempo su tutti i palloni e mette in mezzo un paio di cross non proprio facili per la retroguardia avversaria.

Arrigoni voto 6,5: costruisce una mole di gioco industriale e dispensa corner pericolosi per tutta la ripresa.

Fornito voto 5,5: ennesima prova insufficiente per il furetto di Trebisacce che vede il suo futuro sempre più DSC_0593lontano da Cosenza. [Dal 6′ st Tortolano, voto 6,5: entra bene in partita e fa male alla retroguardia di casa con la sua velocità palla al piede]

Statella voto 7: indemoniato. Sigla il vantaggio, fornisce l’assist per il gol di De Angelis direttamente da rimessa laterale e tiene in apprensione i diretti avversari.

De Angelis voto 7: questo giovane di 34 anni continua a stupire tutti, ed anche oggi tiene a galla la propria squadra con un mestiere che solo un uomo di esperienza come Gianluca può avere.

Cesca voto 6: l’uomo che serve lì davanti per mettere in difficoltà gli avversari e renderli nervosi. [Dal 14′ st DSC_0598Calderini, voto 6,5: sfiora due volte il gol e dà brio alla manovra offensiva dei Lupi, congedandosi molto probabilmente dal suo pubblico con una prestazione alla quale è mancato solo il gol]

Roselli voto 6: chiude con una sconfitta una stagione che lo ha visto trionfare in Coppa Italia ed avere ragione su più fronti. Resterà a Cosenza? Sicuramente. Saprà fare meglio? Vedremo.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Pirotecnica a Melfi, ma il Cosenza si brucia

Il Cosenza chiude con una rocambolesca e non meritatissima sconfitta in quel di Melfi una stagione che lo ha visto DSC_0587salvarsi con quattro giornate di anticipo e portare a casa la Coppa Italia Lega Pro; mancato, invece, il terzo obiettivo, ovvero l’accesso alla TIM Cup, causa proprio la sconfitta odierna in Basilicata.

Roselli deve far fronte a numerose assenze e schiera una formazione molto rimaneggiata: Saracco tra i pali, da destra a sinistra prendono posto davanti a lui Zanini, Tedeschi, Magli, Ciancio, al centro del campo – nello stesso ordine – Criaco, Arrigoni, Fornito e Statella, in avanti De Angelis supporta Cesca.

Al minuto 11 Cosenza in vantaggio: Statella punta un avversario all’interno dell’area di rigore, si sposta leggermente e
DSC_0598calcia sul primo rasoterra trovando impreparato Gagliardini. Al minuto 17 rete annullata al Cosenza: Arrigoni batte una punizione dalla trequarti campo destra, di testa Magli impegna Gagliardini, sulla ribattuta De Angelis appoggia in rete ma l’arbitro annulla per una posizione dubbia segnalata dall’assistente. Per assistere ad un’azione degna di nota bisogna attendere il pari del Melfi al 34′, con Caturano che prende palla al limite e si gira in un fazzoletto, sparando un siluro a mezz’altezza incrociato sul palo sinistro sul quale nulla può Saracco, che controlla la punizione dal limite calciata da Nappello due minuti dopo. All’ultimo minuto Lucaniin vantaggio: Agnello sbaglia un tiro che diviene un assist per Fella, che anticipa il neoentrato Chidichimo, elude l’intervento in uscita di Saracco ed infila il 2 – 1.

Inizia la ripresa ed il Melfi si porta subito sul 3 – 1: Ciancio sbaglia il retropassaggio, Magli si addormenta e Caturano,
DSC_0647saltato Saracco, deposita in rete. Il Cosenza non si arrende ed al 15′ accorcia le distanze con De Angelis, che colpisce di testa su rimessa laterale lunga battuta da Statella e la piazza sul palo lungo. Dopo una quindicina di minuti in cui i giocatori di casa restano a terra per buona parte del tempo, prima Caturano non approfitta di uno svarione di Saracco con Tedeschi che salva sul tiro del bomber lucano, poi Calderini manda il pallone di testa a lato di un metro, sfiorando il gol anche al 35′ con un insidioso diagonale che sfiora il palo e con un pallonetto ad anticipare Gagliardini che termina di un soffio sulla traversa. Dopo un assalto durato praticamente mezz’ora, il Melfi cala il poker  con un eurogol di Tortori che, assistito da Caturano, la piazza a giro sul secondo battendo ancora una volta Saracco; due minuti dopo Ciancio sfrutta un’uscita a vuoto di Gagliardini e spedisce in rete.

Il Cosenza termina dunque al decimo posto in classifica, togliendosi la soddisfazione di finire sopra la Vigor Lamezia che aveva meglio iniziato la stagione e dalla parte destra della classifica; resta il rammarico per un obiettivo alla portata come la nona piazza, ma siamo sicuri che Guarascio e soci sapranno, nella stagione ventura, organizzare un organico capace di lottare per piazzamenti più prestigiosi.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

MELFI – COSENZA 4 – 3

MARCATORI: Statella (C) 11′ pt, Caturano (M) 34′ pt e 5′ st, Fella (M) 45′ pt, De Angelis (C) 15′ st, Tortori  (M) 45′ st, Ciancio (C) 45′ st + 2′

MELFI: Gagliardini; Annoni, Pinna, Di Filippo, Di Mercurio; Giacomarro (43′ st Guerriera); Fella (33′ st Tundo), Agnello (21′ st Libutti), Nappello; Tortori; Caturano. A disp: Landi, Luparini, Cicerelli, Falomi. All: Bitetto

COSENZA: Saracco; Ciancio, Tedeschi, Magli, Zanini (38′ pt Chidichimo); Criaco, Arrigoni, Fornito (7′ st Tortolano), Statella; De Angelis, Cesca (14′ st Calderini). A disp: Puterio, Novello, Carrieri, Gaudio. All: Roselli.

AMMONITI: Fella, Pinna, Di Filippo (M); Zanini, Cesca, Tedeschi, Calderini (C)

CALCI D’ANGOLO: 3 – 10

RECUPERO: 1′ pt; 5′ st.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Baldicchi di Città di Castello; I Ass: Solazzi di Avezzano; II Ass: Di Monte da Chieti.

Roselli per l’ultima: “Vincerà chi avrà più voglia di soffrire”

Ultima sfida per il Cosenza, che andrà a giocarsi l’accesso alla Tim Cup 2015/’16 contro la diretta concorrente, ovvero contro il Melfi; ultima conferenza stagionale per Mister Roselli, invece, che da lunedì sarà formalmente in ferie: queste le sue impressioni sulla partita di domani:

“Quella di domani sarà la sfida finale, è normale che giocando in casa con due risultati a favore il Melfi avrà un vantaggio, poi è una squadra giovane che ha sempre fatto bene, hanno molti ragazzi bravi ed anche l’allenatore c’ha DSC_0032messo del suo”. L’avversario è favorito, dunque, per una serie di circostanze: ma come ci arriva il Cosenza? “Noi ci arriviamo concentrati, al di là di tutto però gli stimoli sono quelli che sono, col caldo che è uscito poi non ve lo dico proprio: chi avrà più voglia di soffrire farà i tre punti”. Condizioni proibitive per Roselli, rimasto senza metà squadra: “Serpieri ha fatto la partitella perché doveva riprendere confidenza col campo, poi mancheranno Cori, Corsi, Blondett e Caccetta ( per Corsi virus intestinale, per Blondett febbre, per Cori stiramento, per Caccetta solito problema alla caviglia, ndr), abbiamo sei o sette giocatori fuori ma sono sicuro che chi sarà chiamato in causa farà la sua parte”. Il Melfi ha disputato un campionato stupefacente con una squadra di età media bassissima, 22 anni e mezzo circa (22,6 per la precisione): che sia questo il loro punto di forza? “Non c’è una DSC_0714regola precisa per fare bene, non conta essere giovani o meno giovani, conta saper giocare a calcio: certo un ragazzo solitamente non delude mai, se bravo è un valore aggiunto in una squadra. Dei nostri Chidhichimo ha già esordito, Novello è sempre con noi, Falbo, Gaudio e Trombino spesso si allenano con la prima squadra”. Dilemma solito da risolvere quello delle due punte: “Avanti giocheremo sempre con Cesca ed uno tra Calderini e De Angelis, ma non è escluso che possano giocare anche loro due, l’hanno già fatto”. Chiosa finale sul rinnovo contrattuale a Meluso e sul proprio futuro: “Qualcosa voi giornalisti l’azzeccate, ieri ha rinnovato lui, a breve parlerò col presidente, se le parti sono vicine si chiuderà presto e sono convinto di questo, anche se nessuno è obbligato a fare niente”.

Domani, viste le defezioni, dovrebbero scendere in campo i seguenti undici: Saracco tra i pali, da destra a sinistra Zanini, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; a centrocampo, nello stesso ordine, Criaco, Arrigoni, Fornito, Statella; in avanti Cesca e De Angelis.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Il Cosenza rinnova con Meluso

Il Cosenza continua il progetto avviato quest’anno con la coppia Meluso – Roselli, rinnovando il contratto del ds per DSC_0696un altro anno ancora: di seguito il comunicato della società.

“Il Cosenza Calcio sceglie di dare continuità al proprio progetto prolungando il rapporto di collaborazione con il Direttore Sportivo Sig. Mauro Meluso al quale riconosce grande professionalità e importanti capacità manageriali. A pochi giorni dal termine di una stagione che ha visto il Cosenza raggiungere i propri principali obiettivi la Società comunica di aver trovato l’accordo per il rinnovo dell’incarico al Direttore Sportivo Meluso fino al 30 giugno 2016.”

Ph: Maria Celeste Cupo

 

Statella: “Stagione fantastica, prendiamo il nono posto!”

Penultima conferenza dell’anno, ed è il turno di Peppe Statella, il motorino del Cosenza: il ragazzo sceso dalla B per aderire al progetto è felice dell’esito finale della stagione: “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi, volevo aiutare la DSC_0231squadra a salvarsi e l’abbiamo fatto nel migliore dei modi, poi è arrivata la vittoria della Coppa Italia che è stata inaspettata e bellissima proprio per questo”. Statella giura di non aver ricordi brutti, neanche il gol sbagliato a Catanzaro: “Magari se avessi segnato quel gol e se avessimo vinto poi avremmo perso tutte le altre, invece da quella sconfitta è iniziata una risalita importante culminata nella salvezza, poi il calcio è bello perché ogni domenica puoi riscattarti”; e giura anche che è più difficile la Lega Pro della Serie B: “Si gioca palla lunga e pedalare, non c’è molto fraseggio e per questo andare a giocare in un campo come Aversa per alcune condizioni è più difficile che andare a giocare al Dall’Ara”. L’esterno di Melito Porto Salvo è l’unico – insieme a CescaBlondett ed Arrigoni – ad avere un biennale, ma ha fiducia nella società: “Sto leggendo su tutti i giornali che verranno confermati prima ds ed allenatore e che poi loro faranno la squadra, certo se dovessi sceglierne uno da tenere sarebbe Cesca, fa un lavoro impressionante, ma sarebbe un punto di partenza importante riconfermare l’ossatura”. E a Melfi come si vince? “Facendo un gol più degli altri! [ride, ndr] No, speriamo di vincere anche giocando male perché vogliamo coronare questa stagione col nono posto, soprattutto perché sarebbe fantastico chiudere con tutti e tre gli obiettivi”. Eppure non sono state sempre rose e fiori: “Quando sono arrivato l’aria era un po’ pesante, poi abbiamo ricominciato a vincere e tutto è cambiato, dopo il derby non è stato facile ripartire: devo ringraziare il Mister ed il Direttore, hanno creduto in me e mi hanno voluto fortemente”.

Nel frattempo è rientrato in gruppo Serpieri, mentre ha già preso le vacanze Nicola Ravaglia, rientrato a casa per un problema familiare; quest’oggi partitella in famiglia con due ragazzi delle giovanili tra i pali, lavoro a parte per Saracco e Puterio – promosso secondo portiere vista l’assenza di Ravaglia.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Agyei, Cinelli, Roselli, Ravaglia

imageAGYEI: Il primo ad entrare in sala Stampa è l’autore del gol, che della partita dice semplicemente che “Per noi oggi era importante vincere per tirare su il morale, ci tenevamo e vogliamo prendere il miglior secondo posto playoff”. Manca una partita ma la tensione dev’essere alta, anche perché sicuramente non è mancata la bravura: “Dobbiamo affrontare ancora le partite ogni volta per vincere, per arrivare primi c’è mancata la fortuna, il campionato non è finito e noi puntiamo alla promozione.”

CINELLI: “Siamo venuti per fare una buona partita e per vincere, ci siamo riusciti, siamo contenti per tanti motivi, soprattutto perché abbiamo consolidato definitivamente il secondo posto e continuiamo il nostro cammino”: Sulla partita il mister Sannita è estremamente obiettivo: “Una partita aperta perché potevano pareggiarla: Piscitelli è stato molto bravo e ci ha aiutato”.

DSC_0478ROSELLI: Conferenza di congedo – almeno per quest’anno, e la mente corre al mercato: “Qualche mese fa ne parlavamo, sono contento che in molti resteranno ma quelli che partiranno sicuramente saliranno di categoria, non c’è però per ora nulla di confermato e nessuna percentuale, si tratta di programmare e tra poco sono sicuro che presidente e ds inizieranno a costruire, sapete che da quando sono arrivato dovevano partire sette otto giocatori ma a me non andava, infatti poi si è visto che non erano assolutamente male. Il gruppo vorrei confermarlo perché è superiore il collettivo al singolo, se dovessi venire confermato non imporrò un out out”. Laconico sulla partita: “Sono un po’ arrabbiato per l’imbattibilità persa ma sono sicuro che a Melfi giocheremo per la vittoria, i ragazzi sono stati capaci di ribaltare situazioni sfavorevoli e sono certo che lo imagefaranno nuovamente”.

RAVAGLIA: Tempo di bilanci anche per Nicola Ravaglia, arrivato in cerca di riscatto: “Sono molto felice di quest’annata, sono venuto qui per fare un gran campionato, sono contento di aver compiuto la missione, ora per un problema personale tornerò a casa; dispiace non aver vinto oggi, ma la prestazione è stata positiva e siamo contenti”. Programmi per il futuro? “Qui mi sono trovato benissimo sotto tutti i punti di vista, pro forma tornerò al Parma dal prestito, io penso che qua si vogliano fare cose egregie è che il Cosenza meriti di stare nei palcoscenici che gli competono, lo spero perché sono ambizioso e mi va di lottare per la B”.

 

Francesco La Luna