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Cosenza – Benevento, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6: incolpevole sul gol, compie un paio di ottimi interventi su Eusepi e Marotta e tiene alta la tensione della retroguardia.

DSC_4581Corsi voto 6: impegnato dal lavoro di copertura nel primo tempo, dal 65′ in poi spinge come un forsennato e rischia l’assist con un gran cross che Statella non sfrutta.

Magli voto 6: buona partita quella del centrale bresciano che non perde la concentrazione e tiene a bada due giocatori di altra categoria come i due avanti campani.

Carrieri voto 6: leggasi sopra, con una concretezza che fa spavento cerca di limitare le punte avversarie. [Dal 10′ st Tedeschi, voto 6: ne fa – stranamente – un paio ma nel complesso è sufficiente]

DSC_4413Blondett voto 6: non la sua miglior partita, ma bisogna considerare che è un centrale adattato terzino, peraltro non sulla sua fascia: da qui la sufficienza.

Criaco voto 6: prestazione positiva dell’esterno reggino che ha l’unica pecca di farsi anticipare a tu per tu con Piscitelli; per il resto è un motorino perpetuo.

Arrigoni voto 6: patisce l’assenza di Caccetta, ma questo non gli impedisce comunque di dettare i tempi in mezzo al campo e di rendersi pericoloso da fermo.

Fornito voto 5,5: sembra impossibile trovare una collocazione al giovane di scuola Napoli nel 4 – 4 – 2 di Roselli: anche oggi, come interno, non brilla. [19′ st Cesca, voto 6: come al solito fa a sportellate restando impassibile, cerca però l’ultimo passaggio quando sarebbe il momento di calciare]

DSC_4553Statella voto 5: partita no per l’esterno di Melito Porto Salvo, che non riesce in un dribbling che sia uno e perde molti palloni.

De Angelis voto 6: arriva tardi all’appuntamento con il gol e si prende l’ennesima ammonizione per simulazione: escludendo questi episodi, partita sufficiente. [Dal 12′ st Calderini, voto 5,5: viene assistito poco e l’esterno non è il suo ruolo, ci prova dalla distanza trovando la risposta dell’estremo avversario]

Cori voto 5: ci si accorge della sua presenza solo quando spara in bocca a Piscitelli il possibile pari: il ciociaro bissa la giornataccia di Aversa.

Roselli voto 6: prepara bene la partita ma i suoi giocatori sbagliano troppo sotto porta contro un avversario superiore: al netto delle assenze non ce la sentiamo di giudicarlo insufficiente.

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

Cosenza di cuore, ma il Benevento ha una marcia in più

DSCF2784In una giornata afosa il Cosenza perde l’imbattibilità casalinga – iniziata un girone e mezzo fa con il pareggio per 0 – 0 contro il Messina – per mano di un Benevento nettamente più forte, unica squadra – insieme alla Lupa Roma – capace di sconfiggere i rossoblu’ in entrambi gli scontri di campionato.

Roselli è costretto al turnover da squalifiche ed infortuni e rivoluziona ancora la difesa a quattro, con Corsi, Magli, Carrieri e Blondett che prendono posto da destra a sinistra; a centrocampo Fornito ed Arrigoni dettano i tempi, Criaco e Statella agiscono sulle fasce; davanti De Angelis e Cori sono le punte.

DSC_4339Al 7′ punizione di Arrigoni dal vertice sinistro dell’area di rigore bloccata da Piscitelli in tuffo, mentre al 19′ Fornito dai 20 metri manda alto; la prima azione degli ospiti arriva al 27′ con un’azione personale di Mazzeo che tira dal limite, attento Ravaglia che manda in angolo. Alla mezz’ora Benevento in vantaggio: cross di Mazzeo, Marotta non riesce a rovesciare, la sfera arriva ad Agyei che impatta al volo e manda il pallone sotto l’incrocio, dove Ravaglia non può arrivare. Immediata la reazione dei silani che sfiorano il pari due volte con Criaco che prima viene anticipato da Padella a tu per tu con Piscitelli, poi trova l’opposizione sulla linea dei centrali campani su un tiro da fuori a porta sguarnita.

La ripresa inizia con gli stessi effettivi in campo, ed al 4′ della ripresa grande azione del Benevento: dialogo tra Mazzeo e Celjak con cross basso in mezzo per Marotta il cui intervento in scivolata termina a lato; passano tre minuti DSC_4473e Cori devia di testa una punizione di Arrigoni ma nessuno arriva all’appuntamento col pallone che si spegne sul fondo. L’occasione successiva arriva al minuto 22 con un tiro di Melara da dentro l’area che impegna Ravaglia, ma è clamoroso quello che sbaglia Cori al 40′ quando raccoglie una corta respinta di Piscitelli su bomba di Calderini da fuori: il numero nove spara clamorosamente sul pipelet giallorosso che respinge, divorandosi così il possibile pareggio, sfiorato al 44′ anche da Statella che taglia sul primo accogliendo di testa un traversone di Corsi ma mandando alto sulla traversa.

Si conclude così la stagione calcistica al San Vito, con un Cosenza che perde l’ultima gara casalinga e che andrà a giocarsi l’accesso in Tim Cup sul campo del Melfi – uscito sconfitto dalla trasferta di Matera – contro una squadra giovane, attrezzata e veloce che – ne siamo certi – darà vita ad una partita spettacolare.

 

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

MARCATORI: Adyei 30′ st (B)

COSENZA: Ravaglia; Corsi, Carrieri, Magli (10′ st Tedeschi), Blondett; Criaco, Arrigoni, Fornito (19′ st Cesca), Statella; De Angelis (12′ st Calderini), Cori. A disp: Saracco, Novello, Tortolano, Gaudio. All: Roselli.

BENEVENTO: Piscitelli; Padella, Lucioni, Pezzi; Celjak, Agyei, De Falco, Doninelli (20′ st Allegretti), Som (29′ st Campagnacci); Mazzeo (15′ st Melara), Marotta. A disp: Pane, Scognamiglio, D’Agostino, Eusepi. All: Cinelli.

AMMONITI: De Angelis (C) Padella, De Falco, Marotta (B)

CALCI D’ANGOLO: 3 – 1

RECUPERO: 2′ pt; 3′ pt

Roselli: “Siamo in emergenza ma ce la giocheremo”

Ultimo appuntamento stagionale al San Vito: il Cosenza affronterà il Benevento davanti al proprio pubblico, con i DSC_0474campani appena arrivati in Calabria: le assenze si fanno sentire in casa rossoblu’, ma Roselli non ha paura: “In assenza di Zanini e Ciancio giocheranno Corsi, Magli, Carrieri e Blondett, mentre a centrocampo giocheranno Arrigoni e Fornito al centro, visto che la caviglia di Caccetta non sembra dargli molte chance da qua a fine campionato”. La Strega è a quota 72, per ora è la migliore delle seconde e continuare così può servire per giocare i playoff in casa: “Il Benevento vorrà vincere per mantenere il secondo posto e noi per mantenere il nono posto, hanno giocato un torneo a parte con la Salernitana, credo che adesso giocheranno per trovare l’assetto giusto per i playoff”. L’emergenza ha colpito il Cosenza, tra squalifiche ed infortuni:”In questo momento DSC_0689mancano tanti giocatori ma non sono in difficoltà per questo, semplicemente perché tutti i giocatori per me sono uguali e voglio che la squadra sia equilibrata: è probabile che esordirà un ragazzo tra Gaudio, Novello e Chidichimo che sono i ragazzi che porterò”. Il nono posto è una realtà, ma le penalizzazioni potrebbero di nuovo stravolgere la classifica: “Se riusciamo ad agganciare il Melfi all’ultima avremo due risultati su tre, sicuramente andare a giocare così sarebbe una cosa molto buona, anche se ci sono altre squadra come Barletta e Lupa che ancora se la possono giocare, quindi non possiamo guardarci solo dal Melfi. Puoi far le riforme che vuoi, se non ci sono situazioni corrette resterà tutto invariato, non credo che la riforma abbia cambiato qualcosa da questo punto di vista”.

Il Cosenza affronterà la partita con il solito 4 – 4 – 2, al netto delle indisponibilità – Ciancio per squalifica, Caccetta, Tedeschi e Zanini per infortunio, oltre ai lungodegenti Sperotto e Serpieri – la formazione dovrebbe essere la seguente: Ravaglia tra i pali, da destra verso sinistra Corsi, Magli, Carrieri e Blondett in difesa, Criaco, Fornito, Arrigoni e Tortolano a centrocampo, De Angelis e Cesca in avanti.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza alla Provincia con la Coppa, Occhiuto: “Polo sportivo tra le priorità”

Dopo l’entusiasmante cavalcata in Coppa Italia, conclusasi con la vittoria del Trofeo, il Cosenza Calcio al gran DSC_0724completo – squadra (tranne Zanini, fermo per un attacco influenzale), staff tecnico e dirigenza – è stato ricevuto dal Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto nel Salone degli Specchi: a parlare e ad esternare emozioni, sentimenti e progetti, ovviamente, il Presidente Guarascio ed il già citato Sindaco e Presidente. Per primo il patron ha manifestato “Entusiasmo per l’obiettivo raggiunto” e “Voglia di far crescere la città e la provincia di Cosenza per quanto merita”; differente invece quanto esternato da Mario Occhiuto, che ha ammesso “La priorità della costruzione di un nuovo polo sportivo che renda più facile il lavoro allo staff tecnico della squadra; se nei primi anni questa non era una priorità perché c’era da costruire una società solida, DSC_0719ora il Presidente Guarascio mi dà la sicurezza per intervenire anche da questo punto di vista”: buone notizie, dunque, giungono dai Palazzi, così come buone notizie arrivano dal campo, dove Sperotto e Serpieri hanno ricominciato a correre, benché ancora non siano in gruppo; fermi ai box, invece, il già citato Zanini (influenza), Tedeschi (adduttore) e Cesca (verruca): la ripresa degli allenamenti (oggi alle 16 al SanVitino) si è conclusa con una partitella che ha visto la squadra formata in casacca sconfiggere quella in maglia bianca grazie ad una segnatura di Criaco.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Aversa Normanna – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6: presente in almeno due occasioni, sicuro nelle uscite, non legge bene la sassata di De Luca che sembrava fuori ancor prima della deviazione del numero 1 rossoblu’.

DSC_0751Zanini voto 6,5: onestissima partita del giovane di proprietà del Cesena che non si intimorisce davanti all’ex Mosciaro e lo contiene quando si invola sulla fascia di sua proprietà.

Magli voto 5: davvero brutta la partita del bresciano che non ne azzecca una e rischia più volte di mandare in porta gli avanti campani.

Blondett voto 6,5: regge la difesa da solo vista la giornata no di Magli e contiene De Luca in modo sublime, non trovando problemi neanche con Personé.

Ciancio voto 6,5: corre come un matto, forse gasato dal gol vittoria segnato in Coppa, e contiene alla grande Mangiacasale, che gli sfugge solo nell’occasione del palo – in realtà sfugge a Magli.

DSC_0810Fornito voto 6: inizia molto bene sfiorando il gol, poi si perde sulla fascia ma nel complesso non va né sotto né oltre la sufficienza. [21′ st Corsi, voto 6,5: tiene la posizione, spende il giallo ma spende anche tante energie, come al solito]

Caccetta voto 6,5: in mezzo al campo la spiega un po’ a tutti, ed il tandem con Arrigoni sarà ciò da cui bisognerà ripartire per puntare a mete più alte.

Arrigoni voto 6,5: i lanci al bacio per un Cori non in giornata sono la rappresentazione del calcio e di ciò che deve fare un mediano d’impostazione.

Tortolano voto 6: davvero positivo il primo tempo dell’esterno romano, che gioca però troppo poco per guadagnare qualche voto in più. [16′ st Statella, voto 6,5: entra e spacca la difesa campana con delle accelerazioni paurose: di un’altra categoria]

Calderini voto 5,5 (9 perché me l’ha detto Elio): il rimbalzo del pallone su un campo disastrato come il DSC_0764Bisceglie non è proprio il massimo della vita per un contropiedista come lui; per il 9, ogni promessa è debito. [Dal 7′ st De Angelis, voto 6,5: urge riconferma per un giocatore resuscitato da un infortunio che, a quest’età, avrebbe steso chiunque]

Cori voto 5: con Magli il peggiore in campo, e l’occasione sbagliata clamorosamente negli ultimi minuti di gioco in scivolata fa solo crollare la sua valutazione.

Roselli voto 5,5: decide di aspettare i padroni di casa e di non giocare la partita se non negli ultimi minuti, tattica che può andare bene contro un avversario forte ma non contro l’Aversa, nettamente inferiore.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, quarto X consecutivo

DSC_0650Il Cosenza trova sulla sua strada un Lagomarsini in versione Clark Kent che nega i tre punti all’ultimo respiro ai rossoblu’, autori di una gara anonima fino all’85, quando saltano gli schemi e le squadre si allungano.

Roselli decide che è momento di turnover post vittoria e schiera una difesa inedita con Zanini e Ciancio sulle fasce e Magli e Blondett in mezzo; a centrocampo non si muovono Arrigoni e Caccetta, mentre Tortolano e Fornito agiscono ai lati; in avanti Calderini supporta Cori.

Al 6′ occasione per i padroni di casa con Mangiacasale che viene dimenticato da Magli ma manda il tiro a sbattere contro il palo, risponde un giro d’orologio dopo Fornito che manda DSC_0691la sfera a lambire il palo di destra con un tiro a giro di pregevolissima fattura, mentre dall’altro lato c’è Mosciaro che impegna Ravaglia con una punizione di sinistro da posizione non facile. L’ex capitano è scatenato e ci prova con un tiro dalla distanza che esce di poco, con Ravaglia che sembrava in controllo, e risponde presente sulla sassata di Mangiacasale al 41′, benché il tiro sembrasse a lato.

La prima azione della ripresa degna di nota è un tiro di Mosciaro che termina di poco a giro al 25′, mentre un minuto dopo Geroni tira tra le braccia di Ravaglia che per poco non combina la frittata mancando il bloccaggio, risponde il Cosenza con un tiro da DSC_0745fuori di Statella che termina a lato; le ultime occasioni, clamorose, sono di Cori, che prima si lascia ipnotizzare da Lagomarsini, poi manda il pallone fuori da 0 metri a porta vuota dopo un invito meraviglioso di De Angelis, e dello stesso De Angelis, che solo davanti alla porta si vede strozzare in gola l’urlo di gioia da uno strepitoso Lagomarsini.

Il Cosenza perde una grossa opportunità facendosi superare in classifica dal Melfi, uscito vincente dalla sfida casalinga contro la più quotata Juve Stabia ed ora in solitaria al 9° posto, a + 1 sui silani: contro la squadra più giovane del campionato (22,6 anni di media, dati Pescatore – Tucci, ndr) si disputerà l’ultima partita stagionale, che deciderà chi prenderà parte alla Tim Cup 2015/’16.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

AVERSA NORMANNA – COSENZA 0 – 0

AVERSA NORMANNA: Lagomarsini; Balzano, Magliocchetti, Cossentino (2′ st Scognamillo), Viglietti; Giannusa (12′ st Personé), Giannattanasio, Geroni; Mangiacasale, De Luca (30′ st DeVena), Mosciaro. A disp: Despucchies, Castellano, Capua, Del Prete. All: Marra.

COSENZA: Ravaglia; Zanini, Magli, Blondett, Ciancio; Fornito (21′ st Corsi), Caccetta, Arrigoni, Tortolano (16′ st Statella); Calderini (7′ st De Angelis), Cori. A disp: Saracco, Carrieri, Criaco, Cesca. All: Roselli.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Mancini di Fermo; 1° Ass: Guglielmi di Albano Laziale; Colizzi di Albano Laziale.

CALCI D’ANGOLO: 6 – 0

AMMONITI: Ciancio, Caccetta, Corsi (C), Giannusa (A)

RECUPERO: 1′ pt; 4′ st.

 

 

Cosenza – Como, le pagelle dei Lupi

Stasera le pagelle saranno un po’ particolari: il voto sarà unico, per tutta la squadra, e sarà un 10 tondo e meritatissimo per la prima squadra calabrese capace di vincere la Coppa Italia di Categoria:


DSC_0677Saracco voto 10: 
partita ancora una volta molto positiva del portiere scuola Toro, partito male ma arrivato a difendere i pali della competizione dai quarti a Castellamare in poi, con prestazioni sempre al di sopra della sufficienza: good job, Umbe.

Corsi voto 10: all’arrivo di Roselli sembrava epurato, invece Angelo ha stretto i denti ed ha lavorato sodo, ritagliandosi un posto da titolare sulla fascia destra: il gladiatore è entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi e non ha nessuna voglia di uscirne.

Carrieri voto 10: la sua storia è una favola, di quelle che solo il calcio può regalare: parte titolare l’anno DSC_0684scorso, si infortuna nella prima stagionale ad Ischia, va fuori dai piani dell’allenatore, resta in tribuna anche col nuovo mister, poi panchina, in piena emergenza viene buttato in mezzo al campo e sfodera prestazioni superlative: l’epitome della professionalità.

Tedeschi voto 10: forse il miglior acquisto della sessione estiva, difensore centrale come se ne vedono pochi, anche ieri sera ha saputo regalare momenti di calcio, altissimo calcio.

Ciancio voto 10: 7 gol in campionato durante tutti gli anni di carriera, ma il gol più importante lo fa in un’altra competizione: che poi, per uno che non segna molto, è una gioia immensa.

Criaco voto 10: dalla quasi cessione al Teramo alla vittoria della Coppa Italia di categoria con la maglia che ama: la ruota gira, non sarà Serie B ma è una soddisfazione immensa.

Caccetta voto 10: un giocatore che riesce a dare tranquillità al mondo intero facendo sembrare semplici DSC_0681cose che in realtà non lo sono; brutta la parentesi invernale, ma il suo arrivo ha dato qualità alla squadra.

Arrigoni voto 10: tic – tac, tic – tac, il metronomo rossoblu’ detta i tempi con precisione svizzera e sventaglia da destra a sinistra, tornando anche in copertura: inizia malissimo, cresce, si rivela per quello che è: un giocatore mostruoso.

Statella voto 10: prenderlo a Gennaio ha fatto sì che Roselli potesse lavorare con un esterno di un passo diverso rispetto a tutti gli altri: ha cambiato faccia alla squadra, ed il gol sbagliato nel derby è ormai un ricordo lontano.

DSC_0685De Angelis voto 10: giusto così, che ad alzare la Coppa sia lui, rientrato da un infortunio che, a quest’età, avrebbe ammainato qualunque bandiera: ma la sua non è una bandiera qualunque, Gianluca De Angelis si riprende il Cosenza, la fascia di capitano ed il titolo di capocannoniere del trofeo.

Cesca voto 10: un’altra di quelle storie che il calcio inventa: arriva non benissimo, non gioca mai, fa il suo esordio con la Salernitana in Coppa Italia – non benissimo, per la verità, poi a Castellamare – neanche qui molto bene – ma nel frattempo la forma migliorava ed Alessandro Cesca ha regalato ai suoi tifosi un gol – in campionato, proprio a Castellamare – ed una partita, quella a Como, disputata col cuore in mano e con tre assist a referto.

Roselli voto 10: prende il Cosenza quando era nel momento peggiore nel giorno del sedicesimo di finale contro la Reggina: segno del destino? Non si sa, ma questa Coppa è del Mister.

Subentrati: Calderini, Blondett, Magli voto 10.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Guarascio, Ciancio, Roselli

GUARASCIO: Se l’aspettava questa vittoria il Presidente? “Me l’aspettavo ma noi avevamo altri obiettivi e questa DSC_0688cosa è stata un po’ una sorpresa, diciamoci la verità”. Esonero di Cappellacci, arrivo di Roselli: la scelta si è rivelata esatta: “La scelta di Roselli è stata giustissima ma sapevamo già che lo era, da domani potremo iniziare a lavorare ai contratti per costruire qualcosa insieme, quello di stasera è un punto di partenza”. Il pubblico, una cornice da serie superiore stasera: “Un plauso ai tifosi, questo è il calcio che mi piace, in questi quattro anni stiamo rimettendo in vista qualcosa di importante. Stasera come il centenario? Sono due cose diverse, quella è stata la sintesi della storia, quella di stasera è stata un traguardo, una festa”. Si sa, i sogni possono essere anche il crocevia di realtà grandi: questo stadio nuovo? “Il progetto dello stadio nuovo è in cantiere da un po’, o meglio ne sto parlando da un po’ e se il sindaco è d’accordo ben venga”. Ultime osservazioni sulla Cabala e sui rinnovi: “Chi vince la coppa Italia va in serie B da cinque anni? Sarà anche solo di buon auspicio ma ci credo, è un traguardo possibile, il gruppo è stupendo e io vorrei confermare tutti in blocco”.

ROSELLI: Parole al miele quelle del mister per il gruppo: “Sono stati dei ragazzi fantastici, perché abbiamo passato come sapete dei momenti difficili e ci siamo meritate queste gioie tutti insieme, e solo noi con l’entusiasmo, con DSC_0690partite di alto livello e qualche obiettivo superiore possiamo portare tutta questa gente allo stadio”. Il futuro, le solite domande: “Io parlo di futuro come ne ho sempre parlato, io vorrei restare, deve decidere la società, la cosa importante è sempre iniziare qualcosa, questo è un gruppo che ha un futuro, c’è da tenere questo gruppo il più possibile, hanno delle qualità morali che sono venute fuori in un modo pazzesco ed in certi momenti era difficile, io sono proiettato a sabato perché voglio il nono posto”. Il Presidente ha dato per pronta la chiamata al Mister: “Se mi chiamano prima del direttore non risponderei, io sono sempre stato convinto che debbano essere lui ed il Presidente a scegliere l’allenatore”.

CIANCIO: Una stagione a rincorrere il gol, e per uno che di mestiere fa il terzino non è proprio il massimo: “Finalmente il gol è arrivato, la partita è andata bene, abbiamo portato il trofeo a Cosenza, e so che la città, i tifosi, la DSC_0691piazza ci teneva”. Uno che in carriera di gol non ne ha fatti molti (7 soltanto in gare di campionato), segnare un gol così dev’essere una sensazione indescrivibile: “Se mi avessero detto che avremmo vinto c’avrei creduto, forse c’avrei creduto un po’ di meno se mi avessero detto che avrei fatto il gol vittoria”. E questo tifo? “Il pubblico così l’avevo visto contro il Catanzaro, non capisco però perché vengano così tante persone solo nelle occasioni più importanti, vedere lo stadio pieno ti dà benzina per 300′, corri per loro e con loro.”

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

Cosenza, la Coppa è tutta per te!

DSC_0643Il Cosenza archivia la pratica Como con un gol di Ciancio e si porta a casa la Coppa Italia di categoria, mandando in paradiso un’intera città: merito di una squadra stratosferica, che ha saputo ritrovarsi nel momento di maggiore difficoltà e focalizzare le proprie attenzioni su un obiettivo che, solo qualche mese fa, sembrava proibitivo.

Roselli decide di non rischiare e mette dentro i titolari: Saracco prende il suo posto tra i pali, da destra a sinistra Corsi, Tedeschi, Carrieri e Ciancio gli fanno la guardia; a centrocampo, nello stesso ordine, si dispongono Criaco, Arrigoni, Caccetta e Statella; in avanti De Angelis supporta l’unica punta Cesca: in tribuna va – e qui la notizia DSC_0523fa scalpore – Fornito, mentre in panchina si collocano addirittura tre difensori (Blondett, Zanini, Magli), un solo esterno di centrocampo (Tortolano), due attaccanti (Calderini e Cori) ed il portiere Ravaglia.

Al 16′ conclusione dalla distanza di Castiglia che trova pronto Saracco, sulla ribattuta non arriva Ganz, forse trattenuto; dieci minuti dopo grossa occasione per il Cosenza con Ciancio che apre per De Angelis, sul cui diagonale interviene di piede Falcone che manda in angolo. Al 32′ Castiglia ci riprova dalla distanza, devia Carrieri che per poco non beffa Saracco: il Cosenza gioca di contropiede però, ed al 34′ Sattella recupera un pallone ottimo aprendo per De Angelis, il DSC_0542quale gira per Ciancio, accorrente sulla sinistra, che fa passare il pallone in mezzo alle gambe di Falcone e sigla il vantaggio rossoblu’. Al 39′ ancora il capitano ci prova da fuori ma il tiro lambisce il palo con Falcone pronto all’intervento.

La prima occasione della ripresa arriva al 15′ con Fietta che, sugli sviluppi di un corner, manda la palla sull’esterno della rete, risponde il Cosenza al 21′ con un tiro di Arrigoni che Falcone abbranca in presa comoda, Falcone inoperoso invece sul tiro di Calderini che termina distante dalla porta dei lariani al 26′. Gli ospiti, ormai alla resa, ci provano con qualche tiro velleitario dalla distanza, come quello di DSC_0557Bernardocco che finisce alto sulla traversa al minuto 35, ma il Cosenza ne ha di più e Calderini colpisce il palo di sostegno della porta al 41′ con una botta che regala ai 9000 del San Vito l’illusione del raddoppio. Le ultime occasioni della partita sono per De Sousa, innescato da verticalizzazione di Bernardocco, che prova a piazzarla mandando a lato, e per Defendi, che colpisce il palo da ottima posizione.

Il Cosenza conquista dunque la sua Champions, la città è in festa ed è giusto così: bisogna dare merito a chi, quando tutto sembrava perso, ha iniziato questo lungo cammino andando a vincere a Catanzaro 1 – 3, per poi sconfiggere, più o meno agilmente, Reggina (4 – 2 dcr), Salernitana (1 – 0), Juve Stabia (0 – 1), Pontedera (1 – 0 in casa, 1 – 1 in Veneto) e Como (1 – 4 in Lombardia) prima di questa magica serata. Perché “Sono quelle cose che alla fine ti rimangono”.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

COSENZA – COMO 1 – 0

MARCATORI: Ciancio (CS) 34′ pt

COSENZA: Saracco; Corsi, Tedeschi (40′ st Blondett), Carrieri (43′ st Magli) Ciancio; Criaco, Arrigoni, Caccetta, Statella; De Angelis (16′ st Calderini), Cesca. A disp: Ravaglia, Zanini, Tortolano, Cori. All: Roselli.

COMO: Falcone; Ambrosini, Lebran, Giosa, Fautario; Fietta (25′ st Cristiani); Rolando (14′ st Casoli), Castiglia, Berardocco; De Sousa, Ganz (22′ st Defendi). A disp: Crispino, Marchi, Maritato, Le Noci. All: Sabatini.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Di Ruberto di Nocera Inferiore; I Ass: Sig. A. Cordeschi di Isernia; II Ass: Sig. S. Cordeschi di Isernia.

CALCI D’ANGOLO: 2 – 10

RECUPERO: 1′ pt; 3′ st.

AMMONITI: Ganz, Giosa (C), Carrieri, Cesca (CS)

Cappellacci sulla Coppa Italia: “Sono contentissimo, ma non enfatizzate i miei meriti”

Sembra passata un’era geologica, eppure lo ieri calcistico non è poi così lontano se risponde al nome di Roberto cappellaCappellacci: abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex allenatore dei silani, ora in quel di Giulianova, sua città natale, e lo ringraziamo per la disponibilità:

Per chi si stesse chiedendo cosa stia facendo il Capp, la risposta è immediata: “Calcisticamente sono fermo, però la giornata la impegno con altri lavori”. Questo alla luce dell’esonero successivo alla sconfitta casalinga con la Juve Stabia [0 – 1, Bombagi 20′ pt, ndr], dopo un’annata che portò alla salvezza/promozione nell’anno della riforma dei campionati: “La mia esperienza si è conclusa ad ottobre, ma mi sembra un secolo che non sto più a Cosenza, anche perché un anno fa abbiamo raggiunto l’obiettivo della salvezza: questa stagione è andata male soprattutto per colpa mia, sono contento che la squadra ne sia uscita perché mi sarei sentito davvero male, soprattutto per i tifosi: la società ha fatto la scelta giusta ed i risultati si sono visti data la salvezza della squadra”. Cappellacci è stato, però, anche l’allenatore che, dopo Vittorio Mosele, ha portato i Lupi alla vittoria nel covo delle aquile catanzaresi [L’ultima vittoria in terra rivale risaliva alla stagione 1949/’50, nell’allora campionato di Serie C, girone D, con il risultato di 0 – 1 per effetto della rete di Lino Begnini al 70′ di gioco, ndr]: “Nel marasma delle prime dieci giornate c’è stata la nota, positiva e bellissima, della vittoria in Coppa a Catanzaro: certo, quasi tutti i meriti sono dei ragazzi, ma anche la fortuna c’ha messo il suo, perché abbiamo trovato un avversario in formazione rimaneggiata causa impegni di campionato – non enfatizzate i miei meriti, io ho fatto solo quella vittoria nel trofeo; poi la Coppa, per la stagione del Cosenza, è un obiettivo importante, perché spesso ci si arriva così per caso, ma quando sei lì non te la vuoi fare scappare: sentiamo spesso dire che in Coppa giocano magari quelli che hanno avuto meno chance, ma ad un passo dalla conquista cambia tutto: ovviamente domani sarò davanti la TV a seguire la partita e a tifare per i Lupi.”

Cappellacci ha seguito dalla panchina del Cosenza 44 partite, ed il suo score è in positivo: 16 infatti le gare vinte, 14 quelle finite in parità ed altrettante quelle terminate con un risultato sfavorevole ai Lupi.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo