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Cosenza, Roselli non si nasconde: “Gara anomala, sono preoccupato”

Nel calcio la sincerità non depone sempre a proprio favore: lo sa bene Giorgio Roselli, uomo che il dorato mondo del DSC_0478pallone l’ha vissuto e lo vive tuttora. Ci sono dei momenti, però, in cui la tensione prende il sopravvento e le parole escono di bocca sole: ad un giorno dalla Finalissima contro il Como, il Mister non si nasconde e si sfoga:

“Non è stato facile lavorare in questa settimana, si è parlato tanto di biglietti, mi sto rendendo conto che ci sono momenti in cui la squadra non è concentrata: è una situazione anomala ed ovviamente abbiamo meno certezze e meno sicurezze, sono molto più preoccupato oggi della finale playout col Pavia, perché se vinci hai fatto una cosa normale, se perdi hai fatto un danno irreparabile”. Parole che vengono via dal cuore, per un uomo che ha salvato la squadra lombarda per il rotto della cuffia, facendo un vero e proprio miracolo sportivo. C’è chi prevede che i primi dieci minuti saranno un attacco all’arma bianca dei lariani: Ciancio 2“Sono sincero, non conosco questo modo di ragionare, nel calcio ci sono momenti in cui si possono fare cose diverse, non penso che la strategia vada preventivata: ci sono delle situazioni in cui bisogna essere aggressivi, altre in cui bisogna temporeggiare, non si può leggere così facilmente una partita”. Il counter dei biglietti, alle 12:50, segnava 5079 paganti: sommati agli accreditati ed ai ritardatari, saranno all’incirca 7000 le persone presenti domani sera allo stadio: “Sicuramente ci sarà molta gente, ho visto tanti filmati in cui c’era il San Vito pieno: non tutti ancora hanno capito che questa società può fare cose buone, ma le cose buone bisogna prima vederle: noi stiamo preparando tutto alla grande per invogliare la città, certo non basta la finale, dev’essere un punto di partenza”. E la formazione? Stavolta il Mister è un po’ più reticente rispetto alla conferenza pre – Martina Franca, nella quale ci diede i titolari senza timori reverenziali: “Non so se ci sarà Tedeschi, è in preallarme Blondett Saraccoche comunque può anche giocare terzino destro, ho dei dubbi che sto tenendo per me; in porta nessun dubbio, giocherà Saracco, è il titolare della Coppa”. E a chi dice che il Cosenza ha le mani sulla coppa, il Mister risponde così: “Dire che non siamo favoriti sarebbe una bugia, le mani non le abbiamo sulla coppa però ed il Como giocherà coi titolari, sarà una partita di grande intensità e qualunque situazione può mettere in difficoltà noi e caricare loro o viceversa”.

Il Cosenza ha oggi effettuato la rifinitura, nella quale si sono visti con le casacche i seguenti dieci – Saracco partirà sicuramente titolare: Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio, Criaco, Arrigoni, Caccetta, Statella, De Angelis, Cesca. A metà allenamento Tedeschi ha dato però forfait, e la casacca è passata ad Edoardo Blondett: a meno di una pretattica, la formazione dovrebbe essere un 4 – 4 – 2  con gli effettivi di cui sopra, eccezion fatta per il già citato Tedeschi che lascerebbe il posto al giovane ex Sampdoria. I dubbi di Roselli – ipotizziamo – potrebbero essere sull’out di destra, con Fornito che comunque pare debba partire dalla panchina, ed in avanti, dove Calderini potrebbe essere una freccia da scoccare sin dal 1′ in vece di De Angelis.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo ed Alessia Visciglia

Cosenza – Martina Franca, le pagelle dei Lupi

DSC_3138Saracco voto 6,5: salva il risultato con un gran riflesso sul colpo di testa del centrale avversario e si dimostra sicuro nelle altre occasioni.

Blondett voto 6: non sfigura né da terzino né da centrale, mantiene la posizione e svolge il compito nel migliore dei modi.

Tedeschi voto 6: la partita è anonima, il Martina non dà punti di riferimento avanti ma lui non fa passare.

Magli voto 6: leggasi sopra, buono il rientro dal 1′. [Dal 10′ st Ciancio, voto 6]

DSC_3013Zanini voto 6: nel primo tempo non si lascia intimorire da Arcidiacono, nella ripresa l’ex di turno si sposta e la vita per il giovane ex Pavia è più tranquilla.

Fornito voto 6,5: partita di grande sacrificio nei primi 45′, con una miriade di palloni recuperati; nella ripresa sparisce dai radar per almeno 10′.

Corsi voto 6: ramazza in mezzo al campo e qualche volta imposta, facendolo anche bene.

Arrigoni voto 6: i lanci al millimetro che distribuisce per Cori e compagni farebbero la gioia di qualunque allenatore.

Tortolano voto 6: corre molto ma spreca una clamorosa occasione con Zanini completamente solo a sinistra.  [Dal 34′ st Statella, s.v.]

DSC_3025De Angelis voto 6: si fa pericoloso un paio di volte ma non vede mai la porta. [Dal 2′ st Cesca, voto 6]

Cori voto 6: fa a sportellate per tutto il tempo e riesce a tenere alta la tensione anche in una partita come quella di oggi.

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Imbimbo, Roselli, De Lucia, Arcidiacono, Saracco, Blondett

IMBIMBO: “Siamo venuti qui per vincerla con un assetto diverso, il caldo ha influito perché a Martina il clima è rinfrescato dal vento; non so se il Cosenza fosse con la testa a mercoledì, non credo, ma dal nostro punto di vista era 20150418_174823[1]diverso perché mercoledì ci sarà la Casertana e poi il Lecce, la matematica ancora non ci ha dichiarato salvi. La loro difesa è stata buona e noi non siamo stati cinici sotto porta, a ciò si aggiunga che sono subentrato tre giornate fa ed ho cambiato modulo rischiando ma sapendo che il 3 – 5 – 2 era il modulo migliore per mettere in difficoltà il Cosenza sugli esterni.”

ROSELLI: “Almeno quattro giocatori in campo avevano i crampi, giocare con 25 – 26 gradi per la prima volta non è stato facile ma non è stata una scampagnata, e poi quando giochi contro una squadra così non è facile neanche segnare, indubbiamente hanno meritato qualcosina in più loro, Mister Imbimbo è stato molto bravo anche a farli giocare senza punti di riferimento avanti e precludendoci ogni certezza in difesa. Abbiamo messo il 3 – 4 – 1 – 2 per evitare di farci schiacciare in area anche perché loro hanno approfittato meglio del modulo a specchio.”

DE LUCIA: “Abbiamo preparato una buona partita, abbiamo applicato ciò che andava applicato e, pur avendo fatto solo pochi allenamenti con la difesa a tre è andata bene, contro una squadra: contentissimo per le 100 presenza in maglia azzurra.”

20150418_173001[1]ARCIDIACONO: “La matematica non ci dice che siamo salvi ma la partita è stata abbastanza tranquilla, ho provato a far gol ma se l’avessi fatto non avrei esultato perché per me sarebbe come segnare contro la squadra della mia città. Il gol col Catanaro? Per me era un mezzo derby ed è stato un gesto spontaneo. Il mio futuro non lo so, non faccio il procuratore, ora penso solo a finire la stagione. Spero che questi ragazzi regalino la Coppa al Cosenza, a questa città e a questi tifosi: c’è qualcuno che conosco, mi hanno detto che mi aspettano.”

SARACCO: “La parata è stata bella, per il resto della partita il caldo ha bloccato il gioco, la testa non era a mercoledì, la testa oggi era solo al Martina. La nostra forza è diventata questa, stiamo crescendo in campo e questo ci permette di mantenere la rete inviolata. Del contratto ne parleremo dopo la finale.”

BLONDETT: “Probabilmente in maniera inconscia eravamo con la testa eravamo alla coppa, ma anche il caldo ha fatto il suo e la partita non è stata delle migliori, certo ora la finale possiamo perderla solo noi, dobbiamo prepararci soprattutto mentalmente, indubbiamente vincere sarebbe un risultato importantissimo e questo indubbiamente ci porterà a giocare meglio.”

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

Cosenza, X e la testa al Como

Una partita blanda, con poche occasioni da gol e a reti inviolate, con i portieri (eccezion fatta per un’occasione) mai DSC_3292veramente impegnati: questo il riassunto di Cosenza – Martina Franca, il ritorno al San Vito di Biccio Arcidiacono come punto focale di un match che non ha davvero nulla da dire.

Roselli sceglie il turnover in vista dell’impegno di mercoledì e schiera Saracco tra i pali (Ravaglia, influenzato, non è neanche in tribuna), Blondett, Tedeschi, Magli e Zanini in difesa, Fornito, Corsi, Arrigoni e Tortolano a centrocampo, De Angelis e Cori in avanti.

Al 7′ occasione per il Cosenza: punizione di Arrigoni sulla quale stacca Tedeschi, Bleve non trattiene ma Blondett viene anticipato dal portiere classe ’95 per il tap – in vincente; gli ospiti rispondono al 17′ con un tentativo da fuori di De Giorgi che termina alto sulla traversa. Al 24′ salvataggio di Samnick che scivola su un tiro di Cori a pochi metri dalla porta, risponde la squadra ospite al 40′ con un tiro dalla distanza che Arcidiacono non riesce a deviare bene,
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consentendo l’intervento facile a Saracco; l’ultima occasione di un noioso (eufemisticamente parlando) primo tempo è un tiro dal limite di Tortolano che non inquadra la porta.

La ripresa inizia con uno scatenato Arcidiacono che mette in mezzo dal limite sinistro dell’area piccola, interviene Tedeschi che manda in angolo in scivolata; stesso esito per il traversone di De Giorgio che viene deviato da Blondett con Saracco che controlla benché sia fuori posizione; è lo stesso Saracco a salvare il risultato ad occhiali al 21′ quando spedisce in corner con un riflesso felino il colpo di testa di Patti. Il Cosenza avanti dorme, e allora risveglia la partita ancora il Martina con una botta di Memolla da dentro l’area che va a lambire l’incrocio dei pali, ma è l’ultima occasione di una sfida che si trascina stancamente sino al 48′: il Cosenza prende un altro punto e conserva il nono posto, in attesa della Vigor impegnata domani sul non facile campo di Barletta: mercoledì sta arrivando, lo spumante è in frigo e la testa, inutile dire bugie, è solo lì.

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

COSENZA – MARTINA FRANCA 0 – 0

COSENZA: Saracco; Ciancio, Magli (10′ st Ciancio), Tedeschi, Blondett; Fornito, Corsi, Arrigoni, Tortolano (34′ st Statella); De Angelis (8′ st Cesca), Cori. A disp: Puterio, Novello, Criaco, Chidichimo. All: Roselli.

MARTINA: Bleve; De Giorgi; Samnick (34′ st Pivkovski) Fabiano, Patti; De Giorgi, Tomi, Bucolo, De Lucia, Memolla (44′ st Kalombo); Pepe (38′ st Diop), Arcidiacono. A disp: Modesti, Brunetti, Caruso, Guadalupi. All: Imbimbo.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. PietroPaolo di Modena; I Ass: Sig. Sbrescia di Castellamare di Stabia; II Ass: Sig. Vitello di Torre del Greco.

CALCI D’ANGOLO: 1 – 6

RECUPERO: 1′ pt; 3′ st.

Roselli: “Domani sarà partita vera”

Salvezza raggiunta, Coppa ad un passo: viene spontaneo chiedersi se domani, col Martina, si sputerà l’anima, come da mesi a questa parte. Ma Roselli promette: “Sarà partita vera, ci mancherebbe, mi dispiacerebbe molto perdere la DSC_0477serie consecutiva di risultati utili, ad Ischia abbiamo messo in campo una grande prestazione specie in un clima infuocato come quello”. Errare humanum est, ma il Mister non ci pensa neanche un po’: “Io mi assicurerò di sbagliare il meno possibile, mi auguro che anche i ragazzi mantengano alta la concentrazione”. E la testa non è già al Como? “La mia no, ho fatto vedere filmati del Martina ai nostri, sto preparando le tre partite settimanali alla pari, sia questa che quella di mercoledì che quella con l’Aversa: che i tifosi pensino più alla Finale è umano, specie ora che abbiamo raggiunto la matematica salvezza, ma noi sappiamo che dobbiamo fare una prestazione degna del nostro nome perché le brutte figure restano, al di là del risultato”. Il nono posto significherebbe qualificazione in Tim Cup, e Roselli non si nasconde: “Il nono posto è un obiettivo reale, difficile ma non impossibile: dovremo fare quattro ottime prestazioni, certo sarebbe un grande traguardo impreziosito anche dalla finale di Coppa, sarebbe una doppia favola: io sono venuto qui per costruire qualcosa, l’ho detto il primo giorno, e forse ce l’abbiamo fatta”. Cosenza – Martina è soprattutto il ritorno al San Vito di Pietro Arcidiacono, per i tifosi Biccio, ex di turno nonché protagonista dell’intrigo di gennaio più clamoroso di sempre, almeno a queste latitudini: DSC_0473“Arcidiacono è un giocatore che abbiamo seguito a dicembre, molto forte, veloce e pericoloso, ma non portiamo la testa al mercato, per ora la sicurezza la hanno Arrigoni, Blondett, Statella e Federico Orlandi”. Poi l’ex giocatore dell’Inter spiazza tutti, annunciando la formazione: “La formazione ve la posso anche dare, l’unico problema è Ravaglia che ha 37.5 di febbre, quindi non so solo in porta chi ci sarà: Blondett, Tedeschi, Magli, Zanini in difesa, Fornito, Corsi, Arrigoni e Tortolano a centrocampo, De Angelis e Cori in attacco.”

Intanto sale la febbre della Finale: venduti 3098 biglietti alle 15:42 di oggi, ma il numero è destinato a salire notevolmente nelle prossime ore: sono state inoltre esauriti i tagliandi di Tribuna A. Domani vedranno la partita dalla tribuna Calderini e Caccetta – squalificati – e Carrieri – affaticamento muscolare.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Arrigoni: “Contento per il gol e pronto a restare”

Andrea Arrigoni da Bellario, 26 anni ed autore del parziale vantaggio del Cosenza ad Ischia: è lui a presentarsi ai nostri microfoni nel martedì post salvezza, ed ovviamente tiene banco la prodezza siglata su punizione: “Finalmente DSC_0516sono riuscito a replicare il gol contro il Melfi, sono davvero contento, sia personalmente che per la squadra”. Poker face invidiabile quella sfoderata dal metronomo rossoblu’, anche quando gli si chiede della propria esperienza in terra calabra: “Sicuramente la mia parabola è molto simile a quella della squadra, all’inizio non stavo benissimo fisicamente ed ho pagato anche quello, ma l’importante è essere riuscito a dimostrare quanto valgo: poi con il Mister la squadra si è settata e lì è stato più facile giocare meglio”. Arrigoni non è stato mai tra i beniamini della folla, forse per il suo carattere un po’ schivo: ne ha fatto le spese dopo la sconfitta nel derby, nel quale comunque era risultato tra i migliori: “Credo che ci sia l’obbligo di farsi un esame di coscienza alla fine di ogni partita, lì ero sicuro di aver fatto bene e quindi molte critiche non sono state ascoltate: è stato in quel caso che abbiamo capito di essere forti perché avevamo giocato meglio di loro, pur perdendo”. Il Martina Franca DSC_0219sabato, poi il Como per alzare la Coppa davanti ad un San Vito che si prospetta gremito, nonostante la concomitanza della gara con il quarto di finale di Champions League che vedrà contrapposte Juventus e Monaco [già venduti 500 biglietti, si aspettano le 20 di stasera per un nuovo aggiornamento, ndr]: “La gara con il Martina è da disputare come si deve, facendo male si perderebbe quanto di buono si è fatto; la finale? Ce la siamo guadagnati e meritiamo di giocarcela, speriamo nel supporto del pubblico, ma non bisognerà pensare di aver vinto 1 – 4, dobbiamo essere bravi a non dare loro coraggio ed a stroncargli ogni speranza di rimonta”. A salvezza acquisita tiene banco il calciomercato: “Io ho un altro anno di contratto, se la società ne avrà piacere non ci penserei due volte a firmare, il salto di qualità l’anno prossimo sarebbe continuare sulla scia che abbiamo preso ora, non sta a me dire che fare a livello tecnico”.

Si ricomincia, intanto, a lavorare per preparare la doppia sfida con i pugliesi di Biccio Arcidiacono e con i lombardi di Mister Sabatini: oggi tutti presenti meno Cesca e Criaco, che hanno lavorato a parte – non avevano preso neanche parte alla sfida di domenica, Caccetta e Statella in permesso ed i lungodegenti Sperotto e Serpieri, del quale il rientro è previsto tra una ventina di giorni circa.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Ischia Isolaverde – Cosenza, le pagelle dei Lupi

DSC_0181Ravaglia voto 6: molto bene in un paio di occasioni, dovrebbe aspettare a buttarsi sul calcio di rigore; si rifa’ salvando su Infantino che lo grazia.

Zanini voto 6: partita ordinata del terzino classe ’94, che tiene la posizione e non spinge per non rischiare troppo sulle incursioni degli avversari.

Carrieri voto 6,5: salva in almeno due occasioni il risultato immolandosi sui colpi degli isolani e respingendo le loro conclusioni; viene sostituito al 2′ della ripresa. [Dal 2′ st Magli, voto 6: rientra e tiene bene a bada gli avanti avversari]

Tedeschi voto 5,5: partita sufficiente ma con l’errore che causa il penalty che pesa sul groppone, oltre ad un paio di ingenuità non da lui.

DSC_0180Ciancio voto 6: meglio a sinistra che a destra, anche lui come il suo collega Zanini non rischia molto benché in un paio di occasioni si spinga oltre il centrocampo e rischi di giungere alla conclusione; notevole il suo apporto nell’innervosire gli avversari.

Fornito voto 6: prestazione convincente del furetto scuola Napoli che sfiora il gol mancando il pallone per questione di centimetri. [Dal 12′ st Caccetta, voto 6: entra e prova a dare muscoli al centrocampo, usando la sua esperienza per tenere palla quanto più tempo possibile]

Arrigoni voto 6,5: mette dentro una punizione magistrale dalla sua mattonella e regala a De Angelis il pallone per il raddoppio sprecato dal bomber: migliore in campo a nostro avviso.

DSC_0216Corsi voto 6,5: sulla destra in difesa, in mezzo al campo, sulla destra come esterno alto: la solfa non cambia, Angelo è sempre tra i migliori, tanto cuore e tanta corsa che lo consacrano tra gli idoli del San Vito. [Dal 42′ st Chidichimo, s.v.]

Statella voto 6,5: un altro passo per l’ex Pro Vercelli che manda in crisi i terzini dell’Ischia, incapaci di fermarlo in più di un’occasione; spreca l’ultima occasione calciando un corner non da lui.

De Angelis voto 5,5: grandi giocate ma, praticamente parlando, l’errore sull’assist di Arrigoni lo rende irriconoscibile agli occhi di chi lo ha visto mettere in rete palloni molto più complessi.

DSC_0248Cori voto 6: quando non prende il pallone, prende l’avversario o guadagna punizione: la prima punta di fisico è ormai il leitmotiv del gioco rossoblu’.

Roselli voto 6: fa le nozze coi fichi secchi e mette in campo una formazione di tutto rispetto con assenze rilevanti, dando fiducia ai giovani del vivaio rossoblu’, portati in panchina; resta da chiedersi il motivo di tanto ostracismo nei confronti di Fornito.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, salvezza matematica (aspettando il Messina)

DSC_0187Il Cosenza prende un punto ad Ischia, continua la propria imbattibilità ed acquisisce la salvezza matematica, aspettando il risultato del Messina impegnato a Catanzaro (partita all’intervallo e ferma sullo 0 – 0): partita non emozionante a fronte di una squadra ben organizzata e capace di esprimere un gioco a tratti spumeggiante.

Roselli deve far fronte a numerose assenze, tra le quali spiccano quelle di Calderini, Cesca, Blondett, Tortolano e Criaco: il Mister umbro non si scompone e mette in campo comunque un rispettabilissimo undici, con Ravaglia tra i pali, Zanini a destra, Ciancio a sinistra, Carrieri e Tedeschi e mezzo; a centrocampo turno di riposo per Caccetta, sostituito da Corsi, con Fornito a destra e Statella a sinistra; in avanti De Angelis supporta l’unica punta Cori.

DSC_0234La prima chance della partita è per i padroni di casa con un tiro da 35 metri circa di Bruno che assume una traiettoria insidiosa e fa tremare Ravaglia, che sembrava non proprio in posizione; i campani vanno a tremila ed al 10′ una combinazione Ciotola – Infantino smarca Bulevardi alla conclusione. Parta spalancata, ma il 7 gialloblù centra il montante superiore. Al 17′ a passare in vantaggio è  però il Cosenza: Corsi guadagna una punizione dal limite, si incarica della battuta Arrigoni che, dalla sua mattonella, non sbaglia, siglando lo 0 – 1. L’Ischia si fa arrembante e sfiora il pareggio in due occasioni, salvato da Carrieri che si immola entrambe le volte, facendo sì che il risultato sia inchiodato sullo 0 – 1 fino al termine dei 45′.

La ripresa inizia con gli stessi effettivi e subito il Cosenza ha l’occasione di raddoppiare con De Angelis, smarcato da DSC_0294un gran lancio di Arrigoni: il numero dieci però spara in bocca a Giordano e manca l’appuntamento col gol. Gol sbagliato, gol subito: è la dura legge del gol, e si realizza al minuto 15′: Ciotola arriva in porta e prova un cucchiaio, Ravaglia respinge, sulla ribattuta raccoglie Infantino che si fa atterrare da Tedeschi: dal dischetto va lo stesso numero 9 che ferma la rincorsa e spiazza Ravaglia, siglando il pari, benché il penalty fosse da ripetere. La partita si velocizza ma non ci sono grandi occasioni, se non quella di Infantino al 34′: l’attaccante, smarcato da uno scatenato Ciotola, ciabatta un tiro che era solo da mettere in rete, consentendo a Ravaglia di recuperare la posizione e bloccare sulla linea: si tratta dell’ultima occasione della partita, che termina dopo 4′ di recupero senza altre particolari note. Ora c’è il Martina Franca di Biccio Arcidiacono, poi il San Vito potrà indossare il vestito delle grandi occasioni: il Como scenderà in Calabria, e quella sera non esisterà null’altro se non il rosso ed il blu.

Francesaco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

ISCHIA – COSENZA 1 – 1

MARCATORI: Arrigoni 17′ pt (C), Infantino 15′ st (I)

ISCHIA: Giordano; Finizio, Impagliazzo, Sirignano, Bruno; Bulevardi (37′ st Verachi), Chiavazzo (22′ st Massimo), Armeno (8′ st Schetter); Millesi; Ciotola, Infantino. A disp: Mennella, Formato, Alvino, Fumana. All: Maurizio.

COSENZA: Ravglia; Zanini, Carrieri (2′ st Magli), Tedeschi, Ciancio; Fornito (12′ st Caccetta), Corsi (42′ st Chidichimo), Arrigoni, Statella; De Angelis, Cori. A disp: Saracco, Novello, Falbo, Trombino. All: Roselli.

CALCI D’ANGOLO: 4 – 4

AMMONITI: Sirignano, Armeno, Infantino, Impagliazzo, Bruno, Millesi (I); Caccetta (C)

RECUPERO: 1′ pt; 4′ st.

Como – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Saracco voto 7: miracoloso sul tiro di Le Noci al 31′ della prima frazione, conclusione che avrebbe potuto riaprire la partita; incolpevole sul gol, sicuro nelle altre occasioni.

DSC_0341Blondett voto 7: spinge molto, andando anche molto vicino al gol, e difende in maniera superba, evitando l’ 1 – 2 con un monumentale sacrificio su un colpo a botta sicura ad inizio ripresa. [Dal 40′ st Magli, s.v.]

Tedeschi voto 7: con Carrieri giganteggia in mezzo, annullando Ganz e Maritato, gente che col gol ha un certo feeling; neanche Defendi li mette in difficoltà.

Carrieri voto 7: leggasi sopra: le palle alte sono sue, senza possibilità di appello per gli avanti padroni di casa. Superlativo in ogni occasione.

Ciancio voto 7: spinge anche lui come un dannato, nei primi minuti di gara (sia nella prima che nella seconda frazione) dalla sua parte però sbuca Rolando, che l’ex Juve Stabia annulla col passare dei minuti.

DSC_0393Criaco voto 7,5: se non segna gol belli non segna proprio: una magia a giro che sblocca il risultato ed indica la via giusta ai compagni di squadra; recupera anche una miriade di palloni e corre come un matto. [Dal 19′ st Zanini, voto 6,5: svolge il suo compito e si alterna tra i quattro di centrocampo ed i cinque di difesa]

Caccetta voto 7: a centrocampo è il padrone assoluto, muscoli e cervello al servizio della squadra: fa tornare la calma dopo qualche sfuriata dei padroni di casa controllando le azioni, di lusso il numero che sfodera negli ultimi secondi di partita.

DSC_0517Arrigoni voto 7: se Caccetta è il braccio, lui è la mente: non spegne mai la lampadina ed illumina le giocate della squadra, trovando spesso i compagni smarcati: sembra avere su gli occhialini dell’Intrepido, sembra che veda le difese nude.

Statella voto 8: un demonio. Penso possa bastare.

De Angelis voto 7,5: trova il gol di rapina (Who else?) ed un sacco di giocate d’esperienza che mettono in luce la capacità di questo vecchietto terribile di terrorizzare ancora le difese. [Dal 21′ st Calderini, voto 7: alla prima si perdona, alla seconda si condona, alla terza si bastona: Elio la schiaffa dentro e chiude la partita]

DSC_0169Cesca voto 8: tre assist e lavoro mostruoso per la squadra: magari non segna, ma quanto lavora il ragazzo arrivato in punta di piedi e tanto criticato: dalle critiche ai petali di rosa.

Roselli voto 8: salvezza raggiunta, Coppa ipotecata: cos’altro chiedergli?

Francesco la Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, Poker di Coppa!

Un Cosenza mai così bello asfalta nella gara d’andata il Como e fa prendere alla Coppa la Salerno – Reggio, uscita DSC_0054Cosenza Sud, direzione Via Degli Stadi: meravigliosa prestazione degli uomini di Roselli che annichiliscono una squadra che lotta per i playoff nel Girone A.

L’uomo di Montone schiera la formazione migliore, spedendo in campo quasi tutti i titolari: fanno eccezione Saracco, portiere di Coppa ormai consolidato, e Blondett, che rileva lo squalificato Corsi; in attacco Cesca affianca De Angelis, con Cori rimasto a casa causa febbre.

La prima occasione è per i padroni di casa: al 4′ Berardocco ci prova da fuori, blocca a terra Saracco, ma è il Cosenza ad andare vicino al vantaggio con una girata di testa di De Angelis all’altezza del dischetto del rigore su cross di Statella: e il vantaggio i rossoblu’ lo raggiungono al minuto 24, quando DSC_0143Criaco viene assistito da Cesca ed infila un bellissimo sinistro a giro da poco fuori l’area di rigore; neanche il tempo di esultare ed i bruzi raddoppiano: corner di Statella, Carrieri stacca e trova l’opposizione di Crispino, sulla ribattuta si avventa come un falco De Angelis che ribatte in rete per il clamoroso 0 – 2. Al 31′ Le Noci prova a riaprire la partita con un velenoso rasoterra da poco fuori l’area, ma Saracco è strepitoso e manda in angolo un tiro che sembrava già nel sacco.

La ripresa inizia con un Como subito arrembante con una discesa di Rolando che mette in mezzo, lisciano un po’ tutti e sul pallone si fionda Fautari che calcia a botta sicura trovando la strenua opposizione di Blondett; qualche minuto dopo è Ganz a provarci di testa su traversone ancora del numero DSC_0559sette, ma la sfera esce di poco con Saracco pronto all’intervento. Nel momento di grande sfuriata del Como, il Cosenza cala il tris: verticalizzazione di De Angelis per Cesca, il centravanti inventa un filtrante per Statella che forse controlla con un braccio e supera Crispino tra le proteste dei lariani, che hanno un sussulto d’orgoglio con una spettacolare punizione di Le Noci solo toccata da Saracco e che si infila quasi sotto il sette, così da segnare “1” alla voce “gol segnati”. I Lupi però non ci stanno e sfiorano il poker con Cesca, che su cross di un indemoniato Statella devia di testa senza inquadrare di poco la porta; neanche i padroni di casa sono arrendevoli e rischiano di trovare il 2 – 3 con una mischia nata dopo un calcio di punizione dalla sinistra deviato in ultimo da Lebran che manda fortuitamente a lato. Così facendo i Lupi trovano DSC_0629spazio e sfiorano nuovamente il quarto gol per tre volte in dieci secondi, prima con Cesca al volo, poi con Statella da fuori ed infine con Calderini sotto porta: in tutti e tre i casi Crispino è superbo, con un anticipo decisivo sull’ultimo tentativo del neoentrato ex Aprilia, ma è solo questione di tempo: Cesca viene lanciato in profondità, mette in mezzo ed è proprio Calderini a calare il poker chiudendo a doppia mandata il discorso Coppa.

Un punteggio perentorio, che non lascia adito a recriminazioni da parte degli sconfitti: i rossoblu’ dovrebbero fare Harakiri per lasciare che il trofeo prenda una strada diversa, ma la dimostrazione di forza odierna non dà particolari speranze ai Comaschi: i Lupi si portano a casa una partita storica, e stanno per scrivere la Storia, quella con la S maiuscola.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

MARCATORI: Criaco 24′ pt, De Angelis 27′ pt, 15′ st Statella, 45′ + 2′ st Calderini (CS); 24′ st Le Noci (CO)

COMO: Crispino; Ambrosini, Lebran, Cassetti, Fautario; Rolando, Berardocco, Fietta (13′ pt Cristiani); Le Noci; Maritato (21′ st Defendi), Ganz (17′ st Marconi). A disp: Falcone, Ardito, Marchi, De Sousa. All: Sabatini.

COSENZA: Saracco; Blondett (40′ st Magli), Carrieri, Tedeschi, Ciancio; Criaco (19′ st Zanini), Caccetta, Arrigoni, Statella; De Angelis (21′ st Calderini), Cesca. A disp: Ravaglia, Novello, Magli, Tortolano, Chidichimo. All: Roselli.

CALCI D’ANGOLO: 1 – 5

RECUPERO: 2′ pt; 4′ st.

ESPULSI: Cassetti (CO) per proteste

AMMONITI: Ambrosini (CO) per proteste